Spesso noi cristiani veniamo visti dall'esterno come coloro che dovrebbero essere buoni, mansueti, tranquilli come pecore condotte al macello. Oggi dalla bocca di Gesù sentiamo tutt'altro che pace e mansuetudine Fuoco, guerra, spada, divisione Sì, i cristiani devono essere pronti anche ad essere come le pecorelle, senza aprire la bocca, ma proprio per questo devono essere immovibili nell'ascoltare ed eseguire l'insegnamento di Cristo. Con il loro comportamento devono essere la divisione tra il peccato e il bene, devono bruciare, scottare con il loro esempio di vita, tagliare come la spada con il peccato, con coloro che non vogliono tornare alla retta via. Chi ama il padre e la madre più di me, non è degno di me. Chi non prende la sua croce e non mi segue non è degno di me. Ma la ricompensa è infinitamente sovrabbondante: chi accoglie i Suoi discepoli, chi accoglie coloro che credono in lui, proprio perché credono in lui, vivrà con il Padre, in eterno. E nulla andrà perduto: anche un bicchiere d'acqua dato per amore suo, avrà la sua ricompensa. Sei tu il suo testimone?
Abba Irinio disse: Non ti stai fermando perché stai invecchiando. Stai invecchiando perché ti stai fermando.
QUALE DEVE ESSERE L'ABATE L'abate, che è ritenuto degno di essere posto a capo del monastero, deve sempre ricordarsi di come viene chiamato e confermare con i fatti il suo nome di superiore. Si sa invero per fede che nel monastero egli fa le veci di Cristo, dal momento che viene chiamato col suo stesso nome, secondo la parola dell'apostolo: «Avete ricevuto uno spirito da figli adottivi per mezzo del quale gridiamo: Abbà, Padre!» (Rm 8,15).