Liturgia della Settimana

preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire - Bassano Romano (VT)

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Commento alle Letture

Venerdì 10 dicembre 2021

Insoddisfatti e indecisi...

Oggi il vangelo ci mostra chiaramente le nostre incertezze e debolezze. E' l'insoddisfazione che tormenta normalmente l’uomo, sempre pronto a guardare fuori di sé, facendo dei confronti che risultano normalmente inadeguati. Un atteggiamento che segnalava già Orazio quando il colono invidiava il militare e questi il contadino che si gode la sua bella libertà in campagna. Gesù, con la parabola dei suonatori di musica, allegra o lùgubre, vuole rimproverare i suoi contemporanei di allora, e noi oggi, per la nostra insoddisfazione della vita che concretamente viviamo. Ma il mondo è anche pieno di indecisi nel seguire una norma di fede e di morale, oggi e allora. Ai suoi contemporanei Gesù rivela l’incapacità o mancanza di volontà di prendere decisioni, portando come esempio Giovanni e se stesso: Giovanni, dalla vita austera, è reputato posseduto dal demonio; Gesù che si nutre mangiando e bevendo come ogni altro essere umano, viene tacciato come buontempone è un mangione e un bevono, amico di peccatori. Così vengono rifiutate con l’incredulità le due testimonianze, quella di Giovanni e quella del Signore. Gesù altrove dice: Non potete servire due padroni, Dio e il danaro. E invita a prendere una decisione: O con Dio o, altrimenti, nell'indecisione, si rimane contro di lui. Corriamo il pericolo di essere ignavi, come li chiama Dante, né carne né pesce, e così meritare di essere rigettati. E’ posta in gioco la nostra salvezza e non si può scherzare. Abbiamo un’anima sola. Se la perdiamo che cosa daremo in cambio? L’Avvento ci prepara ad attendere il Salvatore che viene a salvarci. Decidiamoci "pro... e apriamoGli le porte del nostro cuore.


Apoftegmi - Detti dei Padri

Abba disse: "Non attaccarti con il tuo cuore a colui di cui il tuo cuore non è sicuro".


Dalla Regola del nostro Santo Padre Benedetto

L'ELEZIONE DELL'ABATE

Nella elezione dell'abate si segua sempre questo criterio: sia costituito in carica colui che tutta la comunità avrà scelto di comune accordo secondo il timor di Dio, o anche soltanto una parte della comunità, sia pur piccola, ma con più sano giudizio. L'ordinando sia scelto in base alla santità di vita e alla dottrina spirituale, anche se fosse l'ultimo nell'ordine della comunità.


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