Liturgia della Settimana

preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire, Bassano Romano (VT)  
30 Luglio - 05 Agosto 2006
Tempo Ordinario XVII, Colore verde
Lezionario: Ciclo B | Anno II, Salterio: sett. 1

Commento alle Letture

Lunedì 31 luglio 2006

Il granello di senapa ed il lievito.

Nel brano evangelico di oggi, Gesù parla in parabole ed usa immagini della vita comune palestinese: il granello di senapa ed il lievito. Egli non ama un linguaggio colto; il suo insegnamento passa attraverso immagini semplici e comprensibili. Non dobbiamo farci ingannare da ciò; Gesù è attento, infatti, alle cose più piccole ed insignificanti ma da esse tra degli insegnamenti profondi. E' importante, per noi considerare ciò; il nostro atteggiamento molte volte è opposto quando cerchiamo di esaltare troppo l'apparenza più che la sostanza. Anche nella vita possiamo essere attratti da molte cose, che in realtà sotto il loro aspetto gradevole ed allettante si dimostrano superflue. Vi è un duplice rischio in questo atteggiamento legato all'apparenza. Da una parte si rischia di non soddisfare le vere esigenze del nostro corpo e dello spirito e dall'altro vi è il rischio di diventare noi stessi succubi di oggetti, macchinari e quanto altro riempie artificiosamente la nostra vita. La libertà dell'uomo e la sua dignità così spesso proclamata si perde in una schiavitù che alla fine banalizza la vita stessa.


Apoftegmi - Detti dei Padri

Dio è raro: deve essere cercato a lungo affinché raramente ci sia data la grazia di incontrarlo.


Dalla Regola del nostro Santo Padre Benedetto

QUALI SONO GLI STRUMENTI DELLE BUONE OPERE

Custodire pura la propria lingua da ogni discorso cattivo e sconveniente. Non amare di parlare molto. Non proferire parole leggere o che provocano il riso. Non amare il riso troppo frequente e smodato. Ascoltare volentieri le sante lettura. Dedicarsi con frequenza all'orazione. Confessare ogni giorno a Dio nella preghiera le proprie colpe passate con lacrime e gemiti. Delle stesse colpe fare penitenza ed emendarsi per l'avvenire.

Cap.4,51-58.