Liturgia della Settimana

preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire - Bassano Romano (VT)

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Commento alle Letture

Mercoledì 01 marzo 2017

Purìficami, o Signore, sarà più bianco della neve.

Inizia oggi il tempo di Quaresima, tempo di grazia, tutto proteso alla Pasqua del Signore. Nel centenario delle apparizioni di Fatima lo voglio consacrare al Cuore Immacolato e Addolorato di Maria: a Lei affido anche questi miei poveri commenti affinché portino frutto nel cuore di chi le leggerà. Tutti sappiamo infatti che la Parola si è fatta Carne per il Sì di Maria, e per Opera dello Spirito Santo. E senza Maria dunque e senza lo Spirito Santo la Parola di Dio, che proclamiamo ogni giorno in chiesa, non prende vita, non si incarna. Qui al monastero ieri abbiamo festeggiato il Volto Santo di Gesù, e stanotte abbiamo vegliato in adorazione al Santissimo Sacramento, in suo onore, come ormai è tradizione da diversi anni. Abbiamo incominciato, spero, bene il nostro cammino quaresimale! Ecco, sappiamo tutti che per fare Pasqua prima di tutto è necessario mettersi in grazia di Dio: prepariamoci perciò a fare una buona confessione sacramentale perché così tutti i nostri peccati saranno lavati nel Sangue prezioso di Gesù. E poi, in questo tempo santo, facciamo anche qualche fioretto, qualche piccolo sacrificio, ed anche un po' più di silenzio (anche con la tv, con facebook), per poter ascoltare meglio la Voce di Dio che ci parla dentro la coscienza. Gesù nel Vangelo di oggi ci dice di pregare. Ma Egli si raccomanda di pregare sempre in vera umiltà di cuore. E cioè: noi preghiamo per vivere con Dio, per far Comunione d’amore con Lui, per lodarlo, benedirlo, ringraziarlo con tutta l’anima, e non per fare la bella figura, per farci ammirare dalla gente e per farci venerare come santi. Gesù, che è Umiltà incarnata, ci raccomanda l’umiltà, che gli sta molto a cuore, perché essa è il fondamento, è la base necessaria per la nostra crescita spirituale. Oggi Gesù ci ricorda anche che dobbiamo amare i poveri e fare elemosina “la vostra sinistra non sappia quello che fa la vostra destra”. E così sia quando digiuniamo e facciamo penitenza: ci vuole nascondimento, silenzio in ogni opera buona che facciamo, sempre! “E quando digiunate non diventate melanconici come gli ipocriti, che assumono un’aria disfatta per far vedere che digiunano. In questo tempo di grazia contempleremo, assieme con Maria, Gesù Cristo Crocifisso, e poi sosteremo in preghiera, in attesa insieme con Lei, davanti al Sepolcro vuoto. E l’Angelo di luce dirà anche a noi: “Perché cercate tra i morti Colui che è vivo? E’ Risorto! Alleluia!”. E la gioia ci pervaderà l’anima! Sarà l’Alleluia, la gioia di Pasqua, e sarà gioia vera che nessuno ci potrà togliere! E già la stiamo pregustando anelando il giorno di Pasqua. Sia una buona quaresima questa, santa e fruttuosa.


Apoftegmi - Detti dei Padri

Forse, anche le distrazioni, hanno un funzione: quella di renderci più umili e consapevoli che ogni nostra preghiera è una preghiera povera e una preghiera di poveri. Ma Dio ci ascolta sempre.

Distrazioni

«Che cosa volete dire con pregare male? - È pregare con distrazione? Ebbene io vi dico da parte di Dio... che le vostre distrazioni non impediscono che la vostra preghiera sia buona ed eccellente. Soprattutto le distrazioni non sono una ragione per allontanarvi dalla preghiera. 'Che le mie distrazioni lodino il Signore!'. Più temerò le distrazioni, più pregherò e più sorriderò delle mie distrazioni».


Dalla Regola del nostro Santo Padre Benedetto

COME CELEBRARE LE VIGILIE NOTTURNE NELLE DOMENICHE

Di domenica ci si alzi un po' prima per le Vigilie. E a queste Vigilie domenicali si osservi il seguente ordine: cantati cioè, come stabilito sopra, sei salmi e il versetto, mentre tutti siedono con ordine, ciascuno al suo posto, sugli scanni, si leggano dal codice quattro letture con i loro responsori, come sopra abbiamo detto; solo al quarto responsorio il cantore aggiunga il Gloria, intonato il quale tutti subito si alzino in piedi con riverenza.

COME CELEBRARE LE VIGILIE NOTTURNE NELLE DOMENICHE

Dopo queste letture, si dicano altri sei salmi secondo l'ordine, con le antifone come i precedenti e il versetto. Quindi di nuovo altre quattro letture con i loro responsori, nello stesso ordine di prima. Ad esse seguano tre cantici dai Profeti, scelti dall'abate, da cantarsi con l'Alleluia. 7opo il versetto e la benedizione dell'abate, si leggano ancora altre quattro letture del Nuovo Testamento nello stesso ordine di sopra.


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