Liturgia della Settimana

preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire - Bassano Romano (VT)

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Commento alle Letture

Sabato 02 dicembre 2006

Vigilate quindi, pregando in ogni tempo...

Oggi termina il discorso di Luca sulle ultime cose che accadranno e finisce anche l'anno liturgico, che lascia il passo all'Avvento. Da quando è arrivato nella città di Gerusalemme, Gesù ha insegnato ogni giorno nel tempio. La sua passione e la sua morte sono ormai imminenti. Ma non smette di lasciare i suoi discepoli e il popolo nell'ignoranza della situazione: "State bene attenti che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriacature e affanni della vita e quel giorno non vi piombi addosso improvviso". Esso si abbatterà senza risparmiare alcuno e smaschererà la presuntuosa vanità di tutti coloro che confidavano nelle loro forze. Ma noi conosciamo il dono del Padre e abbiamo la speranza del Figlio, che non delude mai. "Vegliate e pregate in ogni momento, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che deve accadere, e di comparire davanti al Figlio dell'uomo". La venuta del Figlio dell'uomo sarà di liberazione per i credenti, ma a condizione di essere perseveranti nella fede, nella speranza, il che è possibile solo con una preghiera costante che consente di restare svegli, attenti alla realtà e capaci di interpretarla. "Vegliate e pregate per non cadere in tentazione". Cerchiamo di vivere giustamente il tempo che ci è dato secondo il volere di Dio. Il giudizio futuro è già in atto, qui e ora, secondo il metro che usiamo per misurare gli altri. La conclusione di tutto il discorso sul futuro ci rimanda quindi a vivere il presente da "amministratori fedeli e saggi, con grande responsabilità. Come pellegrini in un paese straniero, e sapendo che qui non abbiamo una stabile dimora, camminiamo gioiosi incontro a Gesù che arriva. "Vieni, Signore Gesù!"


Apoftegmi - Detti dei Padri

Abba Epifanio disse: "Ai peccatori che si pentono, come alla peccatrice, al ladrone e al pubblicano, il Signore perdona tutto il debito. Ma ai giusti chiede anche gli interessi. Ecco cosa significa ciò che disse agli apostoli: se la vostra giustizia non sarà maggiore di quella degli scribi e dei farisei non entrerete nel regno dei cieli".


Dalla Regola del nostro Santo Padre Benedetto

I MONACI PELLEGRINI

E se in seguito vorrà fissare lì la sua stabilità, non si respinga questo suo desiderio, tanto più che nel periodo dell'ospitalità si è potuto ben conoscere il suo tenore di vita. Ma se, mentre è stato ospite, si è dimostrato pieno di esigenze o di difetti, non solo non deve essere aggregato alla comunità, ma anzi gli si dica con garbo di andarsene, perché le sue miserie non contagino anche gli altri. Se invece non è tale da meritare di essere allontanato, non solo se lo chiede lui sia associato alla comunità, ma anche si insista perché rimanga, in modo che gli altri siano edificati dal suo esempio: infatti in ogni luogo si serve un solo Signore e si milita sotto un unico Re.


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