Liturgia della Settimana

preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire - Bassano Romano (VT)

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Commento alle Letture

Mercoledì 04 aprile 2007

Uno di voi mi tradirà...

Il Servo di Dio esprime le sue difficoltà, l'ostilità e la persecuzione incontrate nell'adempimento della sua missione. Ma rimanendo sempre un discepolo in stato di ascolto e di fedele trasmissione della Parola, egli si sente confortato da Dio che lo assiste. Il pieno assenso lo fortifica e lo rende mansueto. Le violenze di cui è l'oggetto, annunziano quelle sopportate da Gesù negli ultimi giorni di vita terrestre. Sono esempi che hanno spesso aiutato i martiri e i testimoni nel loro comportamento eroico di donazione totale."Nella tua fedeltà, soccorrimi, Signore". Matteo spiega i preparativi della cena pasquale (ultima cena), svelando anche il programma di tradimento ad opera di Giuda Iscariota. Ormai tutte le disposizioni sono state prese. Il dono ultimo è giunto a maturazione, secondo le Scritture. Il testo evangelico evidenzia due libertà: la libertà di consegnare (latino: tradire, traditio) e la libertà di donarsi; con la grazia dell'avvenuta risurrezione, l'uomo è capace di dare la propria vita per Dio. Anche il mercoledì santo fiorirà nella luce della Veglia pasquale, con il rinnovamento degli impegni battesimali.


Apoftegmi - Detti dei Padri

Un anziano diceva: «Fuggite l'amore che ispirano le cose periture perché passa con loro e perisce con loro».


Dalla Regola del nostro Santo Padre Benedetto

SE TUTTI DEVONO RICEVERE IL NECESSARIO IN MISURA UGUALE

Sta scritto: «Veniva distribuito a ciascuno secondo il bisogno» (At 4,35). Con questo non vogliamo dire che si facciano preferenze di persone - non sia mai! - ma che si tenga conto delle infermità dei singoli; così chi ha minori esigenze ringrazi Dio e non stia di malumore; chi invece ha maggiori necessità si umili per la sua debolezza e non si insuperbisca per l'attenzione che gli viene usata; e così tutte le membra saranno in pace. Soprattutto non compaia per nessuna ragione, in alcuna parola o altro gesto, il male della mormorazione. E se qualcuno sarà trovato colpevole di questo, sia sottoposto a una punizione molto rigorosa.


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