Liturgia della Settimana

preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire - Bassano Romano (VT)

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Commento alle Letture

Sabato 13 maggio 2023

La pace la gioia e la fiducia.

Lo stesso Gesù si fa garante del futuro della sua Chiesa nascente. Inviando i suoi ad andare in tutto il mondo per annunciare l'avvento del suo regno, ha predetto loro rifiuti e persecuzioni, ma tutto ciò, quasi per assurdo, viene annoverato tra le beatitudini: "Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia". Egli vuole così dirci che insulti e persecuzioni non potranno inficiare la pace della sua Chiesa, anzi, proprio da quegli eventi, sgorgherà la migliore fecondità. Neanche la gioia potrà essere compromessa come testimonieranno, prima gli apostoli, e poi la schiera dei testimoni di Cristo nel corso della storia fino ai nostri giorni. Già San Paolo affermava: "Sono lieto delle sofferenze che sopporto per voi e completo nella mia carne quello che manca ai patimenti di Cristo, a favore del suo corpo che è la Chiesa!". Non c'è quindi contraddizione tra la pace, la gioia e la fiducia cristiana e le inevitabili persecuzioni, anzi in Cristo, crocifisso e risorto, abbiamo scoperto che queste sono la via della vita, la certezza della risurrezione. Alla sofferenza che uccide Egli ha sostituito quella che salva. Per questo predice ai suoi seguaci: "Hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi". Tra i grandi doni della fede cristiana dobbiamo annoverare sicuramente quello che ci consente di valorizzare agli occhi di Dio anche gli eventi più negativi della nostra esistenza. L'esempio dei santi e specie dei martiri ci illumini.


Apoftegmi - Detti dei Padri

Un anziano disse: Siamo condannati non perché in noi si insinuano pensieri cattivi, ma perché facciamo cattivo uso dei nostri pensieri. Infatti per colpa dei nostri pensieri ci accade di naufragare, ma al contrario a causa loro possiamo anche ricevere un premio.


Dalla Regola del nostro Santo Padre Benedetto

COME DEVONO ESSERE ACCOLTI GLI OSPITI

L'acqua alle mani la versi agli ospiti l'abate; i piedi a tutti gli ospiti li lavino sia l'abate che tutta la comunità; e, terminata la lavanda dei piedi, dicano questo versetto: «Abbiamo ricevuto, o Dio, la tua misericordia dentro il tuo tempio» (Sal 47,10 Volg.). Si usi una particolare attenzione soprattutto nell'accogliere i poveri e i pellegrini, perché nelle loro persone si riceve Cristo in modo speciale, mentre la soggezione per i ricchi di per se stessa spinge a rendere loro onore.


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