Liturgia della Settimana

preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire, Bassano Romano (VT)  
19 - 25 Agosto 2012
Tempo Ordinario XX, Colore verde
Lezionario: Ciclo B | Anno II, Salterio: sett. 4

Domenica 19 agosto 2012    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2012-08-19.html

XX Domenica del Tempo Ordinario - Anno B - Colore: verde

LETTURE: Prv 9, 1-6; Sal.33; Ef 5, 15-20; Gv 6, 51-58.

Commento: Chi mangia di me vivrà per me...

Chi mangia la mia carne, beve il mio sangue, dice il Signore, dimora in me ed io in lui. Proseguiamo oggi con il discorso di Giovanni, sono alcune domeniche, ormai, che Giovanni ci accompagna, è il cosiddetto discorso eucaristico del vangelo di Giovanni. E oggi Gesù giunge al cuore della sua catechesi, sul pane di vita, giunge al massimo e fa una grande rivelazione: chi ha fede in lui, in Gesù, come inviato dal Padre, come messia, non solo crederà in lui, non solo professerà la fede in lui, ma si nutrirà di lui, mangerà il suo corpo, berrà il suo sangue. E nell'antichità più o meno lontana, ci sono stati dei personaggi che insegnarono che Gesù pensava solo in termini simbolici, che non si trattava del vero suo corpo ma solo del pane che simboleggiava il corpo... del vino che “non è” suo sangue ma che “significa” suo sangue... Tutte queste teorie sono state sempre condannate perché Gesù parla molto chiaramente, usa i verbi “mangiare”, “bere”, gli stessi che venivano usati per mangiare, bere un pranzo o una cena. E i discepoli, sentendolo parlare così, sentendo che dovranno mangiare il corpo del Maestro, bere il sangue di Gesù, sono rimasti perplessi, e non solo loro... Si sono quasi scandalizzati. Dicono: «come lui può darci il suo corpo (la sua carne) da mangiare? Probabilmente anche noi ci saremmo scandalizzati, se non avessimo l'esperienza di Cristo risorto, con il suo vero corpo, risorto. Ecco, ciò che il Signore vuole dirci oggi è quel suo antico ma mai spento desiderio, abitare in mezzo agli uomini che egli ama, di farsi, diventare, egli stesso cibo, non come la manna del deserto, il cibo per il cammino verso la pienezza della vita, che uomo può trovare solo in lui. Già nella prima lettura, dal Libro dei Proverbi leggiamo dei preparativi. La sapienza che costruisce la casa, che imbandisce la tavola, che invita i commensali: «venite e mangiate il mio pane, venite e bevete il mio vino». Ciò che leggiamo qualche secolo prima di Gesù viene applicato a proprio a lui, a Cristo. È lui la sapienza eterna del Padre... Ma potremo chiederci: chi sono gli invitati?, chi sono i commensali della sapienza? Per essere invitato, per essere idoneo a ricevere il suo invito alla festa, sono indispensabili, sono necessarie alcune condizioni: la consapevolezza di non possedere la sapienza... di non avere il discernimento..., di non avere l'intelligenza per percorrere la via della vita con le proprie forze... Il cuore dell'uomo deve essere aperto a Dio, al desiderio di Dio e non presuntuoso di sapere tutto e di saper fare tutto da solo. Solo colui che sente dentro di sé la fame di Dio, il desiderio di Dio, può essere invitato, può essere sfamato da lui. Domandiamoci: quante volte abbiamo cercato di costruire sulla nostra sapienza, come sono finite queste prove, questi tentativi? Che cosa abbiamo costruito? La Scrittura dice: «se il Signore non costruisce la casa invano vi faticano i costruttori»... E Gesù ci ripete ancora: «chi mangia la mia carne, chi beve il mio sangue, dimora il me e in lui. Colui che mangia di me, vivrà per me...»
Domandiamo al Signore, perché la nostra vita testimoni sempre la verità di queste parole, che noi viviamo per lui, a causa di lui, e che insieme a tutti i cristiani sappiamo ricevere Gesù. E non solo nel pane eucaristico, ma riceverlo anche nel malato, nel bisognoso, nel povero, nel sofferente...

Antifona d'Ingresso

O Dio, nostra difesa, * guarda il volto del tuo consacrato. * Per me un giorno nel tuo tempio * è più che mille altrove. (Cf. Sal 83, 10-11)

Gloria

Gloria a Dio nell'alto dei cieli e pace in terra agli uomini, amati dal Signore. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati dal mondo abbi pietà di noi; tu che togli i peccati dal mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l'Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen.

Colletta

—(antica)—
O Dio, che hai preparato beni invisibili per coloro che ti amano, + infondi nei nostri cuori la dolcezza del tuo amore, * perché, amandoti in ogni cosa e sopra ogni cosa, * otteniamo i beni da te promessi, che superano ogni desiderio. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

—(oppure)—
O Dio, che sostieni il tuo popolo con il pane della sapienza e in Cristo tuo Figlio lo nutri con il vero cibo, donaci l'intelligenza del cuore perché, camminando sulle vie della salvezza, possiamo vivere per te, unico nostro bene. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

Prv 9, 1-6

Dal libro dei Proverbi.
La sapienza si è costruita la sua casa,
ha intagliato le sue sette colonne.
Ha ucciso il suo bestiame, ha preparato il suo vino
e ha imbandito la sua tavola.
Ha mandato le sue ancelle a proclamare
sui punti più alti della città:
"Chi è inesperto venga qui!".
A chi è privo di senno ella dice:
"Venite, mangiate il mio pane,
bevete il vino che io ho preparato.
Abbandonate l'inesperienza e vivrete,
andate diritti per la via dell'intelligenza".

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal.33

RIT: Gustate e vedete com'è buono il Signore.

Benedirò il Signore in ogni tempo,
sulla mia bocca sempre la sua lode.
Io mi glorio nel Signore:
i poveri ascoltino e si rallegrino.

Temete il Signore, suoi santi:
nulla manca a coloro che lo temono.
I leoni sono miseri e affamati,
ma a chi cerca il Signore non manca alcun bene.

Venite, figli, ascoltatemi:
vi insegnerò il timore del Signore.
Chi è l'uomo che desidera la vita
e ama i giorni in cui vedere il bene?

Custodisci la lingua dal male,
le labbra da parole di menzogna.
Sta' lontano dal male e fa' il bene,
cerca e persegui la pace.

Seconda Lettura

Ef 5, 15-20

Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesini.
Fratelli, fate molta attenzione al vostro modo di vivere, comportandovi non da stolti ma da saggi, facendo buon uso del tempo, perché i giorni sono cattivi. Non siate perciò sconsiderati, ma sappiate comprendere qual è la volontà del Signore.
E non ubriacatevi di vino, che fa perdere il controllo di sé; siate invece ricolmi dello Spirito, intrattenendovi fra voi con salmi, inni, canti ispirati, cantando e inneggiando al Signore con il vostro cuore, rendendo continuamente grazie per ogni cosa a Dio Padre, nel nome del Signore nostro Gesù Cristo.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue,
dice il Signore, rimane in me e io in lui.

Alleluia.

VANGELO

Gv 6, 51-58
Dal Vangelo secondo  Giovanni

In quel tempo, Gesù disse alla folla: "Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo".
Allora i Giudei si misero a discutere aspramente fra loro: "Come può costui darci la sua carne da mangiare?".
Gesù disse loro: "In verità, in verità io vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dell'uomo e non bevete il suo sangue, non avete in voi la vita. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell'ultimo giorno. Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda.
Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in me e io in lui. Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo per il Padre, così anche colui che mangia me vivrà per me.
Questo è il pane disceso dal cielo; non è come quello che mangiarono i padri e morirono. Chi mangia questo pane vivrà in eterno".

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Professione di Fede

Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili.
Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine.
Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti.
Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.

Preghiera dei Fedeli

La bontà del Padre, mediante il Battesimo,
ci ha inseriti nel grande disegno della salvezza.
Supplichiamo il Signore, perché ci aiuti a leggere gli eventi quotidiani
alla luce della sua provvidenza.

R. Sia glorificato il tuo nome, Signore.

Per il popolo santo di Dio,
perché sia per tutta l'umanità primizia della redenzione,
germe fecondo di unità e di speranza, preghiamo. R.

Per i pastori della Chiesa,
perché sappiano raccogliere intorno al Signore l'intera famiglia di Dio
e la servano umilmente con la parola e con l'esempio, preghiamo. R.

Per i responsabili delle nazioni e degli organismi internazionali,
perché cerchino con coscienza retta ciò che giova al progresso
e non si lascino corrompere dalla seduzione del denaro e del potere, preghiamo. R.

Per quanti si adoperano ad alleviare le sofferenze umane,
perché sappiano riconoscere il Cristo
presente nel più piccolo dei fratelli, preghiamo. R.

Per noi qui riuniti intorno all'altare,
perché diventiamo costruttori del regno di Dio in ogni stato di vita,
secondo i doni ricevuti, preghiamo R.

La tua sapienza, o Padre,
ci aiuti a camminare nelle tue vie,
perché nelle vicende del mondo
siamo sempre rivolti alla speranza
che splende in Cristo Signore.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.

R. Amen.

Sulle Offerte

Accogli, o Signore, i nostri doni + nei quali si compie il mirabile scambio tra la nostra povertà e la tua grandezza, * perché, offrendoti il pane e il vino che ci hai dato, * possiamo ricevere te stesso. Per Cristo nostro Signore.

