C'è un bell'invito oggi per tutti noi che stiamo, giorno dopo giorno, entrando nel clima natalizio, carichi dei nostri pesanti fardelli e spesso affaticati e oppressi dalle alterne vicende della nostra vita: « Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per le vostre anime. Il mio giogo infatti è dolce e il mio carico leggero». La nostra vita è un libro sempre aperto per il Signore: egli sa delle nostre vicende personali, legge ogni istante la storia del mondo ed è costante la sua cura paterna per tutti e per ognuno di noi. Cristo viene a redimere la nostra storia e ci sollecita ad andare con fiducia da lui per liberarci dalle nostre stanchezze e dalle nostre oppressioni. Egli sa che non siamo capaci a portare da soli certi pesi, né siamo capaci di liberarci dalle nostre stanchezze e dalle nostre infelicità. Abbiamo bisogno di un ristoro sicuro, di una consolazione vera e di una gioia autentica e duratura. Il giogo che egli ci affida, la fatica del nostro ritorno a lui e l'impegno necessario per seguire i suoi precetti è "dolce" e "leggero", perché quel peso e quella fatica se la uniamo alla grande fatica che egli ha sostenuto per noi portando, con la croce, i pesi più grandi, i nostri peccati, concorre ancora ad essere motivo di salvezza e di redenzione. Gesù si definisce "mite ed umile di cuore", proponendosi come nostro modello e indicandoci la via per andare da lui: occorrono mitezza ed umiltà, le virtù che frenano le nostre inquietudini e ci predispongono ad una vera comunione con Cristo.
Abba disse: "Non attaccarti con il tuo cuore a colui di cui il tuo cuore non è sicuro".
L'ELEZIONE DELL'ABATE Nella elezione dell'abate si segua sempre questo criterio: sia costituito in carica colui che tutta la comunità avrà scelto di comune accordo secondo il timor di Dio, o anche soltanto una parte della comunità, sia pur piccola, ma con più sano giudizio. L'ordinando sia scelto in base alla santità di vita e alla dottrina spirituale, anche se fosse l'ultimo nell'ordine della comunità.