preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire - Bassano Romano (VT)
Dai discorsi di S.Leone, papa
Perché gli apostoli si premunissero volenterosamente di una costanza inalterabile e beata, e non avessero a trepidare la crudeltà della croce che bisognava abbracciare e portare, né ad arrossire del supplizio di Cristo o a stimare vergognosa per Cristo quella pazienza per la quale, pur soggiacendo alla spietata passione, non perdere nulla del suo glorioso dominio: "Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni, suo fratello", ascese con essi sopra un alto monte e mostrò loro lo splendore della sua gloria.
Essi infatti, nonostante il riconoscimento nel Cristo della divina maestà, ignoravano ancora la potenza del suo corpo che celava la divinità. A questo proposito egli aveva precedentemente promesso che alcuni dei discepoli, allora presenti, non sarebbero morti prima di aver visto la venuta del Figlio dell'uomo nel suo regno, vale a dire nel regale splendore che spettava in proprietà alla natura assunta e che volle rendere visibile a questi tre uomini. Infatti, da nessun mortale, rivestito di umana carne, poteva contemplarsi o scoprirsi quell'ineffabile e inaccessibile spettacolo della divinità, tenuto in serbo nella vita eterna ai mondi di cuore. (Ser. LI; PL 54, coll. )
In secolo Francesco Possenti nacque ad Assisi nel 1838. Perse la madre a quattro anni. Seguì il padre, governatore dello Stato pontificio, e i fratelli nei frequenti spostamenti. Si stabilirono, poi, a Spoleto, dove Francesco frequentò i Fratelli delle scuole cristiane e i Gesuiti. A 18 anni entrò nel noviziato dei Passionisti a Morrovalle (Macerata), prendendo il nome di Gabriele dell'Addolorata. Morì nel 1862, 24enne, a Isola del Gran Sasso, avendo ricevuto solo gli ordini minori. È lì venerato, nel santuario che porta il suo nome, meta di pellegrinaggi, soprattutto giovanili. È santo dal 1920, compatrono dell'Azione cattolica e patrono dell'Abruzzo.
A Isola del Gran Sasso in Abruzzo, san Gabriele dell'Addolorata (Francesco) Possenti, accolito, che, rigettata ogni vanità mondana, entrò adolescente nella Congregazione della Passione, dove concluse la sua breve esistenza.
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