Liturgia della Settimana

preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire, Bassano Romano (VT)  
13 - 19 Maggio 2007
Tempo di Pasqua VI, Colore bianco
Lezionario: Ciclo C, Salterio: sett. 2

Commento alle Letture

Mercoledì 16 maggio 2007

La guida alla Verità tutta intera.

C'è un anelito irrefrenabile dentro il cuore dell'uomo: conoscere la verità. Egli è invece consapevole che vive e orienta la propria vita sulla scia di verità parziali e mutevoli e da ciò derivano un malessere profondo e una serie di errori e di peccati. Cristo, che ha detto di essere Lui la verità, quella che è liberante per l'uomo, ora scandisce ancora una promessa solenne destinata a cambiare la storia dell'umanità: "Quando verrà lo Spirito di verità egli vi guiderà alla verità tutta intera". Ecco come avviene la nostra liberazione dall'errore: è la luce stessa di Dio, che penetrando nel cuore dell'uomo e della storia, genera in ogni uomo l'orientamento sicuro verso le verità ultime ed immutabili. Così si ritorna sulle vie di Dio, così tutto quello che Cristo stesso ci ha detto e ha fatto entra in noi come verità piena, come giuda sicura, come certezza del presente e del futuro. E' la consapevolezza di essere amati dal Signore a far rinascere in noi la verità su di Lui, su noi, sul nostro prossimo, sul destino eterno della nostra vita. E' tempo di iniziare a pregare con la migliore fede ed intensità: "Vieni, Spirito Santo, riempi i cuori dei tuoi fedeli!".


Apoftegmi - Detti dei Padri

L'Abba Pastor disse: Allontanati da ogni uomo che quando discorre polemizza continuamente.


Dalla Regola del nostro Santo Padre Benedetto

SE IL MONACO PUÒ RICEVERE LETTERE O ALTRE COSE

Non sia assolutamente permesso al monaco ricevere, senza il consenso dell'abate, lettere, pii regali o qualunque altro benché piccolo oggetto, sia da parte dei parenti che di qualsiasi altra persona, né di mandarli loro e neppure di scambiarseli tra i fratelli. E anche se dai suoi parenti gli viene inviata qualche cosa, non ardisca accettarla senza averne prima avvisato l'abate. Se l'abate poi darà il permesso di accettarla, abbia piena facoltà di destinarla a chi vuole; e non si rattristi di ciò il fratello a cui la cosa era stata inviata, per non dare occasione al diavolo. Chi oserà agire diversamente, sia sottoposto alla disciplina regolare.

Cap.54,1-5.