preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire - Bassano Romano (VT)
Oggi la liturgia ci ricorda la santa Scolastica, la sorella di San Benedetto. La festa ha le letture proprie. Chi lo desidera il commento lo trova qui sotto. Mentre nelle letture del giorno troviamo un sentimento nobile di Gesù, pieno di umanità che significa prontezza al servizio ed alla donazione; intende una volontà a guardare l'altro come se stesso e rinunciare alla sua superiorità. È un sentimento umano perché rende Gesù uomo come noi; lo rende partecipe dei nostri dolori e delle nostre sofferenze. È umano, nel senso più nobile e concreto del termine, nel riconoscere l'altro che mi sta di fronte come soggetto dell'amore e non come oggetto da sfruttare. È umano perché esprime la volontà di unire gli uomini in un nuovo legame di solidarietà. È il nobilitare l'uomo come presenza che il valore di un dono alla vita. È, anche, un sentimento divino, perché proviene da Dio. È divino Gesù Cristo poi rende grazie sui sette pani e sui pochi pesciolini. È divino perché Gesù opera il miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci. È divino perché ci induce a contemplare con maggior profondità il Mistero di Cristo. È la compassione divina che è il preannuncio della sua Passione. Dio sente le nostre passioni, e ci dona la sua Passione. La sua compassione ha questo doppio movimento. Da Dio all'uomo per assumere tutte le passioni umane e dall'uomo a Dio per partecipare alla Sua Passione. È qui, nella compassione umana-divina che troviamo il valore delle nostre celebrazioni eucaristiche che è l'incontro tra Dio e l'uomo; un incontro di amore, di salvezza e di redenzione. Poniamo sull'altare la nostra vita perché possa essere benedetta da Gesù e inserita nel suo progetto di Amore.
Tutto deve essere «compiuto nei tempi adatti e nelle misure opportune; ciò che è immoderato e inopportuno, è di breve durata, e le cose di breve durata sono più che altro nocive e non giovevoli».
L'UMILTÀ La scala poi innalzata è la nostra vita su questa terra: mediante l'umiltà del cuore essa viene dal Signore elevata verso il cielo; e i montanti di questa scala diciamo che sono il nostro corpo e la nostra anima: tra questi lati la chiamata di Dio ha inserito diversi gradini di umiltà e di disciplina spirituale da salire.
home | commento | letture | santi | servizi | archivio | ricerca | F.A.Q. | mappa del sito | indice santi | preghiere | newsletter | PDA | WAP | info