Liturgia della Settimana

preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire - Bassano Romano (VT)

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Commento alle Letture

Lunedì 10 aprile 2017

I poveri ne avrete sempre...

Siamo arrivati finalmente alla settimana Santa, e l’Evangelista San Giovanni ci informa che “sei giorni prima della Pasqua Gesù andò a Betania dove si trovava Lazzaro, che Egli aveva risuscitato dai morti. E qui fecero per lui una cena: Marta serviva e Lazzaro era uno dei commensali. Maria allora prese 300 grammi di profumo di puro nardo, assai prezioso, ne cosparse i piedi di Gesù, poi li asciugò con i suoi capelli, e tuta la casa si riempì dell’aroma di quel profumo”. E qui, di fronte a questo brano del Vangelo assai prezioso e bello, bisogna tacere, contemplare, gustarsi, questa meravigliosa scena d’amore, stando in silenzio per non rovinarla, e non c’è bisogno di commenti: sarà lo Spirito Santo Amore a commentarla al posto mio dentro di voi, nel vostro cuore e nell’intimo della vostra coscienza. Ma uno però reagisce, e non riesce a stare zitto: è Giuda Iscariota! Egli, di fronte a questa scena d’amore puro, scoppia, e con la scusa dei poveri, rimprovera addirittura Gesù Cristo. “I poveri li avete sempre con voi, ma non sempre avete Me!”. E’ la risposta saggia di Gesù, che vale anche ai nostri giorni. Al primo posto c’è Dio, e poi viene l’uomo! E chi vuol capovolgere tale Verità sacrosanta è un falso profeta, un giuda. E i capi dei sacerdoti allora decisero di uccidere anche Lazzaro perché molti Giudei se ne andavano via dalla Sinagoga a causa di lui, e credevano in Gesù. E’ una storia che si ripete anche oggi purtroppo. Un compromesso facile è sempre più allettante di una verità, spesso scomoda.


Apoftegmi - Detti dei Padri

Pazienza

L'abba Pastor diceva: «Quali che siano le tue pene, la vittoria su di esse sta nel silenzio».

Un giorno che i fratelli si erano riuniti a Scete, alcuni anziani vollero mettere alla prova l'abba Mosè: si fecero sprezzanti e gli dissero: «Perché questa specie di etiope viene tra noi?». L'abate tacque udendo queste parole. Di ritorno dall'assemblea, quelli che lo avevano ingiuriosamente trattato gli dissero: «Non sei turbato?». Egli rispose: «Sono turbato, ma non dico niente».


Dalla Regola del nostro Santo Padre Benedetto

I VECCHI E I FANCIULLI

Sebbene la natura umana sia per se stessa portata a compassione verso queste due età, cioè dei vecchi e dei fanciulli, tuttavia è bene che intervenga in loro favore anche l'autorità della Regola. Si tenga sempre conto della loro debolezza e non si applichi affatto ad essi il rigore della Regola riguardo al vitto; si abbia piuttosto verso di loro un'amorevole condiscendenza e anticipino pure le ore regolari dei pasti.


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