Liturgia della Settimana

preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire - Bassano Romano (VT)

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Commento alle Letture

Sabato 22 aprile 2006

Le apparizioni nel Vangelo di San Marco

San Marco si contraddistingue sempre per la brevità narrativa che è una sintesi profonda e coinvolgente per arrivare in modo più diretto a ciò che è essenziale. Abbiamo l'incontro con Maria di Magdala; con i discepoli di Emmaus e quindi con i discepoli riuniti a tavola. Una costante è presente la troviamo nella difficoltà dei discepoli a credere. Gesù stesso li rimprovera per la durezza dei loro cuori. Un primo momento di tentennamento della comunità è testimoniato da tutti gli evangelisti. È un atteggiamento che è facilmente spiegabile; chi non avrebbe avuto questo primo momento che è soprattutto stupore? A questo momento, però è subentrata immediatamente una espansione clamorosa del messaggio del Cristo Risorto; e questa è storia ben documentata. Una diffusione così rapida spiegabile solo come opera dello Spirito Santo che ha alla origine un mandato preciso di Gesù stesso: quanto è testimoniato proprio anche dal Vangelo di San Marco! Leggiamolo allora alla luce della storia, inseriamolo nella storia di salvezza che è l'annuncio pasquale che gli apostoli hanno trasmesso. È la crescita della chiesa: è la nostra storia!


Apoftegmi - Detti dei Padri

Un fratello domandò a un anziano: «Che devo fare, Abba, per combattere i pensieri?». Egli rispose: «Prega il Signore, affinché gli occhi della tua anima vedano gli aiuti che Dio ti manda per proteggerti.


Dalla Regola del nostro Santo Padre Benedetto

Capitolo 43
QUELLI CHE GIUNGONO TARDI ALL'UFFICIO DIVINO O ALLA MENSA

Abbiamo creduto opportuno che questi tali rimangano all'ultimo posto o in disparte perché, vedendosi esposti allo sguardo di tutti, si correggano se non altro per la vergogna che ne provano. Infatti, se restassero fuori dell'oratorio, potrebbe darsi che qualcuno torni a coricarsi e a dormire oppure si metta seduto lì fuori e si perda in chiacchiere, dando così occasione al maligno; entri invece dentro, affinché per lo meno non perda tutto e si corregga per l'avvenire. Nelle Ore del giorno, chi non sarà ancora presente all'Opus Dei dopo il versetto e il Gloria del primo salmo che segue il versetto, se ne stia all'ultimo posto secondo la norma stabilita sopra, e non ardisca associarsi al coro dei fratelli che salmeggiano prima di aver fatto la penitenza, a meno che l'abate non glielo permetta per sua concessione; ma anche in tal caso il colpevole deve fare la penitenza.


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