Liturgia della Settimana

preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire - Bassano Romano (VT)

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Commento alle Letture

Venerdì 21 gennaio 2022

Istituzione dei Dodici.

La scelta dei Dodici che ci presenta il vangelo di oggi, è uno dei punti nodali nella struttura del vangelo di Marco, insieme con la chiamata dei primi fratelli che abbiamo visto nella prima settimana. Questo episodio è anche fondamentale per la fondazione della chiesa nascente. E salì sul monte e chiamò a sé quelli che lui voleva… In primo momento si può riflettere sul significato simbolico del monte. Sia nel primo che nel secondo Testamento, il significato è simile, è il luogo della rivelazione di Dio al popolo, ci avvicina a Dio. Ecco perché per esempio, nella tradizione monastica, la maggior parte dei monasteri viene costruita sui monti e sulle colline I monaci avevano sempre in mente questo significato simbolico del monte. E ne chiamò dodici…perché fossero con lui… qui Gesù appare al centro di tutta la scena. Infatti è lui che fà, che crea il gruppo, e lo fa con un triplice scopo. Marco lo indica così: prima di tutto, perché stessero con lui, cioè per una comunione di vita; poi perché li mandasse a predicare e infine perché avessero il potere di scacciare i demoni. La missione degli apostoli si fonda su un’esperienza profonda e una comunione intima di vita con il loro maestro, da accompagnatori, essi diventeranno i testimoni e i continuatori dell’opera di Gesù, che è esclusivamente l’annuncio del vangelo. L’ultimo scopo della costituzione degli Apostoli merita un po’ di attenzione. Infatti Marco dice: Perché avessero il potere di scacciare i demoni, ma come abbiamo visto già prima la lotta è tra Gesù e il demònio. E quindi da veri continuatori dell’opere di Gesù, gli apostoli, ma anche noi, dobbiamo essere ben armati per fare fronte al demonio, per sconfiggere i demoni dalle anime cioè combattendo il peccato nelle anime. Purtroppo la sensibilità odierna sembra ignorare questa realtà, e un problema, che purtroppo sta trascinando tante anime nell’infelicità. Ma se rimaniamo nel “gruppo” siamo sicuri di essere sempre difesi dal demonio che di Lui ha paura.


Apoftegmi - Detti dei Padri

Uno dei padri interrogò abba Giovanni il Nano su chi sia il monaco. Quello rispose: "Fatica! Perché in ogni opera il monaco si affatica. Questo è il monaco".


Dalla Regola del nostro Santo Padre Benedetto

QUALE DEVE ESSERE L'ABATE

Soprattutto non trascuri né tenga in minor conto la salvezza delle anime a lui affidate per preoccuparsi maggiormente delle cose terrene, transitorie e caduche; ma pensi sempre che si è assunto il compito di guidare le anime e che di esse dovrà rendere conto. E perché non adduca a pretesto l'eventuale scarsezza di beni materiali, ricordi che sta scritto: «Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta» (Mt 6,33); e ancora: «Nulla manca a coloro che lo temono» (Sal 33,10).


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