Liturgia della Settimana

preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire - Bassano Romano (VT)

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Commento alle Letture

Lunedì 16 maggio 2005

Fede e preghiera.

Quando mancano questi due elementi essenziali per la nostra vita cristiana, si aprono, si spalancano a satana le finestre della nostra anima. Così s'impossessa delle nostre anime e la fa da padrone. Spesso alla sofferenza spirituale si aggiunge il male fisico, dato che il nostro corpo sempre ne resta coinvolto. L'insuccesso degli apostoli, che non riescono a scacciare il demonio deriva dalla stessa ragione: mancanza di fede e poca preghiera. È lo stesso Gesù a dichiararlo: prima dice pubblicamente: «O generazione incredula! Fino a quando starò con voi? Fino a quando dovrò sopportarvi? Portatelo da me», poi in privato alla richiesta dei discepoli «Perché noi non abbiamo potuto scacciarlo?» risponde: «Questa specie di demoni non si può scacciare in alcun modo, se non con la preghiera». Ne fanno esperienza in modo particolare i sacerdoti esorcisti, ma ogni credente sa ed esperimenta che la forza che tiene lontano il male da noi è riposta nella preghiera fatta con fede viva ed incondizionata fiducia, «Tutto è possibile per chi crede». Lo stesso Gesù, insegnandoci a pregare, ci fa dire "non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male". Purtroppo ai nostri giorni satana sta giocando a nascondino, colpisce anche pesantemente e poi si nasconde. Fa del tutto perché non ci accorga di lui e si neghi perfino la sua esistenza. Del resto mentire è il suo mestiere da sempre.


Apoftegmi - Detti dei Padri

L'Abba Pastor disse: Allontanati da ogni uomo che quando discorre polemizza continuamente.


Dalla Regola del nostro Santo Padre Benedetto

SE IL MONACO PUÒ RICEVERE LETTERE O ALTRE COSE

Non sia assolutamente permesso al monaco ricevere, senza il consenso dell'abate, lettere, pii regali o qualunque altro benché piccolo oggetto, sia da parte dei parenti che di qualsiasi altra persona, né di mandarli loro e neppure di scambiarseli tra i fratelli. E anche se dai suoi parenti gli viene inviata qualche cosa, non ardisca accettarla senza averne prima avvisato l'abate. Se l'abate poi darà il permesso di accettarla, abbia piena facoltà di destinarla a chi vuole; e non si rattristi di ciò il fratello a cui la cosa era stata inviata, per non dare occasione al diavolo. Chi oserà agire diversamente, sia sottoposto alla disciplina regolare.


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