Liturgia della Settimana

preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire - Bassano Romano (VT)

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Commento alle Letture

Sabato 12 novembre 2022

La preghiera di comunione.

Pregare sempre, senza stancarsi è visto come una inderogabile necessità per ogni credente. Possiamo pur dire, per ogni uomo. È insopprimibile in noi il desiderio del trascendente, del divino. È ìnsito nella nostra natura il bisogno di scoprire la prima fonte del nostro esistere e nel contempo l'urgenza di stabilire una comunione con colui che noi chiamiamo Padre. La preghiera dunque, prima di tradursi in parole, in gesti, in segni visibili, sgorga dall'anima come ricerca della verità. La verità su Dio e la verità su di noi ci rende veramente liberi, dona cioè a ciascuno la sua vera identità. In questo noi scopriamo la verità dell'essere e di conseguenza la verità del nostro operare. Diventa così coerente il nostro agire. Senza questi voli dell'anima ci condanniamo al buio e riduciamo la nostra esistenza agli strati più bassi del vivere. Ci viene da pensare, anche sulla scia delle nostre quotidiane esperienze, che sia quasi impossibile pregare sempre e senza stancarsi. È davvero impraticabile quel precetto se limitiamo la nostra preghiera alla recita verbale delle nostre orazioni. Se però scatta in noi quella meravigliosa molla che ci lancia con forza verso Dio nell'amore e nella comunione incessante e crescente, allora sì che ci convinciamo che la preghiera non ammette pause e non soffre stanchezza. Taceranno forse le nostre labbra, ma il cuore non smetterà mai di pulsare intensamente verso Dio. Anzi, ad ogni preghiera, ad ogni fiotto d'amore seguirà una comunione sempre più intima e sperimenteremo come più si prega, più si ama e maggiore sarà il bisogno di amare e di pregare. Altro che stanchezza... diventiamo innamorati di Dio e Dio verrà a noi e prenderà stabile dimora in noi. Sarà poi Lui stesso a pregare in noi, con noi e per noi. È proprio vero che s'impara a pregare pregando. Gli inizi come sempre sono irti di difficoltà e ciò sia per le nostre umane debolezze sia perché quel fuoco che arde e non si consuma conserva sempre i segni imperscrutabili del mistero. Il primo dono da chiedere è allora quello della perseveranza e poi mai iniziare una preghiera senza aver premesso l'invocazione allo Spirito Santo.


Ricorrenza della beata morte dell'apostolo del Santo Volto Ab. Ildebrando Gregori, Venerabile servo di Dio.

Apoftegmi - Detti dei Padri

Un anziano disse: Siamo condannati non perché in noi si insinuano pensieri cattivi, ma perché facciamo cattivo uso dei nostri pensieri. Infatti per colpa dei nostri pensieri ci accade di naufragare, ma al contrario a causa loro possiamo anche ricevere un premio.


Dalla Regola del nostro Santo Padre Benedetto

COME DEVONO ESSERE ACCOLTI GLI OSPITI

L'acqua alle mani la versi agli ospiti l'abate; i piedi a tutti gli ospiti li lavino sia l'abate che tutta la comunità; e, terminata la lavanda dei piedi, dicano questo versetto: «Abbiamo ricevuto, o Dio, la tua misericordia dentro il tuo tempio» (Sal 47,10 Volg.). Si usi una particolare attenzione soprattutto nell'accogliere i poveri e i pellegrini, perché nelle loro persone si riceve Cristo in modo speciale, mentre la soggezione per i ricchi di per se stessa spinge a rendere loro onore.


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