preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire - Bassano Romano (VT)
Gesù è il Messia: non lo ha ancora compreso chi non appartiene a lui, perché privo della disponibilità della fede. La domanda preoccupata: "tu chi sei?" è quella che il mondo attuale seguita a rivolgere a lui. La risposta di Gesù è piena di evidenza e di naturalezza: non dottrine elaborate, ma l'evidenza delle opere sue ed una immagine umile e familiare. Gesù non è un dio strano e stravagante: è la realtà dell'amore di Dio Padre iscritta nel contesto della nostra vita umana. Il cristiano di oggi è spesso in situazione di diaspora: non sa a quale chiesa o diocesi, o parrocchia appartiene. È una situazione propria alla seminagione fra i pagani di oggi, i fratelli lontani. Ma il cristiano dovrebbe preoccuparsi di visitare la chiesa locale cui è più vicino per "stare", con sicurezza, fondato, sulla chiesa apostolica. Per la prima volta ad Antiochia i discepoli sono chiamati "cristiani": una denominazione che è insieme una qualifica e un programma di vita, perché cristiano significa: di Cristo..
Disse ancora l'Abba Macario: Se volendo rimproverare qualcuno sei indotto alla collera, soddisfi una tua passione; non perdere te stesso per salvare un altro.
IL LAVORO MANUALE QUOTIDIANO In giorno di domenica tutti si dedichino alla lectio, eccetto chi è occupato nei vari servizi. Se poi un fratello è così svogliato e indolente che non voglia o non possa studiare o leggere, gli si dia qualcosa da fare, perché non rimanga in ozio. Ai fratelli infermi o di gracile costituzione si assegni un lavoro o un mestiere tale che non li faccia stare in ozio, ma allo stesso tempo non li opprima con l'eccessiva fatica costringendoli a rinunciarvi; la loro debolezza deve essere tenuta in considerazione dall'abate.
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