Il giovane compagno di Tobia nel viaggio a Media svela la sua persona e giustifica la sua presenza nelle vicende di due famiglie provate dal dolore. Dice a Tobi: Sappiate dunque che quando tu e Sara eravate in preghiera, io presentavo l'attestato della vostra preghiera davanti alla gloria del Signore". Come premio quindi delle opere buone di Tobi e delle preghiera fervente di Sara, il lieto epilogo delle due vicende. Siamo certi che nulla si perde dinanzi al Signore di quanto facciamo nel suo nome e nel compimento della sua volontà. Questa si adempie, ci dice il vangelo, non tanto nelle grandi manifestazioni di orgogliosa ricerca di vanagloria, come facevano gli scribi e i farisei, ma nella misura in cui sappiamo privarci anche della cose necessarie per compiere un gesto di generosità a gloria di Dio e a vantaggio del prossimo. La piccola offerta, tutto quello che aveva, gettata nel tesoro del tempio dalla vedova vale più delle molte monete gettatevi dai ricchi. Il grandezza del dono si misura dal sacrificio e dalle disposizioni del donatore.
Il padre Isaia disse: "se uno vuole rendere male per male, può ferire la coscienza del fratello anche con un solo cenno".
L'ORDINE DELLA COMUNITÀ Dovunque i fratelli si incontrano, il più giovane chieda la benedizione al più anziano; quando passa un anziano, il più giovane si alzi e gli ceda il posto a sedere e non ardisca sedersi di nuovo se non glielo permette l'anziano; in modo che si avveri ciò che sta scritto: «Gareggiate nello stimarvi a vicenda» (Rm 12,10). I fanciulli più piccoli e gli adolescenti nell'oratorio e a mensa mantengano con ordine i posti stabiliti; fuori poi e in qualunque altro luogo siano sotto sorveglianza e disciplina, finché non arrivino all'età della discrezione.