preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire - Bassano Romano (VT)
E loro rimanevano colpiti dal suo insegnamento, perché parlava con autorità... È questo l'atteggiamento di Gesù che colpisce nell'episodio raccontatoci oggi da San Luca. Questa autorità non è quella che viene imposta con la forza fisica ma si esprime in due aspetti che saranno poi tipici dell'insegnamento di Gesù. Vi è l'autorità della parola che si basa sulla conoscenza della Sacra Scrittura e vi è anche l'autorità, con la quale opera i miracoli. Non è la spettacolarizzazione di poteri sovrumani ma la manifestazione più piena e consapevole della Potenza di Dio. In entrambi i casi vi è il fine salvifico di Gesù che però viene allargato, tramite l'opera della Chiesa, a tutti noi e per tutti i tempi. La consapevolezza che le parole e i gesti nascondono fini più profondi rende l'insegnamento autoritario e gli interlocutori attenti partecipi a tali opere. L'Autorità è ascoltata: è questa l'esortazione che dovremo ricavare da questo brano evangelico. Ma loro... non hanno creduto!
L'audacia della preghiera. «Una volta Abramo, il discepolo di padre Sisoes, fu tentato dal demonio. L'anziano vide che era caduto, e levatosi in piedi tese le mani al cielo dicendo: "O Dio, sia che tu voglia, sia che tu non voglia, non ti lascerò se non lo guarirai...". E all'istante fu guarito».
COME CELEBRARE LE VIGILIE NELLE FESTE DEI SANTI Nelle feste dei Santi e in tutte le solennità si celebri l'Ufficio come abbiamo indicato per la domenica, 2eccetto
che si dicano i salmi, le antifone e le letture proprie di
quel giorno; ma si mantenga l'ordine stabilito sopra.
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