Liturgia della Settimana

preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire, Bassano Romano (VT)  
07 - 13 Marzo 2004
Tempo di Quaresima II, Colore viola
Lezionario: Ciclo C, Salterio: sett. 2

Commento alle Letture

Mercoledì 10 marzo 2004

Bere il calice per entrare nel Regno.

Sin dagli esordi della sua predicazione Gesù andava annunciando l'avvento del Regno. Appare evidente che molti non ne avevano compreso la natura e le caratteristiche. I più lo riducevano a dimensioni umane prevedendo logicamente un re, i suoi ministri, il potere e la gloria. È perciò comprensibile lo sbigottimento dei Dodici al sentire il loro Maestro parlare di condanna a morte, di flagellazione e addirittura di crocifissione e di morte. Egli aggiunge: "Ma il terzo giorno risusciterà". L'annuncio e la promessa finale della risurrezione non è sufficiente però a fugare e correggere le loro illusioni. Costatiamo ancora una volta che quando si profila l'ombra della croce, se la grazia non ci sostiene e lo Spirito non ci illumina, sgorga in noi istintivamente il rifiuto. È troppo lontano quel segno dai nostri sogni di gloria. La mente umana non riesce a comprendere che una liberazione totale, un riscatto dal male, un nuovo e definitivo patto di alleanza tra Dio e gli uomini, debba passare per la via oscura della morte e della croce. Ancora oggi quel segno di morte e di vittoria diventa motivo di fede e di speranza per molti, per altri però è motivo di scandalo, specie se lo si vuole giudicare solo con i limiti dello sguardo della ragione umana. Davvero i disegni di Dio trascendono ogni umana immaginazione: nessuno al mondo avrebbe potuto pensare che la redenzione si dovesse attuare mediante l'umiliazione del figlio di Dio nella incarnazione prima, e poi nella crudelissima passione e nella sua morte nell'ignominia della croce. Chi del resto avrebbe potuto misurare in anticipo l'immensità dell'amore di Dio e della sua misericordia senza limiti? Avremmo dovuto saper valutare prima la gravità del peccato e tutte le sue funeste conseguenze. La via della vera gloria ha ora un percorso completamente diverso: consiste nella sequela di Cristo, consiste nel bere il calice amaro del dolore e delle nostre umane passioni fino al martirio, fino alla croce, abbracciata come lui per amore. Chi vuole diventare grande dice più esplicitamente Gesù, contrariamente all'andazzo del mondo, "si farà vostro servo, e colui che vorrà essere il primo tra voi, si farà vostro schiavo; appunto come il Figlio dell'uomo, che non è venuto per essere servito, ma per servire e dare la sua vita in riscatto per molti". Questa dimensione dell'amore era completamente ignota prima di Cristo. Ora è motivo fondamentale della nostra fede e orientamento sicuro del nostro agire.


Apoftegmi - Detti dei Padri

"Abba Poimen disse: 'Al cenobio sono necessarie tre attività: una è quella dell'umiltà, un'altra è quella che tende all'obbedienza e un'altra è quella che muove e pungola in vista dell'opera cenobitica".


Dalla Regola del nostro Santo Padre Benedetto

QUANTI SALMI DEVONO DIRSI IN QUESTE ORE

Per la sinassi dei Vespri si cantino quattro salmi con le antifone; 8dopo questi si dica la lettura, quindi il responsorio, l'inno, il versetto, il cantico del Vangelo, la litania, l'Orazione del Signore e si concluda. Compieta infine consista nella recita di tre salmi, di seguito, senza antifona; segua l'inno proprio di questa Ora, una lettura, il versetto, il Kyrie eleison e con la benedizione si concluda.

Cap.17,7-10.