Prefazio

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, + Dio onnipotente ed eterno. ** Abbiamo riconosciuto il segno della tua immensa gloria * quando hai mandato il tuo Figlio + a prendere su di sé la nostra debolezza; ** in lui, nuovo Adamo, hai redento l'umanità decaduta, * e con la sua morte + ci hai resi partecipi della vita immortale. ** Per mezzo di lui le schiere degli angeli adorano la tua maestà divina * e nell'eternità si allietano davanti al tuo volto. * Al loro canto concedi, o Signore, + che si uniscano le nostre voci nell'inno di lode: **

Antifona alla Comunione

—(antica)—
Con il Signore è la misericordia * e grande è con lui la redenzione. (Sal 129, 7)

—(oppure)—
Dice il Signore: "Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. * Se uno mangia di questo pane, vivrà in eterno". (Gv 6, 51)

Dopo la Comunione

O Dio, che in questo sacramento ci hai fatti partecipi della vita di Cristo, + ascolta la nostra umile preghiera: * trasformaci a immagine del tuo Figlio, perché diventiamo coeredi della sua gloria nel cielo. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.

Lunedì 20 agosto 2012    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2012-08-20.html

XX Settimana del Tempo Ordinario - Anno II - Colore: bianco

LETTURE: Ez 24, 15-24; Sal da Dt 32; Mt 19, 16-22.

Commento: Se ne andò perché aveva molte ricchezze.

Suscita una immediata simpatia questo giovane che con chiarezza di intenti vuole raggiungere la vita eterna. Egli ha colto l'obiettivo ultimo della vita e interroga Gesù come poterlo possedere. «Maestro, che cosa devo fare di buono per ottenere la vita eterna?». Egli sa che il bene operato in vita è la garanzia per ottenere i beni eterni. La risposta di Gesù è chiara ed inequivocabile: «Se vuoi entrare nella vita, osserva i comandamenti». È il presupposto indispensabile per camminare nella via del Signore e muoversi verso la pienezza della vita. Fortunato quel giovane che può dichiarare a Gesù: «Ho sempre osservato tutte queste cose; che mi manca ancora?». Intuisce anche se vagamente, che la fredda osservanza della legge, anche se lodevole, non è sufficiente per stabile re una vera e piena comunione di amore. La perfezione esige un distacco totale dai beni del mondo per fare spazio a Dio, cui spetta il primato assoluto. Lo stesso Signore aveva proclamato alle folle: “Non accumulatevi tesori sulla terra, dove tignola e ruggine consumano e dove ladri scassinano e rubano; accumulatevi invece tesori nel cielo, dove né tignola né ruggine consumano, e dove ladri non scassinano e non rubano. Perché là dov'è il tuo tesoro, sarà anche il tuo cuore”. E quando aveva proclamato il comandamento nuovo Gesù aveva affermato solennemente: “Amerai dunque il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza”.
Al giovane dice: «Se vuoi essere perfetto, và, vendi quello che possiedi, dallo ai poveri e avrai un tesoro nel cielo; poi vieni e seguimi». Ecco la vera alternativa che tutti ci coinvolge: o saziarci dei beni del mondo, accettandone tutti i limiti di valori e di tempo, o accumulare tesori per il cielo. Il giovane del vangelo se andò triste perché aveva molti beni e non aveva il coraggio di liberarsene. Era un osservante, ma non aveva ancora compreso l'amore a Dio che conduce alla perfezione.

Antifona d'Ingresso

Il Signore ha ricolmato san Bernardo dello spirito di intelligenza: * egli servì il popolo di Dio con abbondanza di dottrina.

Colletta

O Dio, che hai suscitato nella Chiesa il santo abate Bernardo, acceso di zelo per la tua casa come lampada che arde e risplende, per sua intercessione concedi a noi lo stesso fervore di spirito, per camminare sempre come figli della luce. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

Ez 24, 15-24

Dal libro del profeta Ezechiele.
Mi fu rivolta questa parola del Signore: «Figlio dell'uomo, ecco, io ti tolgo all'improvviso colei che è la delizia dei tuoi occhi: ma tu non fare il lamento, non piangere, non versare una lacrima. Sospira in silenzio e non fare il lutto dei morti: avvolgiti il capo con il turbante, mettiti i sandali ai piedi, non ti velare fino alla bocca, non mangiare il pane del lutto».
La mattina avevo parlato al popolo e la sera mia moglie morì. La mattina dopo feci come mi era stato comandato e la gente mi domandava: «Non vuoi spiegarci che cosa significa quello che tu fai?».
Io risposi: «La parola del Signore mi è stata rivolta in questi termini: Annuncia agli Israeliti: Così dice il Signore Dio: Ecco, io faccio profanare il mio santuario, orgoglio della vostra forza, delizia dei vostri occhi e anelito delle vostre anime. I figli e le figlie che avete lasciato cadranno di spada. Voi farete come ho fatto io: non vi velerete fino alla bocca, non mangerete il pane del lutto. Avrete i vostri turbanti in capo e i sandali ai piedi: non farete il lamento e non piangerete, ma vi consumerete per le vostre iniquità e gemerete l'uno con l'altro. Ezechièle sarà per voi un segno: quando ciò avverrà, voi farete proprio come ha fatto lui e saprete che io sono il Signore».

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal da Dt 32

RIT: Hai dimenticato Dio che ti ha generato.

La Roccia, che ti ha generato, tu hai trascurato;
hai dimenticato il Dio che ti ha procreato!
Ma il Signore ha visto e ha disdegnato
con ira i suoi figli e le sue figlie.

Ha detto: «Io nasconderò loro il mio volto;
vedrò quale sarà la loro fine.
Sono una generazione perfida,
sono figli infedeli.

Mi resero geloso con ciò che non è Dio,
mi irritarono con i loro idoli vani;
io li renderò gelosi con uno che non è popolo,
li irriterò con una nazione stolta».

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

Beati i poveri in spirito,
perché di essi è il regno dei cieli.

Alleluia.

VANGELO

Mt 19, 16-22
Dal Vangelo secondo  Matteo

In quel tempo, un tale si avvicinò e gli disse: «Maestro, che cosa devo fare di buono per avere la vita eterna?». Gli rispose: «Perché mi interroghi su ciò che è buono? Buono è uno solo. Se vuoi entrare nella vita, osserva i comandamenti». Gli chiese: «Quali?».
Gesù rispose: «Non ucciderai, non commetterai adulterio, non ruberai, non testimonierai il falso, onora il padre e la madre e amerai il prossimo tuo come te stesso». Il giovane gli disse: «Tutte queste cose le ho osservate; che altro mi manca?». Gli disse Gesù: «Se vuoi essere perfetto, va', vendi quello che possiedi, dallo ai poveri e avrai un tesoro nel cielo; e vieni! Seguimi!».
Udita questa parola, il giovane se ne andò, triste; possedeva infatti molte ricchezze.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Preghiera dei Fedeli

Fratelli carissimi, nella certezza che il nostro Padre celeste è sommamente buono, rivolgiamo con fiducia a lui la nostra preghiera, dicendo:

Illumina le nostre scelte, o Signore.

Per la Chiesa santa di Dio, perché viva e annunci con chiarezza e semplicità i valori della legge di Dio. Preghiamo:

Per tutte le persone consacrate a Dio, perché sappiano mostrare la gioia della loro scelta e la libertà della loro rinuncia. Preghiamo:

Per tutti i cristiani, perché si sforzino di perseguire sempre più la perfezione evangelica nell'ambiente e nell'attività in cui vivono. Preghiamo:

Per i giovani, perché non abbiano paura di rispondere alla chiamata del Signore, nella certezza che la gioia da lui donata è maggiore della rinuncia richiesta. Preghiamo:

Per la nostra comunità parrocchiale, perché la fede vissuta e testimoniata sia sorgente di nuove vocazioni religiose. Preghiamo:

Perché ogni uomo si senta amato personalmente da Dio.
Perché i cristiani per primi sappiano rinunciare alla ricchezza.

Ascolta ed esaudisci, o Padre, le preghiere che noi ti rivolgiamo e fa' che, dopo averti incontrato, non ci capiti mai di allontanarci tristi da te. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Sulle Offerte

Ti offriamo, o Signore, il sacramento dell'unità e della pace nella memoria di san Bernardo abate che, insigne per la parola e l'azione, operò instancabilmente per la concordia e l 'armonia nella tua Chiesa. Per Cristo nostro Signore.

Prefazio

È veramente cosa buona e giusta nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, + Dio onnipotente ed eterno. ** Cristo Signore nostro volle la sua Chiesa sale della terra, luce del mondo, città posta sul monte, * perché tutti possano arrivare alla conoscenza della verità * ed essere salvati. ** Per realizzare questa missione tra le genti * hai suscitato nel tuo popolo san N. [santa N.] e gli [le] hai donato una profonda conoscenza dei divini misteri, * perché con la sapienza, da te ispirata, + fosse lampada di vivo fulgore a gloria del tuo nome. ** Illuminati dalla sua dottrina e dalla sua testimonianza, * con animo grato e gioioso ci uniamo ai cori celesti, * per cantare senza fine + l'inno della tua lode: **

Antifona alla Comunione

Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi. * Rimanete nel mio amore. (Gv 15, 9)

Dopo la Comunione

Il cibo che abbiamo ricevuto compia in noi la sua opera, o Signore, perché, nella memoria di san Bernardo, confermati dal suo esempio e istruiti dal suo insegnamento, siamo rapiti dall'amore del tuo Verbo fatto uomo. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.

