Liturgia della Settimana

preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire, Bassano Romano (VT)  
10 - 16 Settembre 2006
Tempo Ordinario XXIII, Colore verde
Lezionario: Ciclo B | Anno II, Salterio: sett. 3

Commento alle Letture

Lunedì 11 settembre 2006

Salvare una vita in giorno di Sabato.

La contrapposizione nei confronti del Cristo da parte del Giudaismo ufficiale cresce man mano che il Redentore annuncia e testimonia la buona novella dell'amore. La grettezza e la miopia spirituale sono nemici del messaggio di salvezza universale, i nemici del Signore non tollerano, in nome della legge, gli afflati di bontà e di misericordia egli sta spargendo sulla terra. Non siamo esenti da certe assurde manifestazioni di zelo neanche noi: quante volte, codice alla mano o meglio, Bibbia alla mano, leggiamo la parola di Dio per usarla come strumento di giudizio e di condanna spietata. Quanti ancora ai nostri giorni, nelle nostre chiese, scandiscono sentenze di morte per coloro che cercano la risurrezione e la vita e lo fanno o pretendono di agire nel nome di Cristo. Gesù, a scanso di equivoci dichiara apertamente: «Dio non ha mandato il Figlio nel mondo per giudicare il mondo, ma perché il mondo si salvi per mezzo di lui». Gli scribi e i farisei invece non riescono e non vogliono comprendere la novità che Cristo sta annunciando. Sono preoccupati prevalentemente che la legge, come loro stessi la interpretano e di cui si sentono custodi esclusivi, sia osservata e si dimenticano così dello scopo ultimo che il Signore ha voluto annettere a tutta la rivelazione. Gesù nel vangelo di oggi sfida apertamente i suoi nemici: «Ma Gesù era a conoscenza dei loro pensieri e disse all'uomo che aveva la mano inaridita: «Alzati e mettiti nel mezzo!». È bello, consolante, che il Signore ci ponga al centro, nel mezzo: così egli dichiara il primato dell'uomo e la sua sublime dignità. Egli già sta dicendo ai suoi nemici e a tutti noi che prima della legge o il cuore stesso della legge è l'uomo con le sue miserie, le sue più urgenti necessità, la sua salvezza e la sua guarigione. Il culmine dell'insipienza è la reazione che gli scribi e i farisei hanno dopo che Gesù a compiuto il miracolo: «Ma essi furono pieni di rabbia e discutevano fra di loro su quello che avrebbero potuto fare a Gesù». Quando sgorga in noi la rabbia dinanzi alla bontà divina vuol dire che la perversione ha raggiunto gli abissi più profondi. Che Dio ci scampi e liberi da tali pensieri. Noi lodiamo Dio perché eterna è la sua misericordia!


Apoftegmi - Detti dei Padri

«Un giovane fratello fu inviato dal suo anziano da un certo fratello che aveva un giardino al Sinai per prendere qualche frutto per il suo abba. Quando giunse al giardino, disse al fratello che ne era il proprietario: "Padre, il mio anziano mi ha chiesto se hai qualche frutto?". Gli disse: "Si, figlio mio, tutto ciò che vuoi è là; prendi quello che ti serve". E il giovane monaco disse: "Forse c'è qui la misericordia di Dio, padre?". Quando quel fratello udì questa parola, rimase pensieroso, con gli occhi a terra e disse al giovane: "Cosa hai detto figlio mio?". Il giovane ripeté: "Padre, ho detto: Forse c'è qui la misericordia di Dio, padre?". E nuovamente per la terza volta il fratello gli pose la stessa domanda. Il proprietario del giardino rimase per un momento in silenzio, non sapendo cosa rispondere al giovane, e poi con un sospiro disse: "Dio ci aiuti, figlio mio!". E lasciando all'istante il giovane, prese la sua melote e andò nel deserto, abbandonando il giardino e dicendo: "Andiamo a cercare la misericordia di Dio. Se un giovane mi ha interrogato senza che io potessi dargli una risposta, che cosa farò quando sarò interrogato da Dio?"»


Dalla Regola del nostro Santo Padre Benedetto

CON QUALE ORDINE DEVONO DIRSI I SALMI

A Prima del lunedì si dicano tre salmi, cioè l'1, il 2 e il 6; e così fino alla domenica a Prima si recitino ogni giorno tre salmi di seguito fino al 19, ricordandosi di dividere in due parti i salmi 9 e 17. In tal modo alle Vigilie della domenica si comincerà sempre con il salmo 20. A Terza, Sesta e Nona del lunedì si dicano le rimanenti nove strofe del salmo 118, tre strofe per ciascuna Ora.

Cap.18,4-7.