Geremia invita all'ascolto; la sordità di Israele alla voce di Dio, già udita sul monte Sinai, è un rimprovero ripetuto: "La fedeltà è sparita, è stata bandita dalla loro bocca". L'ingratitudine è palese; neppure i profeti sono stati ascoltati. Lo stesso profeta rimane tuttavia fedele alla sua missione, pur essendo deluso da tale rifiuto e dalla mancanza di coerenza nell'impegno. "Fa che ascoltiamo, Signore, la tua voce". La Quaresima ci provoca a ricordare i benefici ricevuti da Dio e a comportarci di conseguenza. Il testo del Vangelo di Luca invece è centrato sulla vigilanza necessaria per resistere al male. Due atteggiamenti incompatibili si oppongono: o con il demonio, o con Cristo. Se Gesù compie miracoli e, in concreto, se libera gli indemoniati, non può essere accusato di complicità con il diavolo. Dio agisce in Gesù: "se invece io scaccio i demoni con il dito di Dio, è dunque giunto a voi il regno di Dio". Il "dito di Dio" significa lo Spirito santo. Si inizia una epoca nuova, segnata dalla libertà, e impegnata nell'annunzio della salvezza. "Chi non è con me, è contro di me, e chi non raccoglie con me, disperde". Con Dio non è possibile una fedeltà intermittente o parziale; l'assoluto è un valore decisivo che si ricerca in modo continuativo. La Quaresima ci provoca a scegliere decisamente la parte di Dio, per ispirazione dello Spirito santo. Si ricorda implicitamente il periodo storico del catecumenato (anche laddove esiste ancora attualmente) e della preparazione al battesimo, durante il quale i candidati sono invitati a rinunziare definitivamente a Satana.
"Sii una madre per i tuoi monaci, piuttosto che un padre... Una madre che ama non vive per se stessa, ma per i suoi figli... Deve essere indulgente verso le loro debolezze, sopportare con amore le loro malattie, fasciare i mali dei peccatori con le bende della misericordia, rialzare con dolcezza quelli che cadono, purificare nella pace quelli che si sono macchiati di qualche vizio ed imporre loro una razione supplementare di preghiera e di digiuno, ricoprirli di virtù attraverso l'insegnamento e l'esempio, seguirli costantemente e proteggere la loro pace interiore in modo da non dover mai sentire da parte loro il minimo rimprovero".
CON QUALE ORDINE DEVONO DIRSI I SALMI A Compieta si ripetano ogni giorno i medesimi salmi, cioè il 4, il 90 e il 133. Fissato l'ordine della salmodia diurna, tutti gli altri salmi che rimangono si distribuiscano in parti uguali per le sette Vigilie notturne, dividendo quelli più lunghi e assegnandone dodici per ciascuna notte.