Martedì 21 agosto 2012    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2012-08-21.html

XX Settimana del Tempo Ordinario - Anno II - Colore: bianco

LETTURE: Ez 28, 1-10; Sal da Dt 32; Mt 19, 23-30.

Commento: Quando la ricchezza rende schiavi.

“Difficilmente u ricco entrerà nel regno dei cieli”. È il proseguo del vangelo di ieri conclusosi con l'amara delusione del giovane che ne va triste perché legato ai suoi beni. Comprendiamo così che Gesù non vuole fare una condanna indiscriminata della ricchezza. Abbiamo innumerevoli riferimenti nei quali possiamo scorgere che il Signore colma di beni i suoi fedeli; il nostro Dio è un Dio provvido che ci raccomanda di cercare innanzitutto il suo Regno, garantendoci tutto quanto ci è necessario: “Non affannatevi dunque dicendo: Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo? Di tutte queste cose si preoccupano i pagani; il Padre vostro celeste infatti sa che ne avete bisogno. Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta”. Ciò che il Signore ci chiede è il distacco dai beni della terra, la fiducia nella sua provvidenza e soprattutto l'affermazione del primato assoluto di Dio a cui nulla deve essere anteposto. Tale distacco non elude neanche gli affetti più cari: “Chi ama il padre o la madre più di me, non è degno di me”. Non è facile né naturale per noi operare concretamente nella vita le giuste valutazioni e le dovute rinunce, per questo Gesù ci dice che ciò che sarebbe impossibile alla nostra ragione e ai nostri naturali istinti, diventa possibile con l'aiuto e la grazia divina. San Pietro, parlando a nome dei dodici, afferma che, mettendosi docilmente alla sequela di Cristo hanno lasciato tutto e chiede quale sarà la loro ricompensa. Egli forse non ha ancora preso coscienza che lo stare con Cristo è già un'abbondante ricompensa o forse pensa la futuro e Gesù scandisce le promesse, che riguardano gli apostoli, ma sono anche per tutti noi: «In verità vi dico: voi che mi avete seguito, nella nuova creazione, quando il Figlio dell'uomo sarà seduto sul trono della sua gloria, siederete anche voi su dodici troni a giudicare le dodici tribù di Israele. Chiunque avrà lasciato case, o fratelli, o sorelle, o padre, o madre, o figli, o campi per il mio nome, riceverà cento volte tanto e avrà in eredità la vita eternai». È la solenne promessa alle nostre rinunce, alle nostre scelte, talvolta ardue, ma sempre convenienti per noi. È sempre vero che il Signore non si lascia vincere in generosità.

Antifona d'Ingresso

Il Signore lo ha scelto come sommo sacerdote, * gli ha aperto i suoi tesori * e lo ha ricolmato di ogni benedizione (T.P. Alleluia).

Colletta

—(antica)—
O Dio, che per difendere la fede cattolica e ristabilire ogni cosa in Cristo hai colmato di celeste sapienza e di apostolica fortezza il santo papa Pio X, fa' che, seguendo il suo insegnamento e il suo esempio, giungiamo al premio eterno. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

—(oppure)—
Per un papa:
Dio onnipotente ed eterno, che hai scelto san N. a presiedere l'intero tuo popolo per edificarlo con l'insegnamento e l'esempio, custodisci per sua intercessione i pastori della tua Chiesa e il gregge loro affidato e guidali sulla via della salvezza eterna. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

Ez 28, 1-10

Dal libro del profeta Ezechiele.
Mi fu rivolta questa parola del Signore:
«Figlio dell'uomo, parla al principe di Tiro: Così dice il Signore Dio:
Poiché il tuo cuore si è insuperbito e hai detto:
"Io sono un dio,
siedo su un trono divino in mezzo ai mari",
mentre tu sei un uomo e non un dio,
hai reso il tuo cuore come quello di Dio,
ecco, tu sei più saggio di Daniele,
nessun segreto ti è nascosto.
Con la tua saggezza e la tua intelligenza
hai creato la tua potenza
ammassato oro e argento nei tuoi scrigni;
con la tua grande sapienza e i tuoi traffici
hai accresciuto le tue ricchezze
e per le tue ricchezze si è inorgoglito il tuo cuore.
Perciò così dice il Signore Dio:
Poiché hai reso il tuo cuore come quello di Dio,
ecco, io manderò contro di te
i più feroci popoli stranieri;
snuderanno le spade contro la tua bella saggezza,
profaneranno il tuo splendore.
Ti precipiteranno nella fossa
e morirai della morte degli uccisi in mare.
Ripeterai ancora: "Io sono un dio",
di fronte ai tuoi uccisori?
Ma sei un uomo e non un dio,
in balìa di chi ti uccide.
Per mano di stranieri morirai
della morte dei non circoncisi,
perché io ho parlato».

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal da Dt 32

RIT: Il Signore farà giustizia al suo popolo.

«Io ho detto: Li voglio disperdere,
cancellarne tra gli uomini il ricordo,
se non temessi l'arroganza del nemico.
Non si ingannino i loro avversari.

Non dicano: La nostra mano ha vinto,
non è il Signore che ha operato tutto questo!
Sono un popolo insensato
e in essi non c'è intelligenza.

Come può un uomo solo inseguirne mille
o due soli metterne in fuga diecimila?
Non è forse perché la loro Roccia li ha venduti,
il Signore li ha consegnati?

Sì, vicino è il giorno della loro rovina
e il loro destino si affretta a venire».
Perché il Signore farà giustizia al suo popolo
e dei suoi servi avrà compassione.

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

Gesù Cristo, da ricco che era, si è fatto povero per voi,
perché voi diventaste ricchi per mezzo della sua povertà.

Alleluia.

VANGELO

Mt 19, 23-30
Dal Vangelo secondo  Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «In verità io vi dico: difficilmente un ricco entrerà nel regno dei cieli. Ve lo ripeto: è più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio».
A queste parole i discepoli rimasero molto stupiti e dicevano: «Allora, chi può essere salvato?». Gesù li guardò e disse: «Questo è impossibile agli uomini, ma a Dio tutto è possibile».
Allora Pietro gli rispose: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito; che cosa dunque ne avremo?». E Gesù disse loro: «In verità io vi dico: voi che mi avete seguito, quando il Figlio dell'uomo sarà seduto sul trono della sua gloria, alla rigenerazione del mondo, siederete anche voi su dodici troni a giudicare le dodici tribù d'Israele. Chiunque avrà lasciato case, o fratelli, o sorelle, o padre, o madre, o figli, o campi per il mio nome, riceverà cento volte tanto e avrà in eredità la vita eterna. Molti dei primi saranno ultimi e molti degli ultimi saranno primi».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Preghiera dei Fedeli

Dio, che continuamente suscita nella Chiesa pastori santi e sapienti, accolga la nostra unanime preghiera che gli rivolgiamo a nome di tutti i fratelli. Diciamo insieme:

Dio, sorgente di ogni santità, ascoltaci.

Per il papa e per i vescovi posti alla guida della Chiesa, perché siano segni visibili della presenza di amore di Cristo, e promotori di unità tra i cristiani. Preghiamo:

Per i cristiani di ogni paese della terra, perché trovino nei pastori guide amorevoli, in grado di indicare con chiarezza il cammino che porta alla salvezza. Preghiamo:

Per le nostre famiglie, perché anche nel periodo estivo sentano il desiderio di cibarsi della parola divina e dell'eucaristia e diventino così i primi catechisti dei loro figli. Preghiamo:

Per gli anziani e gli ammalati che non possono partecipare frequentemente all'eucaristia, perché siano sempre uniti spiritualmente al Signore, sostegno nelle pene e nella solitudine. Preghiamo:

Per la nostra comunità, perché viva un clima di famiglia con i sacerdoti e con i pastori locali, dimostrandosi generosa nella collaborazione, pronta nei suggerimenti, sincera nell'amicizia e nella fraternità. Preghiamo:

Perché il Signore liberi la sua Chiesa da ogni divisione.
Per la promozione dei laici.

Ti lodiamo, o Dio, che hai voluto prolungare la presenza di Gesù Cristo tra noi nella persona dei pastori. Con il loro esempio e la loro fede, annuncino il volto del tuo Figlio, che vive e regna con te nei secoli dei secoli. Amen.

Sulle Offerte

Accetta con bontà, o Signore, le nostre offerte e fa' che, seguendo le esortazioni di san Pio X, celebriamo i divini misteri con devozione sincera e li riceviamo con spirito di fede. Per Cristo nostro Signore.

Prefazio

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno, + per Cristo Signore nostro. ** Tu doni alla tua Chiesa la gioia di celebrare la festa [memoria] di san N.: * con i suoi esempi la rafforzi, * con i suoi insegnamenti l'ammaestri, + con la sua intercessione la proteggi. ** Per questo dono della tua benevolenza, * con la moltitudine degli angeli e dei santi, * cantiamo senza fine + l'inno della tua lode: **

Antifona alla Comunione

Il buon pastore dà la propria vita per le sue pecore (T.P. Alleluia). (Cf. Gv 10, 11)

Dopo la Comunione

Signore Dio nostro, la mensa eucaristica, alla quale abbiamo partecipato nella memoria del santo papa Pio X, ci renda forti nella fede e concordi nel tuo amore. Per Cristo nostro Signore.

