Liturgia della Settimana

preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire - Bassano Romano (VT)

[menu] [seleziona le letture da stampare]
 

Commento alle Letture

Venerdì 25 febbraio 2022

La fedeltà, dono di Dio.

È interessante leggere in questi giorni, con la dovuta attenzione, il libro sapienziale del Siracide. È un vero galateo del credente e conserva una sorprendente attualità. Oggi ci istruisce sul valore e sui rischi della vera amicizia. Valori che sono intimamente legati alla fedeltà al Signore, alla sincerità e al grado di fraternità che abbiamo annesso alla nostra religiosità. Sicuramente ora fa parte del comandamento nuovo che Gesù ci ha donato. È sulla stessa scia quanto proclama il vangelo di oggi. Anche la fedeltà coniugale è possibile soltanto quando è sorretta da una viva fede nel Sacramento e da un piena adesione a Cristo, che è il vero garante dell'indissolubilità del matrimonio. Quando mancano questi due elementi qualificanti il matrimonio cessa di essere sacramento e si riduce ad un patto umano con tutte le fragilità e le debolezze che sempre, più o meno, accompagnano le nostre decisioni. C'è una evidente e significativa proporzione: più è basso il livello e la pratica della religiosità più sono frequenti le separazioni, gli allontanamenti, i divorzi e le unioni di fatto. La statistiche ci dicono che in questi ultimi tempi stiamo assistendo ad un crescendo disfacimento della famiglia: ne soffre la Chiesa in prima linea, ma ne soffrono anche le istituzioni civili. Quando la famiglia non è più unita una serie ininterrotta di valori vengono a mancare. Ne sono coinvolti intere generazioni. È urgente pregare per la santità delle famiglie cristiane. Raccomandiamo al Signore anche quelle coppie che, con dolore, hanno visto fallire le loro promesse di amore e per i loro figli che ne soffrono le conseguenze.


Apoftegmi - Detti dei Padri

La preghiera

Lui «sa cosa è bene per noi e ci fa misericordia».


Dalla Regola del nostro Santo Padre Benedetto

L'UMILTÀ

Nel periodo invernale, cioè dal principio di novembre fino a Pasqua, ci si alzi, secondo una valutazione ragionevole, all'ottava ora della notte, in modo da dormire un po' più della metà della notte e levarsi a digestione compiuta. Il tempo poi che rimane dopo le Vigilie, i fratelli che hanno bisogno di imparare qualcosa del salterio o delle letture, lo dedichino a questo. Da Pasqua invece fino al principio di novembre, l'orario venga regolato in modo tale che, dopo l'Ufficio vigiliare, lasciato un brevissimo intervallo in cui i fratelli possano uscire per le necessità naturali, seguano subito le Lodi mattutine che devono celebrarsi alle prime luci dell'alba.


home  |  commento  |  letture  |  santi  |  servizi  |  archivio  |  ricerca  |  F.A.Q.  |  mappa del sito  |  indice santi  |  preghiere  |  newsletter  |  PDA  |  WAP  |  info


Questa pagina è in una versione adatta alla stampa, agli smartphone e ai PDA.
URL: https://liturgia.silvestrini.org/p/commento/2022-02-25.html
Versione completa online:
https://liturgia.silvestrini.org/commento/2022-02-25.html

i-nigma smart code
SmartCode: https://www.i-nigma.com/