Liturgia della Settimana

preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire - Bassano Romano (VT)

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Commento alle Letture

Domenica 28 settembre 2003

L'attenzione per i piccoli

Nella cultura ebraica i piccoli ed i bambini non rappresentano il valore che gli attribuiamo oggi noi. Soltanto quando il ragazzo entrava nell'età adulta aveva un suo ruolo specifico. Gesù, invece pone spesso la sua attenzione sui bambini. Loro sono al centro del suo messaggio d'amore. Abbiamo visto che li chiama a sé per redimere alcune controversie che sorgono nel seno del gruppo dei discepoli. Usa la loro semplicità come virtù evangelica da seguire nella nostra maturità della vita cristiana. Gesù è attento anche alle piccole cose: un granello di senapa, un pizzico di lievito, una manciata di sale, l'obolo della vedova, l'olio per alimentare le lucerne sono solo alcuni esempi. Oggi abbiamo ancora la presenza delle piccole cose e dei bambini ma in una diversa prospettiva. Gesù ci esorta a non scandalizzare i suoi piccoli. E' una utile indicazione perché nelle nostre azioni siano sempre nella prospettiva del bene; è un precetto valido per il progresso della nostra vita spirituale. Con questo insegnamento possiamo dare il giusto valore ad ogni cosa materiale; i beni terreni visti come strumento e non come fine è il un messaggio evangelico che scaturisce da queste pagine. Gli stessi nostri organi del corpo sono strumenti e non fine; anche le nostre buone azioni non hanno un fine in se stesse ma nel bene che producono: come chi scaccia i demoni. Il messaggio odierno ci richiama proprio alle finalità ultime della nostra vita terrena, come preparazione della vita nella gloria eterna. E' questa prospettiva che non ci deve mancare e che possiamo realizzare in terra se diamo il giusto peso a tutte le cose; anche a quelle che sembrano piccole ed insignificanti. Dio legge il nostro cuore e le nostre intenzioni e va al di là dell'aspetto materiale: lo ricordiamo scritto varie volte in tutte la Bibbia!


Apoftegmi - Detti dei Padri

Alcuni fratelli andarono a visitare un santo anziano che abitava in un luogo deserto. Trovarono presso la sua cella dei bambini che custodivano le greggi e parlavano tra loro in modo fastidioso. I fratelli videro l'anziano, gli palesarono i propri pensieri e trassero beneficio dalle sue risposte. Poi gli dissero: «Padre, perché accetti d'avere intorno questi bambini e non gli ordini di cessare tanto baccano?». L'anziano rispose: «Fratelli, credetemi, vi sono giorni in cui vorrei dare questo ordine, ma mi fermo, dicendo: «Se non sopporto questa bazzecola, come potrei sopportare una più grande prova, se Dio permette che mi si presenti?». Così non dico niente, per abituarmi a sopportare tutto ciò che accade».


Dalla Regola del nostro Santo Padre Benedetto

COME DEVONO PUNIRSI I FANCIULLI DI MINORE ETÀ

Ogni età e ogni grado di intelligenza devono ricevere un trattamento adeguato. Perciò i fanciulli, gli adolescenti o coloro che non sanno rendersi conto della gravità della scomunica, tutti questi, ogni qualvolta commettono delle mancanze, siano puniti con rigorosi digiuni o repressi con aspre battiture, perché si correggano.


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