Liturgia della Settimana

preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire - Bassano Romano (VT)

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Commento alle Letture

Giovedì 22 maggio 2008

Sarà meglio per te...

La requisitoria che Giacomo fa contro i ricchi mette paura e sgomento. La ricchezza non è un fatto negativo se viene raggiunta mettendo a frutto la proprie qualità e capacità naturali, senza soprusi e ingiustizie... Grida invece vendetta al cospetto del Signore se essa viene acquistata con raggiri, ingiustizie... con danno di individui o della comunità. Comunque quando lasceremo questo mondo, non ci porteremo nulla con noi... Ma ricco non è solo chi ha mezzi economici in abbondanza... Dinanzi al Signore, è considerato ricco chiunque si ritiene autosufficiente... non ha bisogno di Dio, della sua grazia e magari si appropria i doni di natura e di intelligenza... compiacendosi come di proprietà personali inalienabili. Allora si rivelano vere la parole dell'autore della lettera: "Avete gozzovigliato sulla terra e vi siete saziati di piaceri, vi siete ingrassati per il giorno della strage...". Per evitare una tale disgraziata e terribile sorte il vangelo di Marco ci propone delle soluzioni radicali. E' così urgente, "necessaria" la salvezza dell'anima da esigere di sacrificare qualsiasi cosa per raggiungerla. Se la tua mano, il tuo piede, il tuo occhio... ti scandalizzano, vale a dire ti sono motivo di peccato, lìberati da essi... troncali... E' meglio per te entrare alla vita zoppo, monco, con un occhio solo che andare in perdizione con membra integre. Il Signore altrove dice che il Regno di Dio soffre violenza e solo i violenti lo rapiscono. Questa violenza va esercitata contro se stessi, non certamente contro altri. La pratica del cristianesimo esige fortezza d'animo. Perché tanti iniziano e poi tornano indietro? Evidentemente mancano di coraggio... E io: ho tanto coraggio da seguire Gesù Cristo, il mio Maestro, fino alla croce... accettando fino in fondo la mia croce?


Apoftegmi - Detti dei Padri

Un filosofo chiese a sant'Antonio: Padre, come puoi essere così felice quando sei privato della consolazione dei libri? Antonio rispose: Il mio libro, o filosofo, è la natura, e ogni volta che voglio leggere le parole di Dio, il libro è davanti a me.


Dalla Regola del nostro Santo Padre Benedetto

GLI ARTIGIANI DEL MONASTERO

Qualora poi si dovesse vendere qualcosa dei prodotti degli artigiani, quelli che devono trattare l'affare si guardino bene dal commettere alcuna frode. Si ricordino sempre di Anania e Saffira (cf. At 5,1-11), perché la morte che questi subirono nel corpo, essi e tutti coloro che commettono frode riguardo ai beni del monastero, non abbiano a soffrirla nell'anima. Negli stessi prezzi poi non si insinui il male dell'avarizia, ma si venda sempre a un importo alquanto inferiore a quello corrente tra gli altri secolari, perché in tutto sia glorificato Dio (1 Pt 4,11).


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