preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire - Bassano Romano (VT)
La lotta che Gesù ingaggia con i suoi oppositori, come riferita dall’evangelista Giovanni, ha un valore emblematico e non va letto solo sotto il profilo storico. È un evento che si proietta in tutta la storia e che riguarda sostanzialmente l’accoglienza del Cristo nella fede o il rifiuto di Lui. Del resto nessuno di noi dubita di doversi onestamente annoverare tra gli stessi suoi crocifissori. Pare che proprio non debba mai finire l’alternanza tra coloro che credono in Lui e coloro che lo rifiutano. A noi, che abbiamo avuto il dono della fede, ci insorge talvolta il dubbio di una apparente arrendevolezza del Cristo dinanzi al giudizio del mondo. Un Cristo Signore, Figlio di Dio, che è costretto a nascondersi perché i giudei cercavano di ucciderlo, ci sorprende e ci stupisce, soprattutto se confrontiamo la sua mitezza con la potenza dei grandi del mondo. I grandi, i potenti della terra sanno far valere i loro diritti, sanno far tacere i loro oppositori, prevalgono sempre sugli altri. Gesù andrà incontro alla morte, dopo un assurdo ed iniquo giudizio, come un agnello mansueto condotto al macello. Non cederà neanche dinanzi alle sollecitazioni e alla tentazione di scendere dalla croce. Quanto è difficile per noi comprendere la potenza che si esprime nell’amore, comprendere la sconfitta che è vera e definitiva vittoria, convincerci che la morte è fonte di vita e garanzia di risurrezione. Senza la fede tutto suona tremendamente assurdo e perfino offensivo alla nostra logica. Gesù ha una missione da compiere secondo un disegno misterioso del Padre: deve convincere il mondo circa la verità per distoglierci dal peccato, frutto della menzogna. Deve e vuole insegnare agli uomini a guardare oltre le umane apparenze e oltre i miseri calcoli della ragione. Egli non può rinnegare la verità della sua persona, le sue origini divine, la sua missione; tradirebbe il mandato ricevuto dal Padre e non saranno certo le minacce a farlo tacere. Non ci stancheremo mai di affermare e di sperimentare che la verità ha un costo altissimo in questo nostro mondo, inficiato e corrotto dalla menzogna. Fortunatamente Cristo, con la sua testimonianza, ha dato un valore infinito alla sofferenza patita per Lui e con Lui. Egli era circondato da scribi e farisei. I nemici di oggi hanno altri nomi ma muovono le stesse persecuzioni di allora, hanno lo stesso stile, tramano contro la Chiesa e si sentono offesi dalle verità di Cristo, chiunque sia ad affermarle e testimoniarle. La gloriosa schiera dei martiri ne è la prova più evidente. Facciamo un proposito per oggi... Nessuna parola negativa esca dalla nostra bocca. Solo le parole di bontà e di pace...
"Sii una madre per i tuoi monaci, piuttosto che un padre... Una madre che ama non vive per se stessa, ma per i suoi figli... Deve essere indulgente verso le loro debolezze, sopportare con amore le loro malattie, fasciare i mali dei peccatori con le bende della misericordia, rialzare con dolcezza quelli che cadono, purificare nella pace quelli che si sono macchiati di qualche vizio ed imporre loro una razione supplementare di preghiera e di digiuno, ricoprirli di virtù attraverso l'insegnamento e l'esempio, seguirli costantemente e proteggere la loro pace interiore in modo da non dover mai sentire da parte loro il minimo rimprovero".
CON QUALE ORDINE DEVONO DIRSI I SALMI A Compieta si ripetano ogni giorno i medesimi salmi, cioè il 4, il 90 e il 133. Fissato l'ordine della salmodia diurna, tutti gli altri salmi che rimangono si distribuiscano in parti uguali per le sette Vigilie notturne, dividendo quelli più lunghi e assegnandone dodici per ciascuna notte.
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