preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire - Bassano Romano (VT)
Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni
Fratelli, nel timore di Cristo, siate sottomessi gli uni agli altri: le mogli lo siano ai loro mariti, come al Signore; il marito infatti è capo della moglie, così come Cristo è capo della Chiesa, lui che è salvatore del corpo. E come la Chiesa è sottomessa a Cristo, così anche le mogli lo siano ai loro mariti in tutto.
E voi, mariti, amate le vostre mogli, come anche Cristo ha amato la Chiesa e ha dato se stesso per lei, per renderla santa, purificandola con il lavacro dell'acqua mediante la parola, e per presentare a se stesso la Chiesa tutta gloriosa, senza macchia né ruga o alcunché di simile, ma santa e immacolata. Così anche i mariti hanno il dovere di amare le mogli come il proprio corpo: chi ama la propria moglie, ama se stesso. Nessuno infatti ha mai odiato la propria carne, anzi la nutre e la cura, come anche Cristo fa con la Chiesa, poiché siamo membra del suo corpo.
Per questo l'uomo lascerà il padre e la madre e si unirà a sua moglie e i due diventeranno una sola carne. Questo mistero è grande: io lo dico in riferimento a Cristo e alla Chiesa! Così anche voi: ciascuno da parte sua ami la propria moglie come se stesso, e la moglie sia rispettosa verso il marito.
C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.
Sal 127
RIT: Beato chi teme il Signore.
Beato chi teme il Signore
e cammina nelle sue vie.
Della fatica delle tue mani ti nutrirai,
sarai felice e avrai ogni bene.
RIT: Beato chi teme il Signore.
La tua sposa come vite feconda
nell'intimità della tua casa;
i tuoi figli come virgulti d'ulivo
intorno alla tua mensa.
RIT: Beato chi teme il Signore.
Ecco com'è benedetto
l'uomo che teme il Signore.
Ti benedica il Signore da Sion.
Possa tu vedere il bene di Gerusalemme
tutti i giorni della tua vita!
RIT: Beato chi teme il Signore.
La diffusione del regno di Dio è opera anche delle mani operose dell'uomo. Rivolgiamoci al Padre che tutto porta alla piena realizzazione, dicendo insieme:
Venga il tuo regno, Signore.
Il regno di Dio è più vasto della Chiesa. Perché il popolo di Dio sia specchio e icona del Cristo salvatore. Preghiamo:
Il mondo è alla ricerca spasmodica della libertà. Perché ogni uomo trovi, nella fede o nell'ascolto della retta coscienza, la verità che pienamente lo realizza. Preghiamo:
Il regno di Dio è come lievito che fermenta la massa. Perché tutti i cristiani fecondino il mondo con la preghiera e la testimonianza operosa. Preghiamo:
Il regno di Dio è già presente tra noi. Perché chi ha scelto il celibato annunci con semplicità e gratuità il primato assoluto di Dio. Preghiamo:
Cristo ha inaugurato il regno. Perché questa nostra celebrazione eucaristica anticipi quello che ancora, nella fede, stiamo aspettando. Preghiamo:
Perché la preghiera sia attesa della rivelazione di Dio.
Perché impariamo la pazienza e la fiducia dai nostri contadini.
Il tuo aiuto, o Dio, ci conforti nella partecipazione alla costruzione del tuo regno e ogni nostra opera sia per la santificazione del tuo nome. Per Cristo nostro Signore. Amen.
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno, + per Cristo Signore nostro. ** In lui hai voluto rinnovare l'universo, perché noi tutti fossimo partecipi della sua pienezza. * Pur essendo nella condizione di Dio, egli svuotò se stesso, * e con il sangue versato sulla croce + pacificò il cielo e la terra. ** Per questo fu esaltato sopra ogni creatura * e divenne causa di salvezza eterna + per tutti coloro che gli obbediscono. ** E noi, uniti agli Angeli e agli Arcangeli, * ai Troni e alle Dominazioni e alla moltitudine delle schiere celesti, * cantiamo con voce incessante + l'inno della tua gloria: **
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