Mercoledì 22 agosto 2012    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2012-08-22.html

XX Settimana del Tempo Ordinario - Anno II - Colore: bianco

LETTURE: Ez 34, 1-11; Sal 22; Mt 20, 1-16.

Commento: Oltre i confini della nostra giustizia.

La parabola che leggiamo nel vangelo di oggi ci suona come una sfida alla nostra razionalità, ci appare come un paradosso; ad una prima lettura infatti ci viene da denunciare una evidente ingiustizia perpetrata dal padrone della vigna nei confronti degli operai della prima ora, che hanno lavorato per tutto il giorno. Ci viene spontaneo pensare che non è giusto dare la stessa ricompensa a coloro che sono stati chiamati alle cinque del pomeriggio e hanno lavorato per una sola ora: l'ingiustizia, secondo i nostri criteri, ci appare più che evidente. Una più attenta riflessione, maturata alla luce della fede, ci aiuta comprendere diverse verità che sono proprio del Signore e che emergono come luce per noi da questa parabola: intanto egli chiama chi vuole e quando vuole, chiama a tutte le ore e ciò perché non ci vuole vedere oziosi, i doni e i talenti debbono essere messi a frutto nella sua vigna. Se poi intendiamo la vigna come l'ingresso nel suo regno e il lavoro come lo strumento per conseguire la salvezza, ci convinciamo ulteriormente che il Signore non desiste mai, nel suo infinito amore, dal chiamarci e dall'attenderci con la sua divina pazienza. Il buon ladrone ricevette la chiamata mentre era morente sulla croce insieme a Gesù e “rubò” il paradiso, il salario intero davvero all'ultima ora. Ciò che poi maggiormente conta agli occhi di Dio è la risposta che diamo alle sue divine sollecitazioni, anche se tardiamo fino alla sera della nostra vita prima di lasciarci convincere a seguirlo per essere operosi nella sua vigna. Qui vediamo mirabilmente coniugate, come noi non sappiamo fare, la giustizia divina e la sua infinita bontà: Egli mette in atto tutti i tentativi possibili, pur di averci con se e quando arriva la nostra risposta convinta ci dona tutto il suo amore senza calcoli e senza riserve.

Antifona d'Ingresso

Alla tua destra è assisa la Regina, tessuto d'oro è il suo vestito. (Cf. Sal 44, 10.14)

Colletta

O Padre, che ci hai dato come Madre e Regina la Vergine Maria, dalla quale nacque Cristo tuo Figlio, per sua intercessione concedi a noi la gloria promessa ai tuoi figli nel regno dei cieli. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

Ez 34, 1-11

Dal libro del profeta Ezechiele.
Mi fu rivolta questa parola del Signore:
«Figlio dell'uomo, profetizza contro i pastori d'Israele, profetizza e riferisci ai pastori: Così dice il Signore Dio: Guai ai pastori d'Israele, che pascono se stessi! I pastori non dovrebbero forse pascere il gregge? Vi nutrite di latte, vi rivestite di lana, ammazzate le pecore più grasse, ma non pascolate il gregge. Non avete reso forti le pecore deboli, non avete curato le inferme, non avete fasciato quelle ferite, non avete riportato le disperse. Non siete andati in cerca delle smarrite, ma le avete guidate con crudeltà e violenza. Per colpa del pastore si sono disperse e sono preda di tutte le bestie selvatiche: sono sbandate. Vanno errando le mie pecore su tutti i monti e su ogni colle elevato, le mie pecore si disperdono su tutto il territorio del paese e nessuno va in cerca di loro e se ne cura.
Perciò, pastori, ascoltate la parola del Signore: Com'è vero che io vivo - oracolo del Signore Dio –, poiché il mio gregge è diventato una preda e le mie pecore il pasto d'ogni bestia selvatica per colpa del pastore e poiché i miei pastori non sono andati in cerca del mio gregge - hanno pasciuto se stessi senza aver cura del mio gregge –, udite quindi, pastori, la parola del Signore: Così dice il Signore Dio: Eccomi contro i pastori: a loro chiederò conto del mio gregge e non li lascerò più pascolare il mio gregge, così non pasceranno più se stessi, ma strapperò loro di bocca le mie pecore e non saranno più il loro pasto. Perché così dice il Signore Dio: Ecco, io stesso cercherò le mie pecore e le passerò in rassegna».

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal 22

RIT: Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla.

Il Signore è il mio pastore:
non manco di nulla.
Su pascoli erbosi mi fa riposare,
ad acque tranquille mi conduce.
Rinfranca l'anima mia.

Mi guida per il giusto cammino
a motivo del suo nome.
Anche se vado per una valle oscura,
non temo alcun male, perché tu sei con me.
Il tuo bastone e il tuo vincastro
mi danno sicurezza.

Davanti a me tu prepari una mensa
sotto gli occhi dei miei nemici.
Ungi di olio il mio capo;
il mio calice trabocca.

Sì, bontà e fedeltà mi saranno compagne
tutti i giorni della mia vita,
abiterò ancora nella casa del Signore
per lunghi giorni.

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

La parola di Dio è viva, efficace;
discerne i sentimenti e i pensieri del cuore.

Alleluia.

VANGELO

Mt 20, 1-16
Dal Vangelo secondo  Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola:
«Il regno dei cieli è simile a un padrone di casa che uscì all'alba per prendere a giornata lavoratori per la sua vigna. Si accordò con loro per un denaro al giorno e li mandò nella sua vigna. Uscito poi verso le nove del mattino, ne vide altri che stavano in piazza, disoccupati, e disse loro: "Andate anche voi nella vigna; quello che è giusto ve lo darò". Ed essi andarono. Uscì di nuovo verso mezzogiorno, e verso le tre, e fece altrettanto. Uscito ancora verso le cinque, ne vide altri che se ne stavano lì e disse loro: "Perché ve ne state qui tutto il giorno senza far niente?". Gli risposero: "Perché nessuno ci ha presi a giornata". Ed egli disse loro: "Andate anche voi nella vigna".
Quando fu sera, il padrone della vigna disse al suo fattore: "Chiama i lavoratori e da' loro la paga, incominciando dagli ultimi fino ai primi". Venuti quelli delle cinque del pomeriggio, ricevettero ciascuno un denaro. Quando arrivarono i primi, pensarono che avrebbero ricevuto di più. Ma anch'essi ricevettero ciascuno un denaro. Nel ritirarlo, però, mormoravano contro il padrone dicendo: "Questi ultimi hanno lavorato un'ora soltanto e li hai trattati come noi, che abbiamo sopportato il peso della giornata e il caldo".
Ma il padrone, rispondendo a uno di loro, disse: "Amico, io non ti faccio torto. Non hai forse concordato con me per un denaro? Prendi il tuo e vattene. Ma io voglio dare anche a quest'ultimo quanto a te: non posso fare delle mie cose quello che voglio? Oppure tu sei invidioso perché io sono buono?".
Così gli ultimi saranno primi e i primi, ultimi».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Preghiera dei Fedeli

Preghiamo Dio che ci ha dato come madre e regina la Vergine Maria, perché ci aiuti a essere sempre suoi figli fedeli. Diciamo insieme:

Ascoltaci, o Signore.

Perché nella Chiesa la devozione a Maria sia ispiratrice di sentimenti e di operare secondo il cuore di Cristo. Preghiamo:

Perché i governanti superino, mediante il dialogo e le trattative, ogni ostacolo alla pace e alla concordia tra i popoli. Preghiamo:

Perché le divisioni dell'unica Chiesa del Cristo siano lenite e gradualmente superate nell'imitazione dell'umiltà e della piena disponibilità della Vergine Maria. Preghiamo:

Perché gli emarginati e gli oppressori trovino in Maria la forza per la loro liberazione, ricercata con giustizia e senza rancori. Preghiamo:

Perché a noi, qui riuniti nel ricordo di Maria, sia dato di godere Dio, perché crediamo nell'adempimento della sua parola. Preghiamo:

Perché la Vergine sia il modello della nostra comunità.
Perché la famiglia riscopra la preghiera fatta insieme.

Accogli, o Padre santo, queste preghiere per i meriti della madre del tuo Figlio: la tua Chiesa sia fin d'ora arca di salvezza e umile serva della parola del Cristo, che è Dio benedetto nei secoli eterni. Amen.

Sulle Offerte

Ti offriamo, o Padre, i nostri doni nella memoria della beata Vergine Maria e a te innalziamo la nostra supplica perché ci soccorra l'umanità del suo Figlio, che si offrì per noi Agnello senza macchia sulla croce. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.

Prefazio

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, + Dio onnipotente ed eterno. ** Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti glorifichiamo * nella ... della beata sempre Vergine Maria. ** Per opera dello Spirito Santo ha concepito il tuo unico Figlio, * e sempre intatta nella sua gloria verginale, ha irradiato sul mondo la luce eterna, * Gesù Cristo, Signore nostro. ** Per mezzo di lui gli Angeli lodano la tua grandezza, * le Dominazioni ti adorano, le Potenze ti venerano con tremore; * a te inneggiano i cieli dei cieli e i Serafini, + uniti in eterna esultanza. ** Al loro canto concedi, o Signore, * che si uniscano le nostre umili voci + nell'inno di lode: **

Antifona alla Comunione

Beata sei tu, Vergine Maria, perché hai creduto: * in te si è compiuta la parola del Signore. (Cf. Lc 1, 45)

Dopo la Comunione

O Signore, che ci hai nutriti con i tuoi sacramenti, concedi a noi, che celebriamo la memoria della beata Vergine Maria, di partecipare al convito eterno. Per Cristo nostro Signore.

