Liturgia della Settimana

preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire, Bassano Romano (VT)  
21 - 27 Gennaio 2007
Tempo Ordinario III, Colore verde
Lezionario: Ciclo C | Anno I, Salterio: sett. 3

Commento alle Letture

Domenica 21 gennaio 2007

Luce di gioia è la parola del Signore

In questa famosa e splendida pericope appare la simbologia paolina del "corpo di Cristo": essa permette all'apostolo di illustrare e confermare la sua ecclesiologia fondata sull'unità e la pluralità. Costruita dal battesimo e dallo spirito, la comunità cristiana è un organismo vivo in cui ogni membro è profondamente vincolato alla totalità del corpo. La chiesa è il corpo di Gesù, formato da molte membra e animato da un identico spirito. Le diversità, intese come motivo di dissenso e di antitesi, vengono a scomparire. La sapienza con cui valutare e progettare la vita non è innata: è un dono di Dio e una conquista. Richiede un paziente esercizio ma, prima ancora, un'intima disponibilità a lasciar parlare Dio e ascoltare i suoi messaggi. La sapienza è un punto d'arrivo e a ogni passo offre la gioia, quella di Dio per il quale l'uomo vivente è la sua gloria. Come Gesù salvava e evangelizzava durante la sua esistenza terrena attraverso il suo corpo fisico, centro delle relazioni umane, così ora parla, evangelizza e salva attraverso il corpo che è la comunità cristiana locale ed universale. Consapevoli di essere corpo di Cristo e sue membra vive, vogliamo che la nostra vita sia un canto di lode e ringraziamento a Dio. Egli ci chiama ad essere suoi servi e strumenti, come un giorno lo è stato Gesù. Grande è la missione che Dio ci ha affidato: far crescere la chiesa e il regno di Dio.


Apoftegmi - Detti dei Padri

Uno dei padri interrogò abba Giovanni il Nano su chi sia il monaco. Quello rispose: "Fatica! Perché in ogni opera il monaco si affatica. Questo è il monaco".


Dalla Regola del nostro Santo Padre Benedetto

QUALE DEVE ESSERE L'ABATE

Soprattutto non trascuri né tenga in minor conto la salvezza delle anime a lui affidate per preoccuparsi maggiormente delle cose terrene, transitorie e caduche; ma pensi sempre che si è assunto il compito di guidare le anime e che di esse dovrà rendere conto. E perché non adduca a pretesto l'eventuale scarsezza di beni materiali, ricordi che sta scritto: «Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta» (Mt 6,33); e ancora: «Nulla manca a coloro che lo temono» (Sal 33,10).

Cap.2,33-36.