Liturgia della Settimana

preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire, Bassano Romano (VT)  
09 - 15 Ottobre 2005
Tempo Ordinario XXVIII, Colore verde
Lezionario: Ciclo A | Anno I, Salterio: sett. 4

Commento alle Letture

Martedì 11 ottobre 2005

Le esigenze della legge.

I Farisei, al tempo di Gesù, erano campioni di ipocrisia. Si fermavano alle esigenze esteriori della legge e si sentivano appagati. Reclamavano i primi posti nelle sinagoghe e i saluti da parte di tutti nelle piazze. Gesù stigmatizza un tale comportamento e, con veemenza (guai a voi!) li paragona a sepolcri imbiancati, belli solo all'esterno, ma dentro pieni di putredine. Un dottore della legge, che si sente in dovere di intervenire a difesa dei Farisei e che si sente coinvolto in quell'acuto rimprovero e offeso dalle parole del Cristo si sente rispondere: "Guai a voi, dottori della legge, che caricate gli uomini con pesi insopportabili, e quei pesi voi non li toccate neanche con dito!" La categoria dei falsi e degli ipocriti si allarga, coinvolge anche i predicatori e i così detti maestri, che proclamano verità e impongono agli altri l'osservanza di leggi e di precetti, appesantiti dal loro falso zelo e vanificati poi dal pessimo esempio che offrono non osservandoli loro stessi per primi. È una genia di pseudo religiosi che trova ancora adepti anche tra noi: sono coloro che si ammantano di santità solo per scandire condanne e compiacersi di se stessi. Sono motivo di scandalo per i fedeli e li allontanano dalle vera fede.


Apoftegmi - Detti dei Padri

Alcuni fratelli vollero vedere l'abba Antonio. Salirono su una barca, e li trovarono un anziano che anche lui voleva andare da Antonio, ma i fratelli non ne sapevano niente. Seduti sulla barca conversavano sui detti dei padri, sulle Scritture e sui loro lavori manuali. L'anziano invece stava in silenzio. Giunti al porto, si accorsero che anche l'anziano andava dall'abate. Arrivati da Antonio, questi disse: «Avete trovato un buon compagno di strada in questo anziano!». E al vecchio: «E tu ti sei trovato con dei buoni fratelli, Padre!». L'anziano rispose: d'accordo, ma la loro casa non ha porte: entra chi vuole nella stalla e slega l'asino!». Parlava così perché i fratelli dicevano tutto quello che passava loro per la testa.


Dalla Regola del nostro Santo Padre Benedetto

IL LETTORE DI SETTIMANA

Alla mensa dei fratelli mentre mangiano non deve mai mancare la lettura; ma non sia uno a caso che prenda un libro e si metta a leggere, bensì vi sia un lettore stabilito per tutta la settimana, che entra in servizio la domenica. Egli, iniziando il turno di lettura, dopo la Messa e la comunione, si raccomandi alla preghiera di tutti, perché Dio tenga lontano da lui lo spirito di superbia. Il lettore intoni nell'oratorio questo versetto, che venga poi ripetuto da tutti per tre volte: «Signore, apri le mie labbra e la mia bocca proclami la tua lode» (Sal 50,17); e, ricevuta la benedizione, entri nell'ufficio di lettore.

Cap.38,1-4.