Liturgia della Settimana

preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire, Bassano Romano (VT)  
28 Gennaio - 03 Febbraio 2007
Tempo Ordinario IV, Colore verde
Lezionario: Ciclo C | Anno I, Salterio: sett. 4

Commento alle Letture

Mercoledì 31 gennaio 2007

Nessuno è profeta in patria!

Quanto Gesù fa è sotto gli occhi di tutti, le sue parole tutti l'ascoltano, gli stessi testimoni però giungono spesso a conclusioni contrastanti ed opposte. Lo stupore e la meraviglia non costituiscono da soli un valido elemento di giudizio, occorre ben altro per comprendere il messaggio di Cristo. Senza la fede tutto viene ridotto a categorie umane, troppo al disotto delle dimensioni di Dio. Le affermazioni degli ascoltatori di Cristo, sembrerebbero inizialmente scaturire da valutazioni positive: «Donde gli vengono queste cose? E che sapienza è mai questa che gli è stata data? E questi prodigi compiuti dalle sue mani?». Vengono quindi riconosciute al Figlio di Dio doti eccezionali ed incomprensibili di sapienza, le sue mani operano evidenti ed incontestabili prodigi, ma poi, nonostante ciò, tutto viene fatto ripiombare pesantemente entro i limiti umani: «Non è costui il carpentiere, il figlio di Maria, il fratello di Giacomo, di Ioses, di Giuda e di Simone? E le sue sorelle non stanno qui da noi? ». Gesù non è più il Messia, l'inviato del Padre, non è più colui che compie prodigi ed è adorno di divina sapienza, ma semplicemente il "figlio del carpentiere". Molti di coloro che giungono a tale mortificante conclusione sono, tra l'altro, compatrioti e conoscenti di Gesù e alcuni, della sua famiglia. Dovrebbero quindi essere più ben disposti ad ascoltarlo ed accoglierlo, ma nessuno è profeta in patria. È l'errore che ancora ai nostri giorni capita a chi vorrebbe ridurre tutto ciò che è di Dio ai limiti angusti della ragione umana. Sono ancora molti coloro che, privi di fede, azzardano giudizi e sentenze sull'operato di Dio, di Cristo e dalla sua chiesa. Assomigliano a degli astrologi sprovveduti, che pretendono di scrutare i cieli senza dotarsi di strumenti idonei.


Apoftegmi - Detti dei Padri

O uomo, non giudicare le azioni di tutti gli uomini dalla tua propria situazione, e non pesare la loro condotta con la bilancia della tua debolezza. Se desideri, inizia con la speranza, e sarai aiutato. Non essere incredulo per non essere abbandonato anche da colui che in te semina queste cose.


Dalla Regola del nostro Santo Padre Benedetto

QUALI SONO GLI STRUMENTI DELLE BUONE OPERE

Non soddisfare i desideri della carne. Odiare la propria volontà. Obbedire in tutto ai comandi dell'abate, anche se egli - che Dio non voglia! - agisse diversamente, memori di quel precetto del Signore: «Fate quello che dicono, ma non fate quello che fanno» (Mt 23,3). Non voler esser ritenuto santo prima di esserlo, ma prima esserlo perché lo si possa dire con più verità. Adempiere ogni giorno con i fatti i comandamenti di Dio. Amare la castità.

Cap.4,59-64.