preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire - Bassano Romano (VT)
Dal libro di Neemìa
Nel mese di Nisan dell'anno ventesimo del re Artaserse, appena il vino fu pronto davanti al re, io presi il vino e glielo diedi. Non ero mai stato triste davanti a lui.
Ma il re mi disse: «Perché hai l'aspetto triste? Eppure non sei malato; non può essere altro che un'afflizione del cuore». Allora io ebbi grande timore e dissi al re: «Viva il re per sempre! Come potrebbe il mio aspetto non essere triste, quando la città dove sono i sepolcri dei miei padri è in rovina e le sue porte sono consumate dal fuoco?».
Il re mi disse: «Che cosa domandi?». Allora io pregai il Dio del cielo e poi risposi al re: «Se piace al re e se il tuo servo ha trovato grazia ai tuoi occhi, mandami in Giudea, nella città dove sono i sepolcri dei miei padri, perché io possa ricostruirla».
Il re, che aveva la regina seduta al suo fianco, mi disse: «Quanto durerà il tuo viaggio? Quando ritornerai?». Dunque la cosa non spiaceva al re, che mi lasciava andare, e io gli indicai la data.
Poi dissi al re: «Se piace al re, mi si diano le lettere per i governatori dell'Oltrefiume, perché mi lascino passare fino ad arrivare in Giudea, e una lettera per Asaf, guardiano del parco del re, perché mi dia il legname per munire di travi le porte della cittadella del tempio, per le mura della città e la casa dove andrò ad abitare». Il re mi diede le lettere, perché la mano benefica del mio Dio era su di me.
C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.
Sal.136
RIT: Mi si attacchi la lingua al palato se lascio cadere il tuo ricordo.
Lungo i fiumi di Babilonia,
là sedevamo e piangevamo
ricordandoci di Sion.
Ai salici di quella terra
appendemmo le nostre cetre.
RIT: Mi si attacchi la lingua al palato se lascio cadere il tuo ricordo.
Perché là ci chiedevano parole di canto
coloro che ci avevano deportato,
allegre canzoni, i nostri oppressori:
«Cantateci canti di Sion!».
RIT: Mi si attacchi la lingua al palato se lascio cadere il tuo ricordo.
Come cantare i canti del Signore
in terra straniera?
Se mi dimentico di te, Gerusalemme,
si dimentichi di me la mia destra.
RIT: Mi si attacchi la lingua al palato se lascio cadere il tuo ricordo.
Mi si attacchi la lingua al palato
se lascio cadere il tuo ricordo,
se non innalzo Gerusalemme
al di sopra di ogni mia gioia.
RIT: Mi si attacchi la lingua al palato se lascio cadere il tuo ricordo.
Mt 18,1-5.10 (dalla memoria)
Dal Vangelo secondo Matteo
In quel momento i discepoli si avvicinarono a Gesù dicendo: "Chi dunque è più grande nel regno dei cieli?".
Allora chiamò a sé un bambino, lo pose in mezzo a loro e disse: "In verità io vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli.
Perciò chiunque si farà piccolo come questo bambino, costui è il più grande nel regno dei cieli. E chi accoglierà un solo bambino come questo nel mio nome, accoglie me.
Guardate di non disprezzare uno solo di questi piccoli, perché io vi dico che i loro angeli nei cieli vedono sempre la faccia del Padre mio che è nei cieli".
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
L'angelo a cui è affidata la nostra città, l'angelo della nostra chiesa, l'angelo di ognuno di noi ci aiutino, oggi, ad invocare il Signore e a domandargli la sua benedizione. Con fede, quindi, preghiamo:
Benedici il tuo popolo, Signore.
Per il Papa, i vescovi, i sacerdoti: ascoltino con fede, ogni giorno, quello che Dio vuole da loro. Preghiamo:
Per i governanti di ogni nazione: gli angeli ispirino loro pensieri di pace. Preghiamo:
Per chi si trova nelle difficoltà, nei dubbi e nella tentazione: un angelo santo indichi loro il cammino della vita. Preghiamo:
Per tutti i nostri bambini: l'angelo di Dio li custodisca e li preservi da ogni male. Preghiamo:
Per la nostra comunità: i nostri angeli ci insegnino ad adorare continuamente il Signore. Preghiamo:
Per la formazione di una retta coscienza.
Per chi, oggi, si troverà nel pericolo.
Signore, Dio onnipotente, che con la tua provvidenza orienti tutto il creato alla gloria eterna, custodisci il tuo popolo in cammino perché, assieme agli angeli, giunga davanti a te per godere in eterno la tua beatitudine. Per Cristo nostro Signore. Amen.
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, + Dio onnipotente ed eterno. ** Noi proclamiamo la tua gloria che risplende negli angeli e negli arcangeli; * onorando questi tuoi messaggeri, esaltiamo la tua bontà infinita: * negli spiriti beati tu ci riveli quanto sei grande e amabile al di sopra di ogni creatura, * per Cristo Signore nostro. ** Per mezzo di lui le moltitudini degli angeli celebrano la tua grandezza * e le nostre voci si uniscono in adorazione + al loro inno di lode: **
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