Giovedì 23 agosto 2012    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2012-08-23.html

XX Settimana del Tempo Ordinario - Anno II - Colore: bianco

LETTURE: Ez 36, 23-28; Sal 50; Mt 22, 1-14.

Commento: Il banchetto e l'abito nuziale.

Nasce dal un bisogno irrefrenabile di comunione da parte di Dio nei nostri confronti l'invito al suo banchetto. Vuole renderci partecipe dei suo beni, ci vuole come suoi commensali. Per questo ci ha fatto somiglianti a se con un innato desiderio di essere sfamati e dissetati nel corpo e nello spirito. Il nostro primo peccato e tutti quelli che ne sono seguiti hanno la stessa radice e la stessa origine: abbiamo scelto noi il banchetto a cui sederci e mangiare e ne siamo rimasti avvelenati dentro. È iniziata immediatamente l'opera risanatrice di Dio: ci ha invitati di nuovo alla mensa della sua parola, ha ripreso il dialogo con noi. Poi il banchetto di nozze! Il Figlio di Dio che sposa la nostra umanità, s'incarna, si dona, s'immola, diventa cibo e bevanda di salvezza per noi. È un banchetto di festa per un ritorno alla casa del Padre perché eravamo perduti e morti e siamo tornati in vita. Ci è stato dato un abito nuovo, un abito nuziale dal giorno del nostro battesimo ed abbiamo assunto l'impegno di conservare limpido quell'abito e di non smetterlo mai. È la veste candida che ci rende degni del banchetto e ci autorizza ad entrare nell'intimità di Dio. Dobbiamo stare desti perché l'invito non ci colga distratti e distolti, senz'abito o impegnati nelle nostre cose e diretti a banchetti non salutari o addirittura venefici. È un assurdo, ma ci può capitare di rifiutare l'invito del Signore perché impegnati nelle nostre vicende quotidiane, magari a bramare le carrube. “Ho paura del Signore che passa!” – solleva ripetersi Sant'Agostino. Costatiamo che il mondo è pieno di affamati, che dissertano però la mensa del Signore. In queste settimane il Signore ci ha parlato a lungo del pane di vita. Ci ha ripetuto che non mangia di quel pane e non beve quel sangue non ha la vita. Il festeggiato si fa pane per noi, è Lui ha nutrirci di sé. Siamo noi a godere di quel germe di immortalità che solo al banchetto divino possiamo trovare. Il banchetto è ora la nostra Messa, quella cena eterna che ad ogni festa si ripete. Sono ancora pochi a rispondere all'invito e ancora tantissimi gli affamati di Dio.

Antifona d'Ingresso

O Dio, nostra difesa, * guarda il volto del tuo consacrato. * Per me un giorno nel tuo tempio * è più che mille altrove. (Cf. Sal 83, 10-11)

Colletta

O Dio, che hai preparato beni invisibili per coloro che ti amano, + infondi nei nostri cuori la dolcezza del tuo amore, * perché, amandoti in ogni cosa e sopra ogni cosa, * otteniamo i beni da te promessi, che superano ogni desiderio. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

Ez 36, 23-28

Dal libro del profeta Ezechiele.
Così dice il Signore Dio: «Santificherò il mio nome grande, profanato fra le nazioni, profanato da voi in mezzo a loro. Allora le nazioni sapranno che io sono il Signore - oracolo del Signore Dio –, quando mostrerò la mia santità in voi davanti ai loro occhi.
Vi prenderò dalle nazioni, vi radunerò da ogni terra e vi condurrò sul vostro suolo. Vi aspergerò con acqua pura e sarete purificati; io vi purificherò da tutte le vostre impurità e da tutti i vostri idoli; vi darò un cuore nuovo, metterò dentro di voi uno spirito nuovo, toglierò da voi il cuore di pietra e vi darò un cuore di carne.
Porrò il mio spirito dentro di voi e vi farò vivere secondo le mie leggi e vi farò osservare e mettere in pratica le mie norme. Abiterete nella terra che io diedi ai vostri padri; voi sarete il mio popolo e io sarò il vostro Dio».

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal 50

RIT: Vi aspergerò con acqua pura e sarete purificati.

Crea in me, o Dio, un cuore puro,
rinnova in me uno spirito saldo.
Non scacciarmi dalla tua presenza
e non privarmi del tuo santo spirito.

Rendimi la gioia della tua salvezza,
sostienimi con uno spirito generoso.
Insegnerò ai ribelli le tue vie
e i peccatori a te ritorneranno.

Tu non gradisci il sacrificio;
se offro olocausti, tu non li accetti.
Uno spirito contrito è sacrificio a Dio;
un cuore contrito e affranto tu, o Dio, non disprezzi.

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

Oggi non indurite il vostro cuore,
ma ascoltate la voce del Signore.

Alleluia.

VANGELO

Mt 22, 1-14
Dal Vangelo secondo  Matteo

In quel tempo, Gesù, riprese a parlare con parabole [ai capi dei sacerdoti e ai farisei] e disse:
«Il regno dei cieli è simile a un re, che fece una festa di nozze per suo figlio. Egli mandò i suoi servi a chiamare gli invitati alle nozze, ma questi non volevano venire.
Mandò di nuovo altri servi con quest'ordine: "Dite agli invitati: Ecco, ho preparato il mio pranzo; i miei buoi e gli animali ingrassati sono già uccisi e tutto è pronto; venite alle nozze!". Ma quelli non se ne curarono e andarono chi al proprio campo, chi ai propri affari; altri poi presero i suoi servi, li insultarono e li uccisero. Allora il re si indignò: mandò le sue truppe, fece uccidere quegli assassini e diede alle fiamme la loro città.
Poi disse ai suoi servi: "La festa di nozze è pronta, ma gli invitati non erano degni; andate ora ai crocicchi delle strade e tutti quelli che troverete, chiamateli alle nozze". Usciti per le strade, quei servi radunarono tutti quelli che trovarono, cattivi e buoni, e la sala delle nozze si riempì di commensali.
Il re entrò per vedere i commensali e lì scorse un uomo che non indossava l'abito nuziale. Gli disse: "Amico, come mai sei entrato qui senza l'abito nuziale?". Quello ammutolì. Allora il re ordinò ai servi: "Legatelo mani e piedi e gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti".
Perché molti sono chiamati, ma pochi eletti».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Preghiera dei Fedeli

Fratelli, consapevoli che quando accettiamo un invito a festa, rafforziamo il nostro legame di amicizia con chi ci invita, preghiamo il Signore perché siamo generosi nel rispondere alla sua chiamata:

Accogli al tuo banchetto, o Signore.

Per la santa Chiesa, perché offra a tutti gli uomini la possibilità di conoscere e amare il Signore. Preghiamo:

Per i cristiani assenti e non praticanti, perché riscoprano la gioia e la bellezza dell'impegno cristiano. Preghiamo:

Per i giovani, perché non abbiano paura di accettare l'invito al banchetto del Signore, anche se questo comporta ideali grandi e ardui. Preghiamo:

Per le nostre comunità parrocchiali, perché riscoprano il valore della domenica come giorno del Signore. Preghiamo:

Per noi qui presenti, perché nella nostra partecipazione al banchetto eucaristico, non ci manchi l'abito nuziale di una adeguata disposizione. Preghiamo:

Perché gli interessi della vita non impediscano la pratica della fede.
Perché tutti gli uomini si salvino.

Accogli, o Padre, la preghiera che ti rivolgiamo prima di partecipare con fede alla mensa eucaristica. Fa' che il contatto con tuo Figlio Gesù generi in noi la vita nuova. Per lo stesso Cristo nostro Signore. Amen.

Sulle Offerte

Accogli, o Signore, i nostri doni + nei quali si compie il mirabile scambio tra la nostra povertà e la tua grandezza, * perché, offrendoti il pane e il vino che ci hai dato, * possiamo ricevere te stesso. Per Cristo nostro Signore.

Prefazio

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, + Dio onnipotente ed eterno. ** Tu non hai bisogno della nostra lode, ma per un dono del tuo amore ci chiami a renderti grazie; * i nostri inni di benedizione non accrescono la tua grandezza, * ma ci ottengono la grazia che ci salva, + per Cristo Signore nostro. ** E noi, con tutti gli angeli del cielo, * innalziamo a te il nostro canto * e proclamiamo con gioia + la tua gloria: **

Antifona alla Comunione

Con il Signore è la misericordia * e grande è con lui la redenzione. (Sal 129, 7)

Dopo la Comunione

O Dio, che in questo sacramento ci hai fatti partecipi della vita di Cristo, + ascolta la nostra umile preghiera: * trasformaci a immagine del tuo Figlio, perché diventiamo coeredi della sua gloria nel cielo. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.

Venerdì 24 agosto 2012    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2012-08-24.html

XX Settimana del Tempo Ordinario - Anno II - Colore: rosso

LETTURE: Ap 21, 9-14; Sal 144; Gv 1, 45-51.

Commento: Un vero Israelita in cui non c'è falsità.

