Liturgia della Settimana

preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire, Bassano Romano (VT)  
02 - 08 Marzo 2008
Tempo di Quaresima IV, Colore rosa
Lezionario: Ciclo A, Salterio: sett. 4

Commento alle Letture

Sabato 08 marzo 2008

Mai un uomo ha parlato così!

Il Vangelo proposto dalla liturgia di oggi ci descrive l'ennesimo scontro tra i giudei riguardo a Gesù. Ognuno di loro guarda a Gesù, scoprendone un aspetto particolare. Per alcuni di loro Gesù è un profeta. Gesù, infatti è un profeta. Anzi è il Profeta per eccellenza, colui che completa tutta la tradizione profetica nel messianesimo di Figlio di Dio. Altri dicono Gesù è il Cristo, l'Unto che attua in sé la profezia del Regno. È anche il sommo Sacerdote che offrirà se stesso, come ci dice l'autore della Lettera agli Ebrei, misericordioso e fedele. Tutta la Sacra Scrittura delinea proprio la figura di Gesù nella sua completezza. Il dissenso che nasce tra i concittadini di Gesù nasce probabilmente dall'incapacità di comprendere nella loro interezza tutte le Sacre Scritture. Ognuno approfondisce un aspetto particolare tralasciando il resto. Vi è un particolare interessante in questa discussione: la presenza delle guardie. È interessante perché esse rappresentano il mondo pagano, estraneo al popolo eletto, e che quindi, non hanno avuto il dono delle Scritture. Nella loro semplicità volgono il loro sguardo e la loro attenzione su Gesù. Da qui possiamo trovare l'esortazione per noi. Talvolta pensiamo alla Bibbia come fosse un toccasana miracoloso per noi. Ecco che capita che cerchiamo nelle Sacre Scritture solo quello che più ci piace o che più ci fa comodo, quasi per fabbricarci il "nostro" Gesù. Questo periodo di quaresima sia invece il tempo di scoprire con la lettura della Bibbia Dio come vera luce e guida della nostra esistenza.


Apoftegmi - Detti dei Padri

«Un fratello disse al padre Antonio: "Prega per me!". L'anziano gli dice: "Non posso avere io pietà di te, e neppure Dio, se non sei tu stesso a impegnarti nel pregare Dio"».


Dalla Regola del nostro Santo Padre Benedetto

COME CELEBRARE L'UFFICIO DIVINO DURANTE IL GIORNO

Come dice il profeta: «Sette volte al giorno io ti lodo» (Sal 118,164). Questo numero di sette sarà da noi raggiunto se compiremo i doveri del nostro servizio alle Lodi mattutine, a Prima, a Terza, a Sesta, a Nona, ai Vespri e a Compieta, perché appunto di queste Ore diurne il profeta ha detto: «Sette volte al giorno io ti lodo». Infatti riguardo alle Vigilie notturne lo stesso profeta dice: «Nel cuore della notte mi alzo a renderti lode» (Sal 118,62). In queste Ore dunque eleviamo lodi al nostro Creatore per le sentenze della sua giustizia (Sal 118,62 e 164), cioè alle Lodi mattutine, a Prima, a Terza, a Sesta, a Nona, ai Vespri e a Compieta; e di notte alziamoci a rendergli grazie.

Cap.16,1-5.