Liturgia della Settimana

preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire - Bassano Romano (VT)

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Commento alle Letture

Lunedì 16 marzo 2015

Ti esalto Signore...

Ripetuto nel cuore il ritornello del salmo responsoriale: "Ti esalto, Signore, perché mi hai risollevato". E' una preghiera di liberazione e di ringraziamento che sgorga dal cuore di un pellegrino pentito e convinto del suo Creatore. Dopo una dura prova di vita, adesso manifesta liberamente la sua disponibilità, la sua adesione totale a Dio. Con questa preghiera, il pellegrino ritorna alla sua vita d'origine, ricostruisce la sua Alleanza. E' un uomo maturo, coraggioso e pieno di fede. Ha sperimentato che fuori del Signore: tutto è vanità. La sua preghiera invita gli amici a fare la stessa esperienza con lui. La fede è al centro della sua preghiera e anche la via della salvezza. In questa preghiera di ringraziamento troviamo un punto d'unione nel Vangelo odierno, cioè un funzionario angosciato che prega il Signore Gesù Cristo di scendere a guarire suo figlio. La preghiera e la fede di quel padre spalancano le porte al mistero di Dio. Cristo è a tu per tu con la malattia, la sofferenza, la morte. Egli affronta la miseria dell'umanità. Egli cura, sana l'uomo con la sua Parola. "Va, tuo figlio vive". Gesù ha la Parola di Verità e di risurrezione. Ecco sant'Ireneo che diceva: "La gloria di Dio è l'uomo vivente". Cristo ci dimostra la verità della sua missione sulla terra: egli è venuto a cercare non i sani ma i malati. Cristo è il sacramento di Dio, sacramento della fede e della restaurazione. In questa linea Cristo attende da noi una fede coerente e sicura che ci dà la garanzia. Quell'uomo ha avuto la forza di credere alla parola di Gesù: sulla sua parola io cambio il mio atteggiamento, non persisto più. Tuttavia Gesù parla al nostro cuore, ci ripete: "Abbi fiducia". Ogni croce con Cristo conduce alla risurrezione. Se crediamo, allora il progresso nella fede è possibile, è garantito.


Apoftegmi - Detti dei Padri

Il discepolo disse al maestro: Sono contento che tu sia qui.


Dalla Regola del nostro Santo Padre Benedetto

CON QUALE ORDINE DEVONO DIRSI I SALMI

Ci teniamo però a far notare espressamente che se a qualcuno non piace questa distribuzione dei salmi, li disponga pure diversamente, nel modo che ritiene più opportuno; purché faccia attenzione che ogni settimana si reciti l'intero salterio dei centocinquanta salmi e che la domenica alle Vigilie notturne si ricominci sempre da capo; perché darebbero prova di grande pigrizia nel servizio a cui si sono consacrati quei monaci che nell'arco di una settimana recitassero meno dell'intero salterio insieme ai cantici consueti, quando invece leggiamo che i nostri santi Padri compivano con fervore in un sol giorno ciò che noi tiepidi è da sperare che riusciamo a fare almeno in una intera settimana.


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