Liturgia della Settimana

preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire - Bassano Romano (VT)

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Commento alle Letture

Giovedì 01 luglio 2021

Ma che sacrificio!

Ritornano, seppure con modalità differenti, i temi intravisti nella liturgia di ieri. Al noto brano di Gènesi, in cui Abramo, obbedendo a Dio, si accinge a sacrificare Isacco suo figlio, fa eco l'altrettanto famoso passo del Vangelo di Matteo, dove Gesù rimette i peccati al paralitico e lo guarisce. La liberazione, seppure con qualche forzatura, può essere il leit-motiv delle letture odierne. Abramo, e con lui tutto il popolo d'Israele, è liberato dall'oppressione di sacrificare il proprio primogenito alla divinità, usanza comune nei popoli antichi. Ad una concezione di un Dio terribile e vendicatore si viene lentamente a sostituire quella di un Dio che fa alleanza con il suo popolo, gli dona una legge morale (il cui primo imperativo è il rispetto della vita), vi cammina insieme e lo fa progredire con la sua benedizione. Ma, non ci sono solo dei condizionamenti storici cui l'uomo è sottomesso: quando Gesù rimette i peccati al paralitico non vuole forse indicare che il male peggiore alberga nel cuore dell'uomo? Il problema vero siamo noi a noi stessi! Anzi è quanto di male abbiamo in noi e lo proiettiamo fuori di noi! Quindi cerchiamo di migliorare il nostro intimo per «guarire» l'esterno. L'unico «sacrificio» vero che va fatto è di contrastare quanto di negativo sappiamo riconoscerci in noi per divenire costruttori di una umanità rinnovata in Cristo.


Apoftegmi - Detti dei Padri

Abba Giovanni il Nano disse: "Chi è più forte del leone" Eppure, spinto dal ventre cade in trappola e tutta la sua forza viene umiliata".


Dalla Regola del nostro Santo Padre Benedetto

NON TUTTE LE NORME PER LA PERFEZIONE SONO CONTENUTE IN QUESTA REGOLA

Tu dunque, chiunque tu sia, che ti affretti verso la patria celeste, metti in pratica, con l'aiuto di Cristo, questa minima Regola quale semplice inizio di vita monastica; e allora, con la protezione di Dio, giungerai a quelle cose più alte che abbiamo sopra ricordato: le vette della dottrina e della virtù. A CHI ATTUA QUESTO, SI APRIRÀ IL REGNO DEI CIELI. AMEN.


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