Gesù proclamando le beatitudini aveva annoverato tra i beati i puri di cuore, motivando: perché vedranno Dio. Natanaèle, l'apostolo che oggi festeggiamo, viene definito dal Signore un vero israelita in cui non c'è falsità. Dove non c'è falsità c'è purezza di cuore, la virtù che consentirà all'apostolo di incontrare il Signore e lo indice a fare la sua bella confessione di fede: “Rabbì, tu sei il figlio di Dio, tu sei il re d'Israele”. Ecco come Bartolomeo ha trovato il suo Dio e il suo re nella persona del Cristo. Gesù in premio della sua fede gli predìce la risurrezione: «In verità, in verità vi dico: vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sul Figlio dell'uomo». Ci viene così offerto uno splendido esempio di come incontrare il Signore e poi seguirlo in piena fedeltà. Occorre alimentare la fede, accettare la mediazione di chi può condurci verso Cristo (è Filippo ad indicare il Messia a Natanaele), lasciarsi guardare e riconoscere da lui, vedere in fine in Lui la risposta ultima a tutti i nostri interrogativi. Natanaele, che era un intellettuale onesto, un vero israelita, comprende la novità di Cristo e ne professa esplicitamente la superiorità, riconoscendolo figlio di Dio.

Antifona d'Ingresso

Annunciate di giorno in giorno la salvezza del Signore, * in mezzo alle genti narrate la sua gloria. (Sal 95, 2-3)

Gloria

Gloria a Dio nell'alto dei cieli e pace in terra agli uomini, amati dal Signore. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati dal mondo abbi pietà di noi; tu che togli i peccati dal mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l'Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen.

Colletta

Rafforza in noi, o Padre, la fede che spinse il santo apostolo Bartolomeo ad aderire con animo sincero a Cristo tuo Figlio, e per sua intercessione fa' che la tua Chiesa sia per tutti i popoli sacramento di salvezza. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

Ap 21, 9-14

Dal libro dell'Apocalisse di san Giovanni apostolo.
Uno dei sette angeli mi parlò e disse: «Vieni, ti mostrerò la promessa sposa, la sposa dell'Agnello».
L'angelo mi trasportò in spirito su di un monte grande e alto, e mi mostrò la città santa, Gerusalemme, che scende dal cielo, da Dio, risplendente della gloria di Dio. Il suo splendore è simile a quello di una gemma preziosissima, come pietra di diaspro cristallino.
È cinta da grandi e alte mura con dodici porte: sopra queste porte stanno dodici angeli e nomi scritti, i nomi delle dodici tribù dei figli d'Israele. A oriente tre porte, a settentrione tre porte, a mezzogiorno tre porte e a occidente tre porte.
Le mura della città poggiano su dodici basamenti, sopra i quali sono i dodici nomi dei dodici apostoli dell'Agnello.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal 144

RIT: I tuoi santi, Signore, dicono la gloria del tuo regno.

Ti lodino, Signore, tutte le tue opere
e ti benedicano i tuoi fedeli.
Dicano la gloria del tuo regno
e parlino della tua potenza.

Per far conoscere agli uomini le tue imprese
e la splendida gloria del tuo regno.
Il tuo regno è un regno eterno,
il tuo dominio si estende per tutte le generazioni.

Giusto è il Signore in tutte le sue vie
e buono in tutte le sue opere.
Il Signore è vicino a chiunque lo invoca,
a quanti lo invocano con sincerità.

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

Rabbì, tu sei il Figlio di Dio,
tu sei il re d'Israele!

Alleluia.

VANGELO

Gv 1, 45-51
Dal Vangelo secondo  Giovanni

In quel tempo, Filippo trovò Natanaèle e gli disse: «Abbiamo trovato colui del quale hanno scritto Mosè, nella Legge, e i Profeti: Gesù, il figlio di Giuseppe, di Nàzaret». Natanaèle gli disse: «Da Nàzaret può venire qualcosa di buono?». Filippo gli rispose: «Vieni e vedi».
Gesù intanto, visto Natanaèle che gli veniva incontro, disse di lui: «Ecco davvero un Israelita in cui non c'è falsità». Natanaèle gli domandò: «Come mi conosci?». Gli rispose Gesù: «Prima che Filippo ti chiamasse, io ti ho visto quando eri sotto l'albero di fichi». Gli replicò Natanaèle: «Rabbì, tu sei il Figlio di Dio, tu sei il re d'Israele!». Gli rispose Gesù: «Perché ti ho detto che ti avevo visto sotto l'albero di fichi, tu credi? Vedrai cose più grandi di queste!».
Poi gli disse: «In verità, in verità io vi dico: vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sopra il Figlio dell'uomo».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Preghiera dei Fedeli

Fratelli carissimi, rivolgiamo la nostra preghiera unanime e fiduciosa al Dio di ogni consolazione, a colui che rende eterna la vita donata per amore. Preghiamo insieme e diciamo:

Dio degli apostoli e dei martiri, ascoltaci.

Per il Papa, il nostro vescovo, i sacerdoti e collaboratori, perché dal loro insegnamento traspaia l'autenticità della fede. Preghiamo:

Per tutti coloro che cercano Dio con cuore sincero, perché il loro cammino sia guidato e sostenuto da cristiani adulti nella fede, capaci di indicare il Cristo redentore. Preghiamo:

Per i popoli in via di sviluppo, perché nella rivendicazione dei propri diritti evitino la violenza, seguendo la parola e l'esempio di Cristo e dei martiri. Preghiamo:

Per i cristiani perseguitati, perché sostenuti dal ricordo dei martiri, abbiano la certezza che la loro sofferenza e il loro sangue saranno seme di nuovi cristiani e sorgente di salvezza. Preghiamo:

Per la nostra comunità, perché superata la tentazione di un cristianesimo troppo comodo, riprenda il cammino della conversione che la rende discepola del Cristo. Preghiamo:

Perché la Chiesa viva sulla terra ma con gli occhi rivolti al cielo.
Per la speranza dei cristiani.

Ti benediciamo, o Signore, forza dei martiri. Fa' che con san Bartolomeo, possiamo sempre proclamare la nostra fede in Gesù tuo Figlio nel cui nome siamo incamminati verso la santa Gerusalemme. Egli è Dio e vive e regna con te per i secoli eterni. Amen.

Sulle Offerte

Accogli, o Signore, questo sacrificio di lode nella festa dell'apostolo san Bartolomeo, e per sua intercessione concedi al popolo cristiano il soccorso della tua misericordia. Per Cristo nostro Signore.

Prefazio

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno, + per Cristo Signore nostro. ** Pastore eterno, tu non abbandoni il tuo gregge, * ma lo custodisci e proteggi sempre per mezzo dei santi apostoli, * e lo conduci attraverso i tempi sotto la guida di coloro che tu stesso hai eletto vicari del tuo Figlio * e hai costituito pastori. ** Per questo dono della tua benevolenza, * uniti agli Angeli e agli Arcangeli, ai Troni e alle Dominazioni e alla moltitudine delle schiere celesti, * cantiamo con voce incessante + l'inno della tua gloria: **

Antifona alla Comunione

«Io preparo per voi un regno, come il Padre l'ha preparato per me, * perché mangiate e beviate alla mia mensa», dice il Signore. (Lc 22, 29-30)

Dopo la Comunione

Il pegno della salvezza eterna che abbiamo ricevuto, o Signore, nella festa di san Bartolomeo apostolo, ci sia di aiuto per la vita presente e per quella futura. Per Cristo nostro Signore.

Sabato 25 agosto 2012    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2012-08-25.html

XX Settimana del Tempo Ordinario - Anno II - Colore: bianco

LETTURE: Ez 43, 1-7; Sal 84; Mt 23, 1-12.

Commento: Dicono e non fanno.

Non esiste maestro peggiore di colui che insegna un comportamento con le parole e lo contraddice palesemente con le azioni. Gli esempi attraggono, le parole sono come pula che il vento disperde. L'incoerenza è sempre un grave peccato, ma quando questa è perpetrata da coloro che siedono sulle cattedre e si ergono a maestri di santità, diventa motivo di peggiore condanna, perché genera lo scandalo specialmente nei più deboli. Oggi Gesù con parole dure stigmatizza il comportamento degli scribi e dei farisei, i suoi dichiarati e indomabili nemici. Gesù ci insegna come difenderci dai falsi maestri e dai falsi profeti: «Quanto vi dicono, fatelo e osservatelo, ma non fate secondo le loro opere, perché dicono e non fanno». Anzi pretendono ed esigono dagli altri ciò che loro si guardano bene dall'osservare: «Legano infatti pesanti fardelli e li impongono sulle spalle della gente, ma loro non vogliono muoverli neppure con un dito». A tale assurda severità aggiungono una ipocrita ostentazione di santità: «Tutte le loro opere le fanno per essere ammirati dagli uomini: allargano i loro filattèri e allungano le frange; amano posti d'onore nei conviti, i primi seggi nelle sinagoghe e i saluti nelle piazze, come anche sentirsi chiamare «rabbì» dalla gente». È il regno della falsità e dell'ipocrisia. Il Signore rivolgendosi poi ai suoi raccomanda loro di non fregiarsi di titoli altisonanti e soprattutto di non arrogarsi prerogative che spettano solo alla infinita sapienza divina e che possono sgorgare soltanto dall'amore senza limiti dello stesso Signore. A conclusione del suo discorso Gesù ribadisce un concetto che gli è particolarmente caro e che vuole sempre sia praticato dai suoi discepoli: «Il più grande tra voi sia vostro servo».

