Liturgia della Settimana

preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire - Bassano Romano (VT)

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Commento alle Letture

Sabato 22 febbraio 2020

Su questa pietra edificherò la mia Chiesa.

Oggi la Chiesa celebra la Cattedra di San Pietro, e nel Vangelo Gesù afferma: "Tu sei Pietro e su questa pietra Io edificherò la mia Chiesa, e il potere degli inferi non prevaricherà su di essa". Nel corso dei secoli e dell'avvicendarsi dei Papi, ce ne sono stati di Santi, meno santi, e peccatori; ma nel tempo del loro mandato, della loro funzione, essi rappresentano la Persona di Cristo: sono rivestiti di una grande nobiltà e sacro potere, ed hanno autorità nello sciogliere e nel legare, sì che ciò viene accordato pure in Cielo, sempre però se i Dettami rimangano uniti alla Dottrina divina: non prevarichino la sua Verità. Nel corso della storia della Chiesa il demonio l'ha sempre perseguitata, ed ha cercato di distruggerla; ma non è mai riuscito nel suo intento. Ora in questo periodo storico egli cerca di scardinarla dall'interno, prima distruggendo la fede nella moltitudine dei cristiani, e poi nell'attacco ai suoi vertici, di cui molti sono i suoi adepti, che ha comprato con i denari di sempre: lussuria, prestigio e danaro. Menti oscure e potenti cercano di portare confusione ed ottenebrazione nelle Verità di fede: oscurando il Capo, vogliono ottenebrare l'intero Corpo. Essi mascherano, in una pretesa misericordia e carità, la menzogna dell'eresia nell'Insegnamento divino; ma non è vera misericordia e carità se non è unita alla Verità. L'infingardo è malvagio: non si accontenterà di dividere la Chiesa; anche coloro che saranno ancora di Cristo, quelli rimasti fedeli all'integrità del Vangelo, egli li attaccherà apertamente: verrà per distruggere il tempio, i cristiani ed il Papa, come ha tentato già precedentemente. Ma Gesù ci dice, oggi come disse allora: "Distruggete questo mio tempio", così come con la mia Persona, Io lo riedificherò, lo farò risorgere, e la mia Sposa sarà più bella, trasparente e santa di prima, dato che essa poggia sulla mia Parola, sostenuta e irrorata dallo Spirito Santo, che non può essere abbattuta”.


Apoftegmi - Detti dei Padri

Camminare nel fuoco della preghiera.

«Il padre Lot si recò dal padre Giuseppe a dirgli: "Padre, io faccio come posso la mia piccola liturgia, il mio piccolo digiuno, la preghiera, la meditazione, vivo nel raccoglimento, cerco di essere puro nei pensieri. Che cosa devo fare ancora?". Il vecchio, alzatosi, aprì le braccia verso il cielo e le sue dita divennero come dieci fiaccole. "Se vuoi - gli disse - diventa tutto di fuoco"».


Dalla Regola del nostro Santo Padre Benedetto

L'UMILTÀ

Il decimo gradino dell'umiltà si sale quando non si è facili e pronti al riso, perché sta scritto: «Lo stolto alza la voce mentre ride» (Sir 21,23). L'undicesimo gradino dell'umiltà si sale se il monaco, quando parla, lo fa pacatamente e senza ridere, con umiltà e gravità, usando poche e sensate parole e senza alzare la voce, come sta scritto: «Il saggio si riconosce per la sobrietà nel parlare».


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