Liturgia della Settimana

preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire - Bassano Romano (VT)

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Letture del giorno

Martedì 16 settembre 2003

Antifona d'Ingresso

—(antica)—
La salvezza dei giusti viene dal Signore: * nel tempo dell'angoscia è loro fortezza. (Sal 36, 39)

—(oppure)—
Il Signore ha saggiato gli eletti come oro nel crogiuolo * e li ha graditi come offerta di olocausto; * risplenderanno per sempre * perché grazia e misericordia sono per i suoi eletti. (Cf. Sap. 3, 6-7.9)

Colletta

—(antica)—
O Dio, che hai dato al tuo popolo i santi Cornelio e Cipriano, pastori generosi e martiri intrepidi, per la loro intercessione rendici forti e perseveranti nella fede e fa' che operiamo assiduamente per l'unità della Chiesa. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

—(oppure)—
O Signore, la preghiera dei santi martiri N. e N. ci renda graditi ai tuoi occhi e ci confermi nella testimonianza della tua verità. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

1 Tm 3, 1-13

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo a Timòteo
Figlio mio, questa parola è degna di fede: se uno aspira all'episcopato, desidera un nobile lavoro. Bisogna dunque che il vescovo sia irreprensibile, marito di una sola donna, sobrio, prudente, dignitoso, ospitale, capace di insegnare, non dedito al vino, non violento ma benevolo, non litigioso, non attaccato al denaro. Sappia guidare bene la propria famiglia e abbia figli sottomessi e rispettosi, perché, se uno non sa guidare la propria famiglia, come potrà aver cura della Chiesa di Dio? Inoltre non sia un convertito da poco tempo, perché, accecato dall'orgoglio, non cada nella stessa condanna del diavolo. È necessario che egli goda buona stima presso quelli che sono fuori della comunità, per non cadere in discredito e nelle insidie del demonio.
Allo stesso modo i diaconi siano persone degne e sincere nel parlare, moderati nell'uso del vino e non avidi di guadagni disonesti, e conservino il mistero della fede in una coscienza pura. Perciò siano prima sottoposti a una prova e poi, se trovati irreprensibili, siano ammessi al loro servizio. Allo stesso modo le donne siano persone degne, non maldicenti, sobrie, fedeli in tutto. I diaconi siano mariti di una sola donna e capaci di guidare bene i figli e le proprie famiglie. Coloro infatti che avranno esercitato bene il loro ministero, si acquisteranno un grado degno di onore e un grande coraggio nella fede in Cristo Gesù.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal.100

RIT: Camminerò con cuore innocente.

Amore e giustizia io voglio cantare,
voglio cantare inni a te, Signore.
Agirò con saggezza nella via dell'innocenza:
quando a me verrai?

  RIT: Camminerò con cuore innocente.

Camminerò con cuore innocente
dentro la mia casa.
Non sopporterò davanti ai miei occhi azioni malvagie,
detesto chi compie delitti: non mi starà vicino.

  RIT: Camminerò con cuore innocente.

Chi calunnia in segreto il suo prossimo
io lo ridurrò al silenzio;
chi ha occhio altero e cuore superbo
non lo potrò sopportare.

  RIT: Camminerò con cuore innocente.

I miei occhi sono rivolti ai fedeli del paese
perché restino accanto a me:
chi cammina nella via dell'innocenza,
costui sarà al mio servizio.

  RIT: Camminerò con cuore innocente.

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

Un grande profeta è sorto tra noi,
Dio ha visitato il suo popolo.

Alleluia.

Vangelo

Lc 7, 11-17
Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù si recò in una città chiamata Nain, e con lui camminavano i suoi discepoli e una grande folla.
Quando fu vicino alla porta della città, ecco, veniva portato alla tomba un morto, unico figlio di una madre rimasta vedova; e molta gente della città era con lei.
Vedendola, il Signore fu preso da grande compassione per lei e le disse: «Non piangere!». Si avvicinò e toccò la bara, mentre i portatori si fermarono. Poi disse: «Ragazzo, dico a te, àlzati!». Il morto si mise seduto e cominciò a parlare. Ed egli lo restituì a sua madre.
Tutti furono presi da timore e glorificavano Dio, dicendo: «Un grande profeta è sorto tra noi», e: «Dio ha visitato il suo popolo». Questa fama di lui si diffuse per tutta quanta la Giudea e in tutta la regione circostante.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Preghiera dei Fedeli

Il Signore, amante della vita, è il Dio che salva. Perciò ci rivolgiamo a lui con fiducia, dicendo:

Visita il tuo popolo, Signore.

Perché la Chiesa cresca come un organismo libero e armonioso alla statura perfetta di Cristo, strumento di vita per il mondo. Preghiamo:

Perché i ministri e i pastori trovino nell'intimità col Cristo, la fonte gioiosa della loro fede e del loro darsi agli altri, in purezza e povertà. Preghiamo:

Perché, a imitazione della paternità celeste, i padri di famiglia non disgiungano l'autorità dalla benevolenza. Preghiamo:

Perché coloro che hanno oltrepassato le soglie della vita, vedano fin d'ora il volto splendente di Cristo. Preghiamo:

Perché questa eucaristia sia la nostra lode al Padre che con Cristo visita ogni giorno il suo popolo. Preghiamo:

Per gli orfani e le vedove.
Per chi, oggi, si accosta al sacramento della riconciliazione.

O Signore, salvezza di chi spera in te, fa' che la tua lode risuoni in terra come nei cieli, perché ci hai dato come amico e salvatore il Signore nostro Gesù Cristo, che con te vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.

Sulle Offerte

Accogli, o Signore, i doni che il tuo popolo offre per celebrare la passione dei tuoi martiri; i divini misteri, che resero forti nella persecuzione i santi Cornelio e Cipriano, ottengano anche a noi costanza nelle prove della vita. Per Cristo nostro Signore.

Prefazio

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, + Dio onnipotente ed eterno. ** Il sangue versato dal santo martire N., a imitazione di Cristo e per la gloria del tuo nome, * manifesta i tuoi prodigi, o Padre, che riveli nei deboli la tua potenza e doni agli inermi la forza del martirio, * per Cristo Signore nostro. ** E noi, con tutti gli angeli del cielo, * a te innalziamo sulla terra il nostro canto * e proclamiamo senza fine + la tua gloria: **

Antifona alla Comunione

—(antica)—
«Chi perderà la propria vita per me e per il Vangelo, * la salverà», dice il Signore. (Cf. Mc 8, 35)

—(oppure)—
Anche se agli occhi degli uomini subiscono castighi, * la speranza degli eletti sarà sempre immortale. (Cf. Sap 3, 4)

Dopo la Comunione

La partecipazione a questi santi misteri, o Signore, ci confermi con la forza del tuo Spirito, perché sull'esempio dei martiri Cornelio e Cipriano possiamo rendere testimonianza alla verità del Vangelo. Per Cristo nostro Signore.

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