Antifona d'Ingresso

O Dio, nostra difesa, * guarda il volto del tuo consacrato. * Per me un giorno nel tuo tempio * è più che mille altrove. (Cf. Sal 83, 10-11)

Colletta

O Dio, che hai preparato beni invisibili per coloro che ti amano, + infondi nei nostri cuori la dolcezza del tuo amore, * perché, amandoti in ogni cosa e sopra ogni cosa, * otteniamo i beni da te promessi, che superano ogni desiderio. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

Ez 43, 1-7

Dal libro del profeta Ezechiele.
[Quell'uomo] mi condusse verso la porta che guarda a oriente ed ecco che la gloria del Dio d'Israele giungeva dalla via orientale e il suo rumore era come il rumore delle grandi acque e la terra risplendeva della sua gloria.
La visione che io vidi era simile a quella che avevo visto quando andai per distruggere la città e simile a quella che avevo visto presso il fiume Chebar. Io caddi con la faccia a terra. La gloria del Signore entrò nel tempio per la porta che guarda a oriente.
Lo spirito mi prese e mi condusse nel cortile interno: ecco, la gloria del Signore riempiva il tempio. Mentre quell'uomo stava in piedi accanto a me, sentii che qualcuno entro il tempio mi parlava e mi diceva: «Figlio dell'uomo, questo è il luogo del mio trono e il luogo dove posano i miei piedi, dove io abiterò in mezzo ai figli d'Israele, per sempre».

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal 84

RIT: La gloria del Signore abiti la nostra terra.

Ascolterò che cosa dice Dio, il Signore:
egli annunzia la pace.
La sua salvezza è vicina a chi lo teme
e la sua gloria abiterà la nostra terra.

Misericordia e verità s'incontreranno,
giustizia e pace si baceranno.
La verità germoglierà dalla terra
e la giustizia si affaccerà dal cielo.

Quando il Signore elargirà il suo bene,
la nostra terra darà il suo frutto.
Davanti a lui camminerà la giustizia
e sulla via dei suoi passi la salvezza.

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

Uno solo è il Padre vostro, quello celeste
e uno solo è la vostra Guida, il Cristo.

Alleluia.

VANGELO

Mt 23, 1-12
Dal Vangelo secondo  Matteo

In quel tempo, Gesù si rivolse alla folla e ai suoi discepoli dicendo:
«Sulla cattedra di Mosè si sono seduti gli scribi e i farisei. Praticate e osservate tutto ciò che vi dicono, ma non agite secondo le loro opere, perché essi dicono e non fanno. Legano infatti fardelli pesanti e difficili da portare e li pongono sulle spalle della gente, ma essi non vogliono muoverli neppure con un dito.
Tutte le loro opere le fanno per essere ammirati dalla gente: allargano i loro filattèri e allungano le frange; si compiacciono dei posti d'onore nei banchetti, dei primi seggi nelle sinagoghe, dei saluti nelle piazze, come anche di essere chiamati "rabbì" dalla gente.
Ma voi non fatevi chiamare "rabbì", perché uno solo è il vostro Maestro e voi siete tutti fratelli. E non chiamate "padre" nessuno di voi sulla terra, perché uno solo è il Padre vostro, quello celeste. E non fatevi chiamare "guide", perché uno solo è la vostra Guida, il Cristo.
Chi tra voi è più grande, sarà vostro servo; chi invece si esalterà, sarà umiliato e chi si umilierà sarà esaltato».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Preghiera dei Fedeli

Preghiamo con fiducia il Padre, incoraggiati da Gesù che è venuto a portare il peso di tutte le nostre sofferenze, e diciamo:

Signore nostro Padre, ascoltaci.

Per la santa Chiesa, perché si mostri veramente madre che conosce e comprende la debolezza dei suoi figli. Preghiamo:

Per il Papa, i vescovi e i sacerdoti, perché siano i primi a vivere i contenuti del loro messaggio e si confrontino continuamente con il vangelo. Preghiamo:

Per coloro che possiedono cultura e titoli accademici, perché non li usino per progetti di ambizione o per sopraffare i meno colti, ma si mettano a servizio dei fratelli. Preghiamo:

Per i predicatori, perché si sforzino continuamente di ridurre la distanza tra l'ideale che annunciano e la loro vita cristiana. Preghiamo:

Per tutti noi, perché la fede in Gesù ci aiuti a condividere umilmente le fatiche e le speranze di tutti gli uomini. Preghiamo:

Perché nella nostra comunità venga valutato ogni carisma.
Perché i rapporti umani siano vissuti nella verità.

O Dio, unico padre e unico maestro, ascolta le invocazioni che tu stesso ci hai insegnato, e fa' che ci lasciamo sempre guidare dal vangelo del tuo Figlio, Gesù Cristo nostro Signore, che vive e regna con te nei secoli dei secoli. Amen.

Sulle Offerte

Accogli, o Signore, i nostri doni + nei quali si compie il mirabile scambio tra la nostra povertà e la tua grandezza, * perché, offrendoti il pane e il vino che ci hai dato, * possiamo ricevere te stesso. Per Cristo nostro Signore.

Prefazio

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Padre santo, + per Gesù Cristo, tuo amatissimo Figlio. ** Egli è la tua parola vivente: * per mezzo di lui hai creato tutte le cose, lo hai mandato a noi salvatore e redentore, * fatto uomo per opera dello Spirito Santo + e nato dalla Vergine Maria. ** Per compiere la tua volontà e acquistarti un popolo santo, * egli, nell'ora della passione, stese le braccia sulla croce, * morendo distrusse la morte + e proclamò la risurrezione. ** Per questo mistero di salvezza, * uniti agli angeli e ai santi, * cantiamo a una sola voce + la tua gloria: **

Antifona alla Comunione

Con il Signore è la misericordia * e grande è con lui la redenzione. (Sal 129, 7)

Dopo la Comunione

O Dio, che in questo sacramento ci hai fatti partecipi della vita di Cristo, + ascolta la nostra umile preghiera: * trasformaci a immagine del tuo Figlio, perché diventiamo coeredi della sua gloria nel cielo. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.

Domenica 26 agosto 2012    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2012-08-26.html

XXI Domenica del Tempo Ordinario - Anno B - Colore: verde

LETTURE: Gs 24, 1-2.15-17.18; Sal.33; Ef 5, 21-32; Gv 6, 60-69.

Commento: Signore, e dove andremo??

Un salmista, un cantore di Dio, un cantore dei tempi remoti, nella sua preghiera che rivolgeva a Dio afferma «nella tua luce vediamo la luce». Solo con la tua luce, con la tua sapienza, possiamo in qualche modo capire le cose di Dio, scrutare i segreti di Dio, entrare in contatto con Lui. E queste parole del salmista, anche se antiche, sono vere anche oggi. Nonostante tante scoperte, nonostante tante invenzioni, tanti miracoli tecnologici non possiamo e non potremo mai capire fino in fondo, penetrare nei pensieri divini, comprendere il senso profondo delle sue parole, il significato, la portata, e in modo particolare, quando si tratta delle parole, degli insegnamenti di Gesù, della Sapienza del Figlio di Dio, Verbo eterno del Padre. C'è un grande rischio, un grande pericolo. Possiamo con le nostre categorie del pensare possiamo ridurre le grandi verità, i grandi insegnamenti di Gesù... possiamo ridurli alle nostre piccole cose.
Ed è proprio ciò che accade nel brano evangelico di oggi. Siamo stati testimoni anche noi in queste domeniche, nelle eucaristie, nelle messe di queste settimane di agosto, abbiamo ascoltato anche noi le grandi verità sul pane di vita, abbiamo sentito anche noi che senza mangiare di questo pane, senza bere il suo sangue non possiamo vivere, non solo... E' lui, è Gesù il pane, è lui il cibo di cui dobbiamo nutrirci, e ancora di più, dobbiamo mangiare la sua carne, bere il suo sangue, per poter vivere.
I discepoli, gli apostoli si scandalizzano, «questo linguaggio è duro, chi mai potrà intenderlo». Ecco ciò che accade quando cerchiamo, quando proviamo di capire le parole, gli insegnamenti di Gesù con le nostre categorie, con i nostri concetti. La sublime proposta di Cristo di farsi cibo e bevanda di vita viene definita dai suoi più intimi, discorso duro, incomprensibile, assurdo. È la debolezza della nostra fede a farci dire i nostri dubbi. E l'evangelista sottolinea che Gesù sapeva che tra di loro ci sono alcuni che non ci credono, sapeva che sono lì presenti solo perché hanno mangiato e si sono saziati dei pani moltiplicati, sapeva perfino chi era colui che lo avrebbe tradito, l'avrebbe venduto per trenta denari... E forse qualcuno si è sentito scoperto, scoperte nelle sue umane, meschine motivazioni. Chi o che cosa vogliamo servire?
Anche nella prima lettura il popolo è stato messo davanti ad una scelta: volete servire il nostro Dio o volete servire gli déi stranieri? Ecco la domanda di oggi: la stessa domanda la pone Gesù ai discepoli... Forse volete andarvene anche voi? E' facile andarsene, è facile abbandonare tutto, è facile abbattersi alzando su le mani... E non solo per ciò che riguarda le cose della fede... San Paolo ci parlava della famiglia, dei mariti che amando le proprie mogli, delle mogli che amano i mariti, come Cristo ama la Chiesa, come Cristo che ha dato la vita per la sua Chiesa...
E anche lì, nelle famiglia, se c'è qualcosa che non va, qualcosa che non funziona, è facile andarsene, è più difficile invece amare come Cristo, che ama la propria Chiesa, la ama anche quando va per proprie strade, la ama anche quando è peccatrice, la ama fino a dare la vita per lei...
Forse anche voi volete andarvene? È Simon Pietro a salvare la situazione: «Signore, e dove andremo, solo tu hai parole di vita eterna...».
Questa è la vera risposta, questa è la vera intelligenza, la vera luce nella quale vediamo la Luce. Non quella umana che cerca un po' di pane, ma quella divina che cerca la vita, la Vita, la Vita eterna. Possiamo andare ovunque, possiamo vagare per il mondo, e oggi tanti sono gli inviti... Ma la verità è una sola, «inquieto è il cuore dell'uomo, finché non riposi in Te o Dio...»...
Come gli apostoli abbiamo ascoltato la sua Parola. Ora anche a noi il Signore rivolge la domanda: «Forse anche voi volete andarvene?» Ognuno risponda nel silenzio del cuore. Come gli apostoli, come Pietro... «Signore, solo tu hai parole di vita eterna».

