preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire - Bassano Romano (VT)
* Il dono del sacerdozio è un atto d'amore di Dio, che ha chiesto la collaborazione dell'uomo per realizzare il piano di salvezza.
* Non richiede molto sacrificio diventare sacerdote, ma esige immolazione vivere il sacerdozio. Vivere il sacerdozio è bello, è grande, è sofferto.
* Bisogna amare il sacerdozio, diceva un santo, come se si stesse vivendo l'ultimo giorno della vita, come se si stesse celebrando ogni giorno la santa Messa come se fosse l'ultima". Il sacerdote è anche vittima; sacerdote e vittima.
* Il sacerdote deve donarsi completamente alle anime e, poiché è anche vittima, deve permettere che le anime vengano da lui quando vogliono o sentono il bisogno di convertirsi veramente, di mettersi in grazia di Dio e di ricevere Gesù in grazia.
* San Giuseppe Cottolengo diceva che il sacerdozio è un dono talmente alto che "non basterà l'eternità per ringraziare di esso la bontà di Dio".
* Pio XI diceva: "Dio non ha cosa più grande del sacerdozio da dare all'uomo".
Sabato 21 Luglio alle ore 17,30 i nostri tre monaci:
- Don Raffale
- Don Duverly
- Don Ilarione
per l'Imposizione delle mani di Sua Eccellenza Mons. Cletus Perera, Nostro confratello e neo-vescovo di Ratnapra in Srilanka, verranno ordinati sacerdoti.
Siamo certi che non mancherà la tua preghiera. E perché no, anche la presenza...
La prima messa dei neo-presbiteri: Domenica, 22.07.2007 alle ore 10.30.
Forse anche nel tuo cuore senti pulsare l'invito del Signore a dedicare a Lui tutta la tua vita. Fai un esperirnza di vita tra noi. Mettiti in contatto con donfelice-ET-silvestrini.org e visita la pagina del del nostro Monastero.
* Pagina dei contatti: Chi e come contattare.
Con la sacra ordinazione viene conferito ai presbiteri quel sacramento, con il quale «in virtù dell'unzione dello Spirito Santo, sono segnati da uno speciale carattere che li configura a Cristo sacerdote, in modo da poter agire "in persona" di Cristo capo».
I presbiteri partecipano del sacerdozio e della missione del vescovo. Degni cooperatori dell'Ordine episcopale, chiamati al servizio del popolo di Dio, sia pure con impegni diversi, costituiscono con il loro vescovo un unico presbiterio.
Partecipi della missione di Cristo, unico mediatore (cfr. 1 Tm 2,5), secondo il grado proprio del loro ministero, essi annunziano a tutti la divina parola. Ma principalmente esercitano il loro ministero nella celebrazione dell'Eucaristia. Con grande impegno si dedicano al loro alto ministero nella riconciliazione dei penitenti e nel sollievo dei malati, e portano a Dio Padre le necessità e le preghiere dei fedeli (cfr. Eb 5,1-4). Svolgendo per la loro parte di autorità ufficio di Cristo pastore e capo, raccolgono la famiglia di Dio come una fraternità convocata nel vincolo dell'unità, e per mezzo di Cristo nello Spirito la conducono a Dio Padre. In mezzo al loro gregge lo adorano in Spirito e verità (cfr. Gv 4,24). Infine si dedicano alla predicazione e all'insegnamento (cfr. 1 Tm 5,17), credendo ciò che hanno letto e meditato nella legge del Signore, insegnando ciò che hanno appreso nella fede, vivendo ciò che hanno insegnato.
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