Liturgia della Settimana

preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire - Bassano Romano (VT)

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Commento alle Letture

Sabato 10 dicembre 2022

Elia, Giovanni e… Cristo…

“Allora i discepoli gli domandarono: «Perché dunque gli scribi dicono che prima deve venire Elia?»”. Nelle letture di oggi appare un elemento in comune cioè tutte e due parlano del profeta Elia. Il nome Elia significa il Signore è il mio Dio. Il compito del profeta è spiegato sotto un triplice aspetto: placare l’ira prima della venuta del Signore, ridare pace e riportare dall’esilio le tribù di Israele. Ma nel Vangelo di oggi Gesù ricorda ad alta voce che il destino di tutti i profeti è quello di non essere riconosciuti nel momento in cui parlano e profetizzano: “Ed egli rispose: «Sì, verrà Elia e ristabilirà ogni cosa. Ma io vi dico: Elia è già venuto e non l’hanno riconosciuto; anzi, l’hanno trattato come hanno voluto. Così anche il Figlio dell’uomo dovrà soffrire per opera loro»”. Gesù ha piena coscienza del suo triste destino e lo accenna più volte ai discepoli ma la loro mente non è capace di intenderlo. E solo nella conclusione del Vangelo odierno che i discepoli percepiscono come il nome di Giovanni Battista non era Elia ma egli ha svolto il compito di Elia, di essere profeta dell’ultima ora e di preparare il popolo al Regno di Dio, esattamente come emerge nella prima lettura. Purtroppo questa è un’amara verità che, a volte, capiamo l’importanza di qualcuno quando ormai è troppo tardi. Eppure basterebbe essere più semplici, più umili, più pazienti e più leali, per accorgerci che il Signore agisce nella nostra vita mediante cose anche più normali e meno evidenti. Penso che l’avvento sia anche il tempo in cui dobbiamo far pace con un Dio che non ha bisogno di attirare l’attenzione per venire al mondo, ma necessità di un cuore spezzato e umiliato, attento all’essenziale. Amen!


Apoftegmi - Detti dei Padri

Abba disse: "Non attaccarti con il tuo cuore a colui di cui il tuo cuore non è sicuro".


Dalla Regola del nostro Santo Padre Benedetto

L'ELEZIONE DELL'ABATE

Nella elezione dell'abate si segua sempre questo criterio: sia costituito in carica colui che tutta la comunità avrà scelto di comune accordo secondo il timor di Dio, o anche soltanto una parte della comunità, sia pur piccola, ma con più sano giudizio. L'ordinando sia scelto in base alla santità di vita e alla dottrina spirituale, anche se fosse l'ultimo nell'ordine della comunità.


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