Liturgia della Settimana

preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire - Bassano Romano (VT)

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Commento alle Letture

Lunedì 24 febbraio 2020

Io te l'ordino, esci!

Satana, il nemico dichiarato di Dio e degli uomini, ha la capacità di indurre al male, di iniettare un veleno mortifero, sul nostro mondo, sulle cose e soprattutto sulle nostre persone. Il suo perfido intento e di condurre tutto e tutti alla distruzione. Si accanisce particolarmente contro di noi, figli di Dio, redenti da Cristo Gesù; con ostinazione vorrebbe indurci al male, alla dannazione con le tentazioni; talvolta arriva ad avere il possesso pesante su alcune sue vittime condizionandole nel corpo e nello spirito: accade quando una persona a tratti non è più padrona delle sue facoltà fisiche e spirituali e cade in balia delle forze nemiche. Gesù, il primo esorcista, con autorità, ripetutamente, scaccia i demoni: è sua missione liberarci dal male. Nella sua preghiera ci fa chiedere al Padre celeste di renderci capaci di respingere le tentazioni del nemico e di liberarci dal male. Quando Gesù invia i suoi ed esplicita loro la missione da compiere, li manda a predicare con il potere di scacciare i demoni. Quel mandato e quella missione non sono mai cambiate, anzi, date le urgenze che viviamo ai nostri giorni e il crescente numero degli ossessi, l’impegno dovrebbe soltanto crescere. Molti cadono ne tranello di non credere al demonio pur vedendo l’opera devastante che sta ordendo nel nostro mondo. Preghiamo oggi, la forza della nostra preghiera possa ristorare chi lotta con forza nella tentazione. Non sia sconfitto, nonostante la forza di un angelo, anche se del male, ma vinca, non solo la battaglia ma la guerra intera. La ricompensa è l’Eternità.


Apoftegmi - Detti dei Padri

Dio ascolta realmente la nostra povera voce, le nostre fragili parole.


Dalla Regola del nostro Santo Padre Benedetto

L'UMILTÀ

Ecco, quando il monaco avrà asceso tutti questi gradini dell'umiltà, allora giungerà a quell'amore che, essendo perfetto, scaccia via il timore (1 Gv 4,18); e per mezzo di esso tutto ciò che prima osservava non senza una certa paura, comincerà ora a compierlo senza alcuna fatica ma quasi naturalmente, come per abitudine, non già per timore dell'inferno, ma per amore di Cristo, per la stessa buona abitudine e per il gusto della virtù. Tutto questo il Signore si degnerà di mostrare, per mezzo dello Spirito Santo, nel suo operaio ormai purificato dai vizi e dai peccati!


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