preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire - Bassano Romano (VT)
Le città d'Israele hanno visto i miracoli, eppure non hanno creduto in quei segni compiuti da Dio. E non si sono convertite. Gesù stesso ha sperimentato il rifiuto, ma guai a chi rifiuta la propria salvezza. Per questo il giudizio di queste città d'Israele sarà estremamente rigoroso, più del giudizio riservato alle città pagane. Esse hanno rifiutato il vangelo, che i settantadue discepoli, quasi a significare tutte le nazioni della terra, sono inviati ad annunziare a nome di Cristo. Il profeta dei nostri giorni è colui che ci propone con le parole e con la vita la verità del Vangelo. Capita ancora oggi che questi profeti autentici siano rifiutati e perfino perseguitati, ma che responsabilità dinanzi a Dio!
Un anacoreta divenne vescovo. Pio e pacifico, non correggeva nessuno, sopportando con pazienza le colpe e i peccati di ciascuno. Ora, il suo economo non amministrava correttamente gli affari della Chiesa e alcuni vennero a dire al vescovo: «Perché non rimproveri questo economo così negligente?». Il vescovo differì il rimprovero. L'indomani gli accusatori dell'economo ritornarono dal vescovo, irritati contro di lui. Il vescovo, avvertito, si nascose in qualche parte e arrivando non lo trovarono. Lo cercarono a lungo, lo scoprirono alla fine e gli dissero: «Perché ti sei nascosto?». Egli rispose: «Perché ciò che sono riuscito ad ottenere in sessanta anni, a forza di pregare Dio, voi volete rubarmelo in due giorni».
QUALE DEVE ESSERE IL CELLERARIO DEL MONASTERO Se la comunità è numerosa gli si diano degli aiutanti, in modo che coadiuvato da loro possa adempiere l'ufficio assegnatogli senza perdere la pace dell'anima. Le cose da darsi e quelle da richiedersi si diano e si richiedano nelle ore stabilite, affinché nessuno si turbi o si rattristi nella casa di Dio.
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