Liturgia della Settimana

preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire, Bassano Romano (VT)  
18 - 24 Febbraio 2007
Tempo Ordinario VII, Colore verde
Lezionario: Ciclo C | Anno I, Salterio: sett. 3

Commento alle Letture

Martedì 20 febbraio 2007

Chi accoglie me accoglie il Padre che mi ha mandato.

Il Siracide ci insegna oggi che la crisi o la prova (tentazione) è inevitabile quando si desidera servire il Signore; ma la fiducia in Dio facilita il cammino e la perseveranza. "Chi confida nel Signore è stabile per sempre". La stabilità nella preghiera fortifica la maturità spirituale; più la vita spirituale si accresce, più si desidera conoscere il Signore; tale è anche l'esempio di quanti, nel corso dei secoli, hanno desiderato unire in sé il ruolo di Marta e quello di Maria. Quando si vuole pregare, arriva la distrazione, cioè la tentazione, la crisi, il disgusto, la noia; ma chi persevera è amato da Dio e inabitato dallo Spirito Santo. Marco invece insegna che sulla via della croce non è logico pensare a qualche forma di superiorità sugli altri. Nel regno dei cieli non ci saranno privilegi di ruoli e di poteri; bisogna essere puro di cuore, sull'esempio di Gesù che risultava insignificante, come il bambino proposto a chi vive il rispetto degli altri in senso evangelico: ogni uomo deve essere accolto in modo disinteressato e leale, come lo vuole la prassi onesta di accoglienza di un bambino da parte degli adulti. Accogliere un bambino in questo modo significa accogliere "colui che mi ha mandato".


Il Santo Volto

(Formulario della Messa)

Quest'oggi si celebra il Volto Santo di Gesù, memoria devozionale, ma molto significativa, perché è la manifestazione dell'infinito amore di Dio per l'umanità, personificato nei tratti umani di Gesù. Non c'era momento più adatto che questo (si apre e si chiude la quaresima), in cui l'uomo, abbandonato all'esaltazione del propria incontrollata debolezza, cosciente, riprendesse il suo faticoso cammino con Cristo verso la gioia della Pasqua, verso la Vita ritrovata. Per questo ricupero dell'uomo smarrito, il Verbo di Dio si rivestì di carne umana per opera dello Spirito Santo nel grembo di Maria. Incominciò a camminare in terra di Palestina da vero uomo, confuso tra la folla, ma pieno di indulgenza per ogni uomo, da buon samaritano. Il suo amore ha la possibilità di guarire, consolare e sollevare tutti indistintamente. "Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi , e io vi ristorerò". Venne per ricuperare nell'uomo l'immagine divina deturpata dal peccato e si adoperò in ciò fino al termine della sua vita terrena. "Li amò fino alla fine". L'amore di Dio per l'umanità ha preso un volto pietoso e comprensivo in Gesù perfino nel momento del tradimento di Giuda, di Pietro, dei crocifissori... "Padre, perdonali perché non sanno quello che fanno". Il furore umano ha avuto successo solo per poco tempo, perché l'insano gesto, Dio Padre in Gesù l'ha rivolto in nostra salvezza, "dalle sue piaghe siamo stati sanati". Quel volto soave, segnato da una morte cruenta ancora è vivo e ci parla di perdono e di adozione a figli.

Apoftegmi - Detti dei Padri

«Non è ancora perfetta quella preghiera in cui il monaco ha coscienza di sé e del fatto stesso di pregare».

Cassiano

Dalla Regola del nostro Santo Padre Benedetto

L'UMILTÀ

Il settimo gradino dell'umiltà si sale quando il monaco, non solo a parole si dichiara l'ultimo e il più spregevole di tutti, ma si ritiene veramente tale anche nel più profondo del cuore, umiliandosi e dicendo col profeta: «Io sono verme e non uomo, infamia degli uomini, rifiuto del mio popolo» (Sal 21,7); «mi sono esaltato e allora sono stato umiliato e confuso» (Sal 87,16 Volg.); e ancora: «Bene per me se sono stato umiliato, perché impari ad obbedirti» (Sal 118,71).

Cap.7,51-54.