preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire - Bassano Romano (VT)
Oggi è la festa del Santo Volto. Il commento per la messa lo troverete qui sotto. Quel che segue è invece il commento per la messa del giorno. Così vediamo Pietro, sempre immediato a chiedere chiarimenti, vuol sapere che ne è di loro che hanno già abbandonato tutto e l'hanno seguito, a differenza di quel tale che non ha avuto il coraggio di seguirlo così da vicino. Il discorso del Maestro infatti aveva lasciato lui e i suoi compagni abbastanza disorientati, in considerazione anche a un contesto in cui le ricchezze rappresentavano la benedizione di Dio. La risposta di Gesù ai suoi è solenne e consolante, aldilà del poco o del tanto che abbiano abbandonato. "Non c'è nessuno che abbia lasciato casa o fratelli o sorelle... a causa mia e a causa del vangelo, che non riceva già al presente cento volte tanto in case e fratelli... insieme a persecuzioni (è un inciso di Marco, molto significativo per la vita cristiana), e nel futuro la vita eterna". Per quanto l'uomo doni a Dio, Dio non si lascia vincere in generosità e il dono dell'uomo è sempre un dono ridonato. Che casa si ha, che non sia già stato ricevuto dalla bontà del Signore? Per comprendere nel senso più adeguato questa solenne affermazione di Gesù, può essere considerata un'altra, non meno inequivocabile: "Chi ama la madre o il padre più di me non è degno di me". Non parliamo poi delle ricchezze di ogni genere, cercate o possedute in modo sregolato, che appesantiscono l'anima, da cui si leva la voce di Agostino: "Il nostro cuore è inquieto finché non riposa in te". Ciò che Pietro ha chiesto, quale compenso alla loro rinuncia, ha squarciato il cuore di Dio. "Quelle cose che occhio non vide, né orecchio udì, né mai entrarono in cuore dell'uomo, queste ha preparato Dio per coloro che lo amano". Queste sono le vere ricchezze confermate dal detto di Gesù "Molti dei primi saranno ultimi e gli ultimi i primi". Sono stati poveri in questo mondo o hanno condiviso quanto possedevano, ora possiedono Dio.
Forse, anche le distrazioni, hanno un funzione: quella di renderci più umili e consapevoli che ogni nostra preghiera è una preghiera povera e una preghiera di poveri. Ma Dio ci ascolta sempre.
Distrazioni «Che cosa volete dire con pregare male? - È pregare con distrazione? Ebbene io vi dico da parte di Dio... che le vostre distrazioni non impediscono che la vostra preghiera sia buona ed eccellente. Soprattutto le distrazioni non sono una ragione per allontanarvi dalla preghiera. 'Che le mie distrazioni lodino il Signore!'. Più temerò le distrazioni, più pregherò e più sorriderò delle mie distrazioni».
COME CELEBRARE LE VIGILIE NOTTURNE NELLE DOMENICHE Di domenica ci si alzi un po' prima per le Vigilie. E a queste Vigilie domenicali si osservi il seguente ordine: cantati cioè, come stabilito sopra, sei salmi e il versetto, mentre tutti siedono con ordine, ciascuno al suo posto, sugli scanni, si leggano dal codice quattro letture con i loro responsori, come sopra abbiamo detto; solo al quarto responsorio il cantore aggiunga il Gloria, intonato il quale tutti subito si alzino in piedi con riverenza.
COME CELEBRARE LE VIGILIE NOTTURNE NELLE DOMENICHE Dopo queste letture, si dicano altri sei salmi secondo l'ordine, con le antifone come i precedenti e il versetto. Quindi di nuovo altre quattro letture con i loro responsori, nello stesso ordine di prima. Ad esse seguano tre cantici dai Profeti, scelti dall'abate, da cantarsi con l'Alleluia. 7opo il versetto e la benedizione dell'abate, si leggano ancora altre quattro letture del Nuovo Testamento nello stesso ordine di sopra.
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