preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire - Bassano Romano (VT)
Vi sono momenti in cui ci scopriamo così convenzionali, così banali e pieni di pregiudizi da avere l'impressione di non essere più noi. Purtroppo la società, la famiglia, e le altre sovrastrutture costruiscono impercettibilmente dei disvalori a cui noi ci adeguiamo senza discernimento. Sono gli stessi disvalori che non ci permettono di riconoscere la profezia, soprattutto quando questa emerge dalla banalità quotidiana in cui siamo immersi: "non è il figlio del carpentiere?". La condanna della scarsa preveggenza dei compaesani di Gesù, dovrebbe avere come contropartita la verifica del nostro cammino di fede alla luce della profezia (che non è essere visionari, ma essere ripieni dello spirito di Dio e farsi suoi portavoce) e dovrebbe renderci anche più tolleranti verso forme che nella chiesa, e magari nelle nostre comunità, sembrano non essere "ortodosse". Con il libro del Levitico, che ci accompagnerà oggi e domani, si apre una sezione dedicata al culto e all'ordinamento sacerdotale. Questo libro così difficile ed anche, diciamolo pure, noioso deve essere letto come la grande proclamazione della santità di Dio: Siate santi perché io il Signore vostro Dio sono santo (cf Lev 11). Ed è in questo contesto da ricercarsi il passaggio da feste e culti legati ai cicli annuali dei raccolti e delle semine alle feste vissute come "memoriale", cioè come commemorazione di eventi della salvezza.
Non sopravalutatevi più di quanto è conveniente valutarsi, ma valutatevi in maniera di avere di voi una giusta valutazione, ciascuno secondo la misura di fede che Dio gli ha dato.
QUALI SONO GLI STRUMENTI DELLE BUONE OPERE Ecco, questi sono gli strumenti dell'arte spirituale. Se noi li adopereremo assiduamente notte e giorno e li riconsegneremo nel giorno del giudizio, dal Signore ci verrà data in premio quella ricompensa che egli stesso ha promesso: «Quelle cose che occhio non vide, né orecchio udì, né mai entrarono in cuore di uomo: questo Dio ha preparato per coloro che lo amano» (1 Cor 2,9). L'officina poi dove usare con cura tutti questi strumenti sono il recinto del monastero e la stabilità nella famiglia monastica.
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