Liturgia della Settimana

preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire - Bassano Romano (VT)

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Commento alle Letture

Giovedì 06 aprile 2017

Non indurite il vostro cuore.

Gesù dice ai Giudei ed anche a noi oggi: “Se uno osserva la mia Parola non sperimenterà la morte in eterno!”. Ma i Giudei Lo contestano fortemente: Ma chi credi di essere? “Sei Tu più grande del nostro Padre Abramo, che è morto? Anche i Profeti sono morti. Chi credi di essere?”. “Abramo, vostro Padre, esultò nella speranza di vedere il mio giorno; lo vide e ne fu pieno di gioia”. E gli dissero: “Non hai ancora cinquanta anni e hai visto Abramo?”. Rispose loro Gesù, e lo ripete anche ad ognuno di noi adesso: “In verità, in verità Io vi dico: “Prima che Abramo fosse: IO SONO!”. I Giudei, come scandalizzati, raccolsero delle pietre per tirargliele, ma Gesù si nascose ed usci dal Tempio. Davanti a Gesù, davanti alla sua divina Parola, che è Verità, possiamo avere due atteggiamenti: o crediamo in Lui, e Lo accogliamo nella nostra vita con fede sincera, oppure Lo rifiutiamo. Egli è il Salvatore del mondo, l’Unico, mandato a noi dal Padre, per salvarci l’anima. Ma per accettarlo e per credere in Lui ci vuole l’umiltà di cuore. La Madonna, l’umile Serva del Signore, l'accolse nell'umiltà. Ed è diventata la Sua Madre. E noi? Con un po' di umiltà spirituale possiamo diventare i Suoi figli e fratelli di Gesù, nostro Salvatore.


Apoftegmi - Detti dei Padri

Un fratello si recò presso un anziano che abitava al Monte Sinai e gli domandò: «Padre, dimmi come si deve pregare, perché ho molto irritato Iddio». L'anziano gli disse: «Figliuolo, io quando prego parlo così: Signore, accordami di servirti come ho servito Satana e di amarti come ho amato il peccato».


Dalla Regola del nostro Santo Padre Benedetto

I SETTIMANARI DI CUCINA

Chi sta per uscire di settimana, il sabato faccia le pulizie; lavi i panni con cui i fratelli si asciugano le mani e i piedi; tanto poi chi finisce quanto chi inizia il turno lavi i piedi a tutti. Chi esce di settimana riconsegni puliti e in buono stato gli utensili del suo ufficio al cellerario, e questi a sua volta li consegni al fratello che entra in servizio, in modo da sapere quello che dà e quello che riceve. Un'ora prima della refezione i settimanari prendano, oltre la razione stabilita, un bicchiere di vino e un po' di pane per ciascuno, perché all'ora del pasto possano servire i fratelli senza lamentele e senza eccessiva fatica; nei giorni festivi però attendano sino alla fine della Messa.


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