Liturgia della Settimana

preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire, Bassano Romano (VT)  
24 - 30 Luglio 2005
Tempo Ordinario XVII, Colore verde
Lezionario: Ciclo A | Anno I, Salterio: sett. 1

Commento alle Letture

Mercoledì 27 luglio 2005

Sollecito nell'ascolto e operoso nella carità

Nella liturgia con cui commemoriamo oggi il Beato Ugo degli Atti, uno dei primi discepoli del nostro Padre Fondatore, San Silvestro, leggiamo il noto episodio di Maria e Marta, le sorelle di Lazzaro che frequentemente accoglievano nella loro bella casa di Betania Gesù e si suoi discepoli. Marta ci viene descritta come la solerte e generosa donna di casa che da brava cuoca, alla vista degli ospiti, dopo il doveroso saluto, si mette subito all'opera per preparare agli illustri ospiti, ma soprattutto a Gesù, un pranzo buono e ben cucinato. Con quelle affettuose premure Marta vuole dimostrare tutto il suo amore per il Signore. Maria ha corde diverse dalla sorella: è la donna che si bea di parole e ha bisogno di riempire i suoi occhi e il suo cuore dei tratti del volto di Gesù. È una mistica diremmo oggi. La due sorelle, pur non essendo fondatrici di alcun istituto religioso, nel corso della storia hanno avuto una schiera innumerevoli di seguaci . alcuni, alcune si identificavano con Marta ed altri, altre con Maria. Altri hanno finito per invocarle come antesignane di forme diverse e perfino contrastanti di vita religiosa. S. benedetto è il primo santo che ha operato una meravigliosa sintesi tra lavoro e preghiera. Il beato Ugo è un fulgido esempio di docile ed umile ascolto della parola di Dio e di squisita ed ardente carità verso il prossimo. Con le sue infocate omelie incitava alla preghiera, alla sequela di Cristo sulle orme del Vangelo, ma non mancava, novello Mosè di far sgorgare acqua pura dalla roccia per dissetare alcuni operai. L'immagine e la figura di questo giovane monaco potrebbe e dovrebbe trovare accoglienza in tante famiglie e in tante case per portare a tutti il messaggio essenziale della santificazione: preghiera, carità, laboriosità.


Apoftegmi - Detti dei Padri

"Un tale interrogò abba Antonio dicendo: "Cosa devo fare per piacere a Dio?". L'anziano rispose: "Fa' quello che ti comando: dovunque tu vada, tieni sempre Dio davanti ai tuoi occhi; qualunque cosa tu faccia, appoggiati sempre sulla testimonianza delle sante Scritture; in qualsiasi posto abiti, non andartene subito. Custodisce queste tre cose e sarai salvo".


Dalla Regola del nostro Santo Padre Benedetto

QUALI SONO GLI STRUMENTI DELLE BUONE OPERE

Rinunziare interamente a se stesso per seguire Cristo. Trattare con austerità il proprio corpo. Non ricercare i piaceri. Amare il digiuno. Ristorare i poveri. Rivestire gli ignudi. Visitare gli ammalati. Seppellire i morti. Soccorrere i sofferenti. Consolare gli afflitti. Rendersi estraneo ai costumi del mondo. Nulla anteporre all'amore di Cristo.

Cap.4,10-21.