Liturgia della Settimana

preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire - Bassano Romano (VT)

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Letture Patristiche

La veste nuziale. (per Mt 22, 1-14)

Che cosa è la veste nuziale, senza la quale sei buttato fori dal banchetto nuziale. - Dai Discorsi di Sant'Agostino, vescovo.

Tutti i fedeli conoscono la parabola delle nozze del figlio del re e del suo banchetto e la magnificenza della mensa del Signore, offerta alla volontà di tutti. Il re entrò per vedere i commensali e scorto uno tale che non indossava l'abito nuziale gli disse: amico, come hai potuto entrare qui senza abito a nuziale?
Di che si tratta? Cerchiamo, fratelli miei, tra i fedeli, ciò che distingue i buoni dai cattivi: questa è la veste nuziale. Se dicessimo che sono i sacramenti, vedete che sono comuni ai buoni e i cattivi. Si tratta del battesimo? Indubbiamente, senza questo sacramento nessuno giunge a Dio, però non tutti quelli che l'hanno ricevuto arrivano a Dio. Non posso dunque credere che la veste nuziale sia proprio il battesimo, perché è una veste che vedo sia nei buoni, sia nei cattivi. E' forse l'altare, oppure ciò che si riceve dall'altare? Ma vediamo che molti se ne cibano e mangiano e bevono la propria condanna. Che cos'è dunque? È il digiuno? Ma digiunano anche i cattivi. E' andare in chiesa? Anche i cattivi ci vanno.
Qual è allora? Ecco la veste nuziale: il fine di questo richiamo, dice l'apostolo, è la carità che sgorga da un cuore puro, da una buona coscienza e da una fede sincera. Questa è la veste nuziale! Non una carità qualunque: si vede spesso che si amano anche i cattivi, ma non c'è in loro "carità che sgorga da un cuore puro, da una buona coscienza e da una fedele fede sincera". Tale carità e la veste nuziale.
Dice l'apostolo: "se anche parlassi le lingue degli uomini e degli angeli, ma non avessi la carità, sono come un bronzo che risuona o un cembalo che tintinna. E se avessi il dono della profezia e conoscessi tutti i misteri e tutta la scienza e possedessi la pienezza della fede così da trasportare le montagne, ma non avessi la carità, non sono nulla". Se avessi tutto questo, dice, e non avessi Cristo, sono un nulla. La profezia, allora, è inutile? La conoscenza dei misteri non vale niente? Queste, certo, contano. Ma se avessi questi doni e non avessi la carità, sarei nulla.
Quanti beni non giovano a nulla se ne manca uno! Se no ho la carità, anche se elargissi elemosine ai poveri, se giungessi a testimoniare il nome di Cristo fino al sangue, fino ad essere bruciato vivo, tutto sarebbe vano perché queste cose si possono fare anche per amore della gloria. Poiché anche le cose più valide si possono fare per amore della gloria e non per un amore pieno di devozione, lo stesso apostolo ne parla e tu ascolta ciò che dice: "E se anche distribuissi tutte le mie sostanze ed dessi il mio corpo per essere bruciato, ma non avessi la carità, niente mi giova". Questa è la veste nuziale. Esaminatevi: se l'avete, rimanete tranquilli al banchetto del Signore.
La veste nuziale si riceve per il decoro delle nozze, cioè in onore dello sposo e della sposa. Conoscete lo Sposo: è Cristo. Conoscete la Sposa: è la Chiesa. Fate onore alla sposa, fate onore allo sposo. Se farete bene onore ad essi voi ne sarete figli. Frattanto progredite nella carità: amate il Signore e di qui imparate ad amare voi stessi. Se amando il Signore amerete voi medesimi, allora amerete certamente i fratelli come voi stessi.


((LO monastica, TO XXVIII A, IIl lett.).)


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