Liturgia della Settimana

preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire - Bassano Romano (VT)

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Commento alle Letture

Martedì 28 gennaio 2014

Mio fratello, sorella o madre...

Una folla considerevole si è raduna nella sala dove è presente Gesù. È questa la cornice di un episodio narrato oggi dall'evangelista Marco. Il comportamento di Gesù e di Maria, sua madre, possono risultare non facilmente comprensibili e ci inducono a riflettere. Una lettura immediata del brano sembra indicare una certa freddezza tra Gesù e sua madre, che rimane fuori con i parenti. Le stesse parole di Gesù sembrano indicare lo stesso distacco. Per comprendere bene l'episodio dobbiamo però considerare tutti i personaggi coinvolti. È presenta una folla di persone che ascoltano Gesù, e vogliono essere vicini a Lui... sono presenti suoi familiari che non vogliono entrare nella casa dov'è Gesù. Hanno cercato Gesù, Maria li ha condotti così vicino a Lui; ora però stentano ad entrare. Possiamo chiederci cosa impedisce loro di entrare? certamente la troppa folla non agevola il loro ingresso. Vi è però probabilmente un ostacolo più duro e che nasce dai loro cuori. L'invito di Gesù allora si comprende proprio come impossibilità... anche per loro che rimangono fuori ad ascoltare la sua Parola. Ma quell'invito è rivolto anche a noi perché possiamo vincere tutte le titubanze per avvicinarci al Signore; seguiamo Maria che ci indica la strada per dirci. "Fate quello che vi dirà"!


Apoftegmi - Detti dei Padri

Chiese ad Evagrio: Che vita dobbo condurre? Rispose: Considera una giara di vino che per lungo tempo è rimasta a riposare, allo stesso posto, senza essere rimossa: che vino chiaro, decantato, profumato, essa prepara! Ma se è trasportata qua e là, prepara un vino torbido, denso, che ha il sapore della feccia. Paragona te stesso a questa giara, e fa una esperienza utile.


Dalla Regola del nostro Santo Padre Benedetto

QUALI SONO GLI STRUMENTI DELLE BUONE OPERE

Non essere superbo. Non dedito al vino. Non mangione. Non dormiglione. Non pigro. Non ingiurioso. Non maldicente. Riporre in Dio la propria speranza. Quando si scorge in sé qualcosa di buono, lo si attribuisca a Dio e non a se stesso. Il male invece si sia convinti che è opera propria e lo si imputi a sé.


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