preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire - Bassano Romano (VT)
La Quaresima è l'itinerario verso il mistero pasquale (passione, morte e risurrezione di Cristo), proposta esemplare e fondamentale della nostra vita cristiana. Un tempo, che si protrae per quaranta giorni (e ce ne sono tanti nella Bibbia su questa tipologia), non però in modo numerico, ma simbolico, sotto lo sguardo di Dio, in un coinvolgimento umano, che segnerà importanti e decisivi cambiamenti per la storia individuale e comunitaria. Proprio per questo motivo Gesù, azzardando di voler leggere il mistero di Dio, lo ha posto proprio al principio del suo ministero messianico. A differenza di Matteo e di Luca, i quali descrivono dettagliatamente le tentazioni di Gesù e la sua triplice risposta a satana con "Sta scritto" così si deve fare secondo Dio... Marco si limita a dire che il Signore Gesù, "sospinto dallo Spirito nel deserto, vi rimane quaranta giorni, tentato da satana". Non precisa il tipo della tentazione, ma lascia intendere solo che la prova forse si estese per tutti i quaranta giorni. Alcuni esegeti suppongono che l'evangelista, tacendo, abbia cercato di attenuare, come fa altrove, una situazione percepita come lesiva della dignità di Gesù. Quello che appare chiaro è che Gesù, il nuovo Adamo, ha superato la prova, e nella parola di Dio ha vinto le fraudolenti insinuazioni di satana. Per questo ha riacquistato il dominio su tutte le cose, patto infranto dall'Adamo peccatore e può inaugurare un tempo di pacificazione universale come viene narrato anche dal profeta Isaia. "Se ne stava con le fiere e gli angeli lo servivano". Ora Gesù può proclamare la splendida notizia che il tempo della promessa, tanto attesa, "è giunta al compimento e che il regno di Dio è vicino", è presente in mezzo a noi. Per accoglierlo, per entrarvi a pieno titolo è necessario convertirsi e credere al vangelo. La conversione di cui parla Gesù è un cambiamento radicale di vita. E' un lasciare il nostro mondo personale per aprirci alla novità dello Spirito, è credere in Cristo per ritrovarci in lui, opera già iniziata in noi nell'immersione battesimale.
«Tutto ciò che sorpassa la misura viene dai demoni»
L'UMILTÀ Il quinto gradino dell'umiltà si sale quando, tutti i cattivi pensieri che vengono in mente o i peccati commessi in segreto, il monaco li rivela con umile confessione al proprio abate, come ci esorta a fare la Scrittura quando dice: «Manifesta al Signore la tua via e confida in lui ed egli compirà la sua opera» (Sal 36,5); e ancora: «Confessatevi al Signore perché è buono, perché eterna è la sua misericordia» (Sal 117,1). Così pure il profeta dice: «Ti ho manifestato il mio peccato, non ho tenuto nascosto il mio errore; ho detto: Confesserò al Signore le mie colpe e tu hai rimesso la malizia del mio peccato» (Sal 31,5).
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