preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire - Bassano Romano (VT)
Verso la metà del sec. VII, quattro grandi feste mariane (Purificazione, Annunciazione, Assunzione, Natività di Maria) già celebrate in oriente, entravano nella liturgia romana e venivano celebrate con solennità. Il "Liber Pontificalis" riferisce in merito una costituzione del pontefice Sergio I (687-701). La Natività della Vergine è strettamente legata alla venuta del Messia, come promessa, preparazione e frutto della Salvezza. Aurora che precede il sole di giustizia, Maria preannunzia a tutto il mondo la grazia del Salvatore. Potremmo dire che pur non conoscendo la data certa della sua nascita, questo è il giorno del "compleanno" della Vergine Maria.
Festa della Natività della Beata Vergine Maria, nata dalla discendenza di Abramo, della tribù di Giuda, della stirpe di re Davide, dalla quale è nato il Figlio di Dio fatto uomo per opera dello Spirito Santo per liberare gli uomini dall'antica schiavitù del peccato.
Dai "Discorsi" di Sant'Andrea di Creta, Vescovo
Le cose vecchie sono passate, ecco ne sono nate di nuove
«Il termine della legge é Cristo» (Rm 10, 4). Si degni egli di innalzarci verso lo spirito ancora più di quanto ci libera dalla lettera della legge. In lui si trova tutta la perfezione della legge perché lo stesso legislatore, dopo aver portato a termine ogni cosa, trasformò la lettera in spirito, ricapitolando tutto in se stesso. La legge fu vivificata dalla grazia e fu posta al suo servizio in una composizione armonica e feconda. Ognuna delle due conservò le sue caratteristiche senza alterazioni e confusioni. Tuttavia la legge, che prima costituiva un onere gravoso e una tirannia, diventò, per opera di Dio, peso leggero e fonte di libertà. In questo modo non siamo più «schiavi degli elementi del mondo» (Gal 4, 3), come dice l'Apostolo, né siamo più oppressi dal giogo della legge, né prigionieri della sua lettera morta. Il mistero del Dio che diventa uomo, la divinizzazione dell'uomo assunto dal Verbo, rappresentano la somma dei beni che Cristo ci ha donati, la rivelazione del piano divino e la sconfitta di ogni presuntuosa autosufficienza umana. La venuta di Dio fra gli uomini, come luce splendente e realtà divina chiara e visibile, é il dono grande e meraviglioso della salvezza che ci venne elargito. La celebrazione odierna onora la nartività della Madre di Dio. Però il vero significato e il fine di questo evento é l'incarnazione del Verbo. Infatti la Maria nasce, viene allattata e cresciuta per essere la Madre del Re dei secoli, di Dio. La beata Vergine Maria ci fa godere di un duplice beneficio: ci innalza alla conoscenza della verità, e ci libera dal dominio della lettera, esonerandoci dal suo servizio. In che modo e a quale condizione? L'ombra della notte si ritira all'appressarsi della luce del giorno, e la grazia ci reca la libertà in luogo della schiavitù della legge. La presente festa é come una pietra di confine fra il Nuovo e l'Antico Testamento.
Mostra come ai simboli e alle figure succeda la verità e come alla prima alleanza succeda la nuova. Tutta la creazione dunque canti di gioia, esulti e partecipi alla letizia di questo giorno. Angeli e uomini si uniscano insieme per prender parte all'odierna liturgia. Insieme la festeggino coloro che vivono sulla terra e quelli che si trovano nei cieli. Questo infatti é il giorno in cui il Creatore dell'universo ha costruito il suo tempio, oggi il giorno in cui, per un progetto stupendo, la creatura diventa la dimora prescelta del Creatore.
home | commento | letture | santi | servizi | archivio | ricerca | F.A.Q. | mappa del sito | indice santi | preghiere | newsletter | PDA | WAP | info