Antifona d'Ingresso

Signore, tendi l'orecchio, rispondimi. * Tu, mio Dio, salva il tuo servo, che in te confida. * Pietà di me, o Signore, a te grido tutto il giorno. (Sal 85,1-3)

Gloria

Gloria a Dio nell'alto dei cieli e pace in terra agli uomini, amati dal Signore. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati dal mondo abbi pietà di noi; tu che togli i peccati dal mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l'Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen.

Colletta

—(antica)—
O Dio, che unisci in un solo volere le menti dei fedeli, + concedi al tuo popolo di amare ciò che comandi e desiderare ciò che prometti, * perché tra le vicende del mondo là siano fissi i nostri cuori dove è la vera gioia. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

—(oppure)—
O Dio, nostra salvezza, che in Cristo, tua parola eterna, riveli la pienezza del tuo amore, guidaci con la luce dello Spirito, perché nessuna parola umana ci allontani da te, unica fonte di verità e di vita. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

Gs 24, 1-2.15-17.18

Dal libro di Giosuè.
In quei giorni, Giosuè radunò tutte le tribù d'Israele a Sichem e convocò gli anziani d'Israele, i capi, i giudici e gli scribi, ed essi si presentarono davanti a Dio.
Giosuè disse a tutto il popolo: "Se sembra male ai vostri occhi servire il Signore, sceglietevi oggi chi servire: se gli dèi che i vostri padri hanno servito oltre il Fiume oppure gli dèi degli Amorrèi, nel cui territorio abitate. Quanto a me e alla mia casa, serviremo il Signore".
Il popolo rispose: "Lontano da noi abbandonare il Signore per servire altri dèi! Poiché è il Signore, nostro Dio, che ha fatto salire noi e i padri nostri dalla terra d'Egitto, dalla condizione servile; egli ha compiuto quei grandi segni dinanzi ai nostri occhi e ci ha custodito per tutto il cammino che abbiamo percorso e in mezzo a tutti i popoli fra i quali siamo passati. Perciò anche noi serviremo il Signore, perché egli è il nostro Dio".

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal.33

RIT: Gustate e vedete com'è buono il Signore.

Benedirò il Signore in ogni tempo,
sulla mia bocca sempre la sua lode.
Io mi glorio nel Signore:
i poveri ascoltino e si rallegrino.

Gli occhi del Signore sui giusti,
i suoi orecchi al loro grido di aiuto.
Il volto del Signore contro i malfattori,
per eliminarne dalla terra il ricordo.

Gridano e il Signore li ascolta,
li libera da tutte le loro angosce.
Il Signore è vicino a chi ha il cuore spezzato,
egli salva gli spiriti affranti.

Molti sono i mali del giusto,
ma da tutti lo libera il Signore.
Custodisce tutte le sue ossa:
neppure uno sarà spezzato.

Il male fa morire il malvagio
e chi odia il giusto sarà condannato.
Il Signore riscatta la vita dei suoi servi;
non sarà condannato chi in lui si rifugia.

Seconda Lettura

Ef 5, 21-32

Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni.
Fratelli, nel timore di Cristo, siate sottomessi gli uni agli altri: le mogli lo siano ai loro mariti, come al Signore; il marito infatti è capo della moglie, così come Cristo è capo della Chiesa, lui che è salvatore del corpo. E come la Chiesa è sottomessa a Cristo, così anche le mogli lo siano ai loro mariti in tutto.
E voi, mariti, amate le vostre mogli, come anche Cristo ha amato la Chiesa e ha dato se stesso per lei, per renderla santa, purificandola con il lavacro dell'acqua mediante la parola, e per presentare a se stesso la Chiesa tutta gloriosa, senza macchia né ruga o alcunché di simile, ma santa e immacolata. Così anche i mariti hanno il dovere di amare le mogli come il proprio corpo: chi ama la propria moglie, ama se stesso. Nessuno infatti ha mai odiato la propria carne, anzi la nutre e la cura, come anche Cristo fa con la Chiesa, poiché siamo membra del suo corpo.
Per questo l'uomo lascerà il padre e la madre e si unirà a sua moglie e i due diventeranno una sola carne.
Questo mistero è grande: io lo dico in riferimento a Cristo e alla Chiesa!

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

Le tue parole, Signore, sono spirito e vita;
tu hai parole di vita eterna.

Alleluia.

VANGELO

Gv 6, 60-69
Dal Vangelo secondo  Giovanni

In quel tempo, molti dei discepoli di Gesù, dopo aver ascoltato, dissero: "Questa parola è dura! Chi può ascoltarla?".
Gesù, sapendo dentro di sé che i suoi discepoli mormoravano riguardo a questo, disse loro: "Questo vi scandalizza? E se vedeste il Figlio dell'uomo salire là dov'era prima? È lo Spirito che dà la vita, la carne non giova a nulla; le parole che io vi ho detto sono spirito e sono vita. Ma tra voi vi sono alcuni che non credono".
Gesù infatti sapeva fin da principio chi erano quelli che non credevano e chi era colui che lo avrebbe tradito. E diceva: "Per questo vi ho detto che nessuno può venire a me, se non gli è concesso dal Padre".
Da quel momento molti dei suoi discepoli tornarono indietro e non andavano più con lui.
Disse allora Gesù ai Dodici: "Volete andarvene anche voi?". Gli rispose Simon Pietro: "Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna e noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio".

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Professione di Fede

Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili.
Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine.
Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti.
Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.

Preghiera dei Fedeli

La parola di Dio che abbiamo ascoltato,
è fondamento della nostra fede,
nutrimento della nostra speranza e lievito di fraternità.

Preghiamo insieme e diciamo:

R. La tua parola, Signore, sia luce al nostro cammino.

Perché la forza dello Spirito ci aiuti a rinunziare agli idoli
che il nuovo paganesimo ha costruito
sotto forma di spreco, di cupidigia, e di disprezzo del prossimo, preghiamo. R.

Perché ci sia data la sapienza del cuore,
al fine di comprendere e soccorrere i "nuovi poveri":
anziani, handicappati, emarginati, preghiamo. R.

Perché tutte le classi sociali,
ritrovando la fiducia nel bene,
costruiscano insieme una società nuova,
aperta alla partecipazione e alla fraternità universale, preghiamo. R.

Perché in un mondo sempre più immerso nel relativo,
la comunità cristiana affermi in modo coerente
i valori assoluti dello spirito, preghiamo. R.

Perché si rafforzi il vincolo di comunione fra tutti i membri della Chiesa,
e così il popolo della nuova alleanza
diventi segno di riconciliazione per l'umanità intera, preghiamo. R.

Stendi la tua mano, o Padre,
sull'umanità affaticata e oppressa;
concedi a noi una fede ricca di memoria
e audace nella testimonianza profetica del tuo regno.
Per Cristo nostro Signore.

R. Amen.

Sulle Offerte

O Signore, che ti sei acquistato una moltitudine di figli + con l'unico e perfetto sacrificio di Cristo, * concedi a noi, nella tua Chiesa, il dono dell'unità e della pace. Per Cristo nostro Signore.

Prefazio

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno + per Cristo Signore nostro. ** Egli, nascendo da Maria Vergine, ha rinnovato l'umanità decaduta; * soffrendo la passione, ha distrutto i nostri peccati; * risorgendo dai morti, ci ha aperto il passaggio alla vita eterna; * salendo a te, o Padre, + ci ha dischiuso le porte del regno dei cieli. ** Per questo mistero di salvezza, * uniti agli angeli e ai santi, * cantiamo senza fine + l'inno della tua lode: **

Antifona alla Comunione

—(antica)—
Con il frutto delle tue opere si sazia la terra, o Signore; * tu trai il cibo dalla terra: * vino che allieta il cuore dell'uomo, * pane che sostiene il suo cuore. (Cf. Sal 103, 13-15)
Oppure:
"Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue * ha la vita eterna * e io lo risusciterò nell'ultimo giorno", dice il Signore. (Gv 6, 54)

—(oppure)—
Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna. (Gv 6, 68)

Dopo la Comunione

Porta a compimento in noi, o Signore, l'opera risanatrice della tua misericordia + e fa' che, interiormente rinnovati, * possiamo piacere a te in tutta la nostra vita. Per Cristo